Il club dei duellanti

721 37 2
                                    

-Che cosa???!-
Altair aveva raccontato di Allock e Seraphina a Draco, Theo e Daphne.
-Non ho mai sentito parlare di questa donna. Magari i miei la conoscono- disse Daphne
-Ma poi, quando avranno le informazioni che cercano, cosa faranno?- chiese Draco
-Non lo so e non voglio saperlo. Se Allock vi chiede qualcosa, qualunque cosa, voi non dite una parola. Intesi?-
I ragazzi annuirono.
-Nelle vacanze ci saranno meno persone. Forse potremmo riuscire a spiarlo. Chiedo ai miei se posso restare qui- disse Draco
-Io vorrei tanto ma non posso. Un mio cugino americano viene a trovarci dopo tanto tempo. Ha la nostra età, va a Ilvermorny- disse Daphne
-Cos'è Ilvermorny?- chiese Altair
-La scuola di magia che è in America-
-Potresti chiedere a tuo cugino se conosce questa Seraphina. È un nome che non viene più usato, ci sarà poca gente che lo ha- propose Theo
-Si, potrei provare-
-Chiederò anchio a mia madre di restare qui. Posso inventare una scusa-
-Theo, non sei costretto-
-Sta tranquilla Altair, vedrai che a mia madre non dispiacerà. E poi lo sa bene che io mi annoio da nostra zia. Il Quodpot non mi piace e i ragazzi di quel quartiere nemmeno-
-Tua zia vive in mezzo ai babbani?- chiese Daphne
-No, vive in una comunità magica nel Texas-
-Bello. I miei cugini invece stanno nel Nebraska-
-Vado a mandarle una lettera-
Theo si alzò e raggiunse Draco al tavolo, il quale stava finendo di scrivere la sua. Poi i due andarono in guferia e mandarono le lettere.

Quel giovedì i ragazzi avevano lezione di Pozioni coi Grifondoro e dovevano preparare la Soluzione Dilatante.
-Hai un piano?- disse Draco mentre Piton si allontanava da lui e Altair
-Quasi-
-Che vuol dire quasi?-
-Lo spiamo tutto il giorno, tutti i giorni, senza farci notare. Astral ci aiuterà. Posso chiedere ai fantasmi se la conoscono, magari ne esce fuori qualcosa-
-Aspettiamo prima che Daphne ci dica la sua poi chiediamo ai fantasmi-
-Potrei chiedere a Pix di tenerlo occupato per un po-
-Per fare che?-
-Cercare informazioni nel suo ufficio-
-Sempre che ce ne siano-
-Mmmh, no non è una buona idea, a ripensarci-
-Perchè?-
-Il suo ufficio è pieno zeppo di quadri di lui. Se entrassi li dentro mi... vedrebbero...-
-A che stai pensando?-
-E se non mi vedrebbero?-
-Vuoi diventare invisibile? Non so se si può. Servirebbe un mantello-
-Infatti... forse nella mia camera blindata ce n'è uno-
-Probabile. Ma come facciamo ad arrivarci?-
-Potrei chiedere un permesso per uscire. Posso dire che mi si è bruciato il libro di incantesimi e che me ne serve uno nuovo-
-Posso chiedere ai miei se ti accompagnano. Da sola non puoi uscire-
-Oppure posso farmi portare fuori da qualche professore. Magari Piton-
-Piton? Sei sicura?-
-Si. Mi farò accompagnare alla camera da lui. Vedrò di trovare qualcosa e poi torneremo-
-E se ti chiedono perchè vuoi andarci?-
-Dirò che voglio vedere meglio le cose che mi ha lasciato mio padre. Quale momento migliore delle vacanze? Sono sicura che Silente sarà d'accordo-
-E se invece volesse accompagnarti lui?-
-Vedrò al momento-
Poco dopo il pentolone di Goyle esplose, schizzando tutti quanti. A Draco gli si era ingrossato il naso mentre ad Altair il gomito.

Una settimana dopo, i ragazzi videro sulla bacheca un volantino per un club dei duellanti.
-Il primo incontro è questa sera. Che dite, ci andiamo?- chiese Theo agli altri
-Perchè no-
Quella sera i ragazzi andarono in Sala Grande. I tavoli non c'erano e da una parte si trovava un palcoscenico d'oro. C'erano quasi tutti.
-Chi sarà l'istruttore?- chiese Daphne
In quel momento arrivarono sul palco Gilderoy Allock con un vestito color prugna e Piton, sempre vestito di nero.
-Io me ne vado...- disse Altair cercando di sgusciare fuori
-No. Tu resti qui. Ormai ci siamo- disse Draco tirandola indietro
-Avvicinatevi! Avvicinatevi! Mi vedete e sentite tutti?! Il professor Silente mi ha dato l'autorizzazione di fondare questo club per insegnarvi a difendervi, qualora ne avrete bisogno. Permettete che vi presenti il mio assistente, il professor Piton- disse con un largo sorriso stampato in faccia
-Mi dice di intendersi un po' dell'arte del duello e molto sportivamente ha accettato di collaborare a una breve dimostrazione, prima di iniziare. Non temete ragazzi, avrete ancora il vostro professori di Pozioni tutto intero, non temete-
-Dovrebbe temere lui, piuttosto- disse Altair mentre gli altri ridacchiavano.
Piton intanto stava rivolgendo ad Allock uno sguardo non poco omicida.
Allock e Piton si misero di fronte uno all'altro e si inchinarono. Poi sguainarono le bacchette a mo' di spade.
-Come potete vedere stiamo assumendo la posa da combattimento. Al tre ci lanceremo i primi incantesimi. Ovviamente nessuno dei due tenterà di uccidere-
-Ovviamente...- disse Draco
-Uno... due... tre...-
Entrambi levarono in alto la bacchetta sopra la spalla dell'altro.
-Expelliarmus!- disse Piton, e un raggio rosso colpì Allcok scaraventandolo dietro al tavolo facendolo sbattere sulla parete.
I Serpeverde applaudirono e Piton gli scoccò uno sguardo divertito.
-Ecco fatto!- disse Allock tornando sul palco
-Questo era un Incantesimo di Disarmo... come potete vedere ho perso la abcchetta magica... ottima idea mostrargli questo, professor Piton, però, non si arrabbi, le sue intenzioni erano evidenti. Avrei potuto difendermi con facilità, ma ho pensato che fosse più istruttivo per i ragazzi...-
Piton tornò al suo sguardo omicida e Allcok doveva essersene accorto.
-Basta con le dimostrazioni! Ora vi divideremo in coppie. Professor Piton, se vuole aiutarmi...-
Draco finì contro Potter, Millicent contro Hermione, Altair contro Dean, Daphne contro Theo, Pansy contro una di Corvonero, Tiger contro Goyle e Blaise contro un Tassorosso.
-Perderai, Grindelwald- disse Dean ad Altair
-Nei tuoi sogni-
I due alzarono le bacchette e Dean fischiò: tutti e due lanciarono un Expelliarmus ma fu colpito solo Dean, visto che Altair si era scansata.
-Dicevi?-
-Di nuovo-
-Ragazzi, ragazzi, si dice uno, due, tre, non si fischia- disse Allock
-Noi preferiamo così- disse Dean
-D'altronde concorderà con me, professore, che in un duello vero e proprio non ti lasciano il tempo di dire uno, due, tre-
-Su questo hai ragione ma...- Allock non finì la frase che Dean aveva fischiato di nuovo e aveva lanciato un Expelliarmus che la ragazza parò.
-Rictusempra!- Altair e Harry avevano gridato all'unisono.
-Ho detto solo incantesimi di disarmo!- gridò Allock mentre Draco e Dean si erano accasciati a terra dalle risate.
-Tarantallegra!- disse Draco colpendo Harry
-Ferma! Ferma!- gridava Allock.
Piton prese in mano la situazione
-Finite Incantatem!- i piedi di Potter smisero di danzare e Draco e Dean smisero di ridere.
Intanto Millicent e Hermione erano a terra e se le stavano dando di santa ragione.
-Oh santo cielo!- gridò Allock
-Ragazze vi prego...-
-Questo è fallo, Grindelwald-
-Sicuro? L'arbitro ha lasciato giocare, non c'è nessun fallo. Alzati e fai l'uomo-
-E voi due smettetela. State duellando, non siete a una partita di calcio. Direi che è meglio se vi insegno a bloccare gli incantesimi ostili. Che ne dite di Paciock e Finch-Fletchey, vi va?-
-Pessima idea- disse Piton -Paciock fa guai anche con gli incantesimi più semplici. Vogliamo mandare in infermeria i resti di Finch-Fletchey dentro una scatola di fiammiferi? Che ne dice di Malfoy e Potter?-
-Malfoy? Perchè non Grindelwald?!- disse Allock con un largo sorriso
-No no, lasci andare pure Draco. Io non me la sento-
-Oooh andiamo, signorina Grin...-
-Se la signorina Grindelwald non se la sente non la costringeremo, professor Allock- disse Piton
-D'accordo-
I due ragazzi si prepararono.
-Serpensortia- gridò Draco e un serpente nero uscì dalla sua bacchetta.
-Non ti muovere, Potter- disse Piton
-Ci penso io a mandarlo via...- disse Allock
-Mi consenta!- disse puntando la bacchetta verso il rettile e facendogli fare un volo di tre metri verso l'alto. Il serpente atterrò sul tavolo e iniziò ad avvicinarsi con aria minacciosa a Finch-Fletchey, che era proprio a fianco ad Altair. Sia Piton che Allock scoccarono un'occhiata alla ragazza, che capì che era meglio starsene zitti.
Altair sentì una voce in serpentese.
-Lascialo stare!- era Potter.
Il serpente si fermò e si mise a guardare Potter, come tutti nella sala. Altair si mise una mano sulla fronte pensando "o mio dio".
-Allontanati dal ragazzo- disse Altair al serpente. Questo si mise a guardarla.
-È un mezzossssangue-
-Lo so. Allontanati ho detto-
-Deve esssere eliminato-
-Non mi sembri nella posizione di poter fare qualcosa-
Il serpente sibilò, avvicinandosi a lei e guardandola fissa.
-Tu non ssssei un'erede di Sssalazarr. Tu non puoi dirmi nulla-
-Ma qualcuno l'ha fatto. Allontanati-
Il serpente si mise al centro del tavolo e Piton lo polverizzò.
-A che gioco state giocando?!- gridò Justin guardando prima Harry e poi Altair
Piton si mise a guardare Harry, con uno sguardo scaltro e calcolatore. Ron prese Harry per il braccio e lo portò via, seguito da Hermione.
-Lezione finita! Tornate nelle vostre sale comuni- gridò Allock
Tutti se ne andarono, tutti tranne Justin, i professori, Altair e Draco.
-Come hai fatto?- chiese Justin ad Altair
-Questo non ti riguarda- disse Draco minaccioso
-Signorini, vi prego- iniziò Allock
-Potter è un rettilofono, questo si è capito, ma tu? Tu che hai da dire?-
-La signorina Grindelwald ha la capacità di parlare con qualsiasi animale, mentalmente- disse Piton
-Usi la telepatia?-
-In pratica-
-Signorino, è meglio che lei torni nella sua sala comune- disse Allock a Justin
-D'accordo-
Dopo che uscì, Piton guardò i due ragazzi.
-Malfoy, la prossima volta sta più attento. Altair, hai percaso capito cosa ha detto Potter?-
-Gli ha detto di fermarsi, semplicemente. Professore, Potter non si rende conto di aver usato un'altra lingua. La stessa cosa è successa qualche anno fa in uno zoo, con un boa constrictor-
-Come fa a non rendersene conto?- sbottò Draco
-Per lui è come parlare normalmente, solo che dalla sua bocca escono dei sibilii-
-Gli è successo solo quella volta?-
-Che io sappia, si-
-E che cosa si dicevano?-
-Il serpente gli ha detto che non aveva mai visto il Brasile e che era cresciuto, quindi, in cattività. Potter gli ha spiegato la sua situazione dai Dursley. Tutto qui. Poi il vetro è scomparso, il serpente è uscito e mi è passato sopra-
-Racconterò questo a Silente. Allock, venga con me. E voi due tornate nella sala comune.
-Si, professore- dissero all'unisono.

Altair: l'aquila volanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora