Il corridoio del terzo piano

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La McGranitt portò i due ragazzi verso l'ufficio del preside. Si ritrovarono davanti a due gargoyle e disse -zuccotto di zucca-. Le due statue si spostarono e una scala scese dietro di essi. La professoressa e i due ragazzi salirono e, prima che la professoressa potè bussare alla porta, questa fu aperta dal professor Piton.
-Minerva. Severus stava giusto venendo a prendere la signorina Grindelwald- disse Silente.
-Ah quindi... l'avete vista... ok allora, Altair entra. Potter, tu vieni con me- la professoressa e Hary se ne andarono mentre Altair entrò nell'ufficio del preside.
-Allora Altair- iniziò il preside -come va?-
-Bene- disse la ragazza.
-Tu non eri mai salita su un manico di scopa, vero?-
-No, signore mai-
-Mmh... come hai fatto a... a richiamare la scopa in quel modo? Non mi pare che tu avessi in mano la bacchetta-. In effetti neanche lei lo sapeva.
-Non saprei signore, cioè, sapevo che la scopa mi avrebbe ripresa al volo e così...-
-E come facevi a sapere che l'avrebbe fatto?-
-Me lo sentivo, semplicemente-. Il preside non era convinto ma lasciò passare l'argomento.
-Altair, di recente... hai letto la Gazzatta del Profeta?-
-Si, signore ma io non...-
-Lo so che non sei stata tu. Come di sicuro hai letto i giornalisti volevano entrare qui, per te, ma io glie l'ho vietato-
-E di questo la ringrazio, signore. Ma perchè mi hanno dato la colpa? E chi è stato?-
-Chi sia stato non lo so ma penso che tu, sul primo punto, ci possa arrivare anche da sola- Silente guardava la ragazza dritto negli occhi. Intanto Piton era rimasto dietro Altair, appoggiato alla porta.
-Fanno ricadere i sospetti su di me per toglierli da loro. Prendono tempo-
-Esattamente. Tu non ti preoccupare, io, il professor Piton e altri stiamo indagando. Bene, direi che è tutto. Puoi andare-
-Arrivederci- rispose freddamente la ragazza, uscendo dall'ufficio e tornando a lezione.
-Crede che Altair centri qualcosa col furto mancato, preside?-
-No. Ma ancora non capisco come sia riuscita a controllare la scopa in quel modo-
-Non ne ho idea neanche io signore, ma di certo, almeno a mio parere, la scopa non si è mossa da sola-
-Su questo hai ragione Severus. Quella ragazza nasconde qualcosa. Se è stata davvero lei, vuol dire che ha dei poteri straordinari-
-Come il padre, d'altronde-
-Si. Come il padre-

Quella sera Malfoy, regolarmente seguito da Tiger e Goyle, andò al tavolo dei Grifondoro e diede appuntamento a Harry e Ron per un duello tra maghi nella stanza dei trofei a mezzanotte.
-Potter, ce l'hai un secondo?-
-Certo che ce l'ha. Sono io il suo secondo. Invece il tuo? Chi è?- gli chiese Ron beffardo.
Draco squadrò Tiger e Goyle e poi disse -Altair. Lei è il mio secondo. Tranquillo, ha già accettato. Ha detto che non vede l'ora di spezzarti in due- poi si diresse verso la sala comune di Serpeverde.
-Draco ma... davvero Altair ha detto quelle cose- gli chiese Tiger
-Certo che no. Non ci sarà nessun duello. Noi diremmo a Gazza che abbiamo sentito parlare di un incontro nella sala dei trofei a mezzanotte. Quando li troverà, potremmo dire finalmente addio a Potter e a quel traditore del proprio sangue di Weasley. E provate a dire qualcosa ad Altair e finirete in guai seri-. I due ragazzi deglutirono impauriti. Era quasi mezzanotte e Altair era sul divano della sala comune ad aspettare Astral. Aveva notato che nelle ultime ore Tiger e Goyle la guardavano preoccupati e Daphne le aveva detto di averli visti assieme a Draco a parlare al tavolo dei Grifondoro con Harry e Ron. 10 minuti prima aveva mandato Astral a vedere se quei due fossero usciti dalla loro sala comune. Il gatto tornò e portò, come la ragazza si aspettava, brutte notizie. Le disse che Harry, Ron, Hermione e Neville erano diretti alla sala dei trofei e che Gazza si stava avvicinando. Altair uscì dalla sala comune, seguita da Astral, alla ricerca dei quattro grifondoro. Draco questa volta avrebbe dovuto pregare di non finire all'ospedale con un bollino rosso. Arrivò al terzo piano e si diresse alla stanza dei trofei. Stava per aprire la porta quando sentì Pix, il poltregeist, urlare che c'erano studenti fuori dal letto. L'altra porta della sala dei trofei si aprì di scatto e ne uscì Gazza con Mrs Purr che corsero verso le urla di Pix. Altair li seguì a distanza di sicurezza, sempre con Astral dietro. Gazza incontrò Pix il quale però non gli disse dove si fossero cacciati gli studenti. Gazza e la gatta se ne andarono infuriati. Astral andò verso una porta chiusa alla fine del corridoio. Annusò la porta e guardò Altair. La ragazza la aprì e i grifondoro caddero all'indietro uno sopra l'altro. Poi Altair gurdò dentro la porta. I ragazzi erano capitati nel corridoio del terzo piano vietato all'accesso. Dentro c'era un enorme cane a tre teste, tipo Cerbero, che aveva le zampe sopra quella che sembrava una botola. Altair guardò il cane dritto negli occhi, poi si mise l'indice davanti alle labbra e il cane si ammutolì. La ragazza chiuse la porta e si voltò verso i ragazzi che erano ancora per terra.
-Che cos'era quello?- chiese Ron terrorizzato. Altair stava per andarsene quando Harry e Hermione si alzarono e la fermarono.
-Si può sapere dove eravate tu e Malfoy?- disse Harry, ancora scosso per la vista del cane.
-Draco è in camera sua mentre io ero in sala comune ad aspettare che Astral mi dicesse dove eravate finiti voi altri. Piuttosto voi, che cosa avevate in mente di fare?-
-Noi vi stavamo aspettando nella stanza dei trofei. Aspetta, che vuol dire che hai aspettato che Astral ti dicesse dove eravamo finiti? Può parlare?-
-No che non può, è un gatto, idiota. Parliamo con la mente, si chiama telepatia, lo faccio da sempre, con tutti gli animali. E perchè ci stavate aspettando?-
-Per il duello di maghi-
-Duello di maghi? Ma di che diavolo state parlando?-
-Ma come tu non ne sapevi nulla?- fece Hermione.
-No. Mi fate la cortesia di spiegarmi che sta succedendo?-. E così Harry e Ron le spiegarono cosa successe a cena.
-Draco me la pagherà cara. Comunque ora vi conviene tornare nella vostra sala comune, Gazza è ancora nei dintorni- Altair fece per andarsene ma, di nuovo, Harry la fermò.
-Ehi Altair. Scusa se l'altra volta a Pozioni ti ho risposto male. Mi dispiace davvero-
-Non fa niente Harry. Tu invece scusami per oggi pomeriggio-
-Noo tranquilla. Se non fosse stato per voi non sarei nella squadra di Quidditch. A eehm... grazie. Per prima-
-Di nulla. Ci si vede ragazzi- e se ne andò. Stava per prendere le scale per i sotterranei, quando incontrò Pix.
-Uhuhuhu. Ecco un'altra marmocchia fuori dal letto. Ihihihih-
-Taci Pix-
-E perchè dovrei? Io lo so chi sei... Grindelwald. Ma non credere che il tuo cognome oscuro ti salvi. Ihihihih-
-Infatti non lo credo. Però sono sicura che al Barone Sanguinario non piaceranno affatto i disegni che hai fatto nel bagno delle prefette al sesto piano...-
-Tuuu! Come diavolo fai a saperlo!!! Aaah ok, eeh va bene. Vai pure-
-Ti ringrazio- fece la ragazza, alzando la testa e facendogli un'espressione da superiore sfottente.
La mattina dopo Altair raccontò a Draco dell'avventura che aveva avuto la notte prima. Il ragazzo era bianco come il marmo. Tentò di mentire e di chiederle scusa ma si ritrovò in infermeria col naso rotto.

Altair: l'aquila volanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora