Villa Nott

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I tre si smaterializzarono su una spiaggia. Davanti a loro si ergeva una villa gotica costruita nella roccia della scogliera. Altair e i Malfoy camminarono sulla spiaggia finchè non arrivrono al portone. La porta era già aperta, pertanto, i tre entrarono. Si ritrovarono in un lungo corridoio con tre lampadari che sembravano fluttuare.
-È permesso? Signora Nott?- fece Lucius.
Intanto la porta si era richiusa e qualcosa di fuori si stava muovendo sulle pareti.
-Oh siete arrivati. Vi stavamo aspettando. Signorina Grindelwald, Daphne e Theo sono nel salotto a sinistra in fondo al corridoio-
-Salve signora Nott. Grazie vado subito. Arrivederci signori Malfoy e grazie di tutto-
-Arrivederci- dissero i due.
Altair percorse tutto il corridoio fino a trovare una porta socchiusa sulla sinistra dalla quale provenivano delle voci. Entrò e vide che Daphne e Theo stavano facendo una partita a scacchi magigici sul divano. Sembravano molto concentrati. Altair aprì lentamente la porta e si avvicinò a gattoni al divano senza far rumore. Si alzò e disse
-Secondo me dovresti spostare la regina a destra, così lei sarà costretta a farsi mangiare l'alfiere e tu potrai fare scacco matto-
I due alzarono velocemente la testa verso di lei e subito un largo sorriso arrivò sulle bocche di entrambi.
-Altair!- dissero all'unisono.
-Finalmente sei arrivata- disse Theo
-Ti stavamo aspettando- disse Daphne
-Ragazzi! La cena è pronta!-
-Arriviamo mamma-
-Tu quando sei arrivata?- chiese Altair all'amica
-Qualche oretta fa-
I tre riattraversarono il corridoio, presero le scale di sinistra e salirono al primo piano.  Arrivarono in un salotto che aveva un balcone che dava sulla spiaggia. Era un balcone molto grande, infatti, vi era un tavolo apparecchiato con quattro sedie. La madre di Theo li aspettava seduta a capotavola. Theo si sedette al lato opposto della madre mentre le due ragazze si sedettero a fianco, con davanti la vista del tramonto.
-Allora Altair. Theodore e Daphne mi hanno detto che sei una studentessa modello-
-Beh io...-
-Suvvia. Ottimi voti. Molto brava a Quidditch. Simpatica e disponibile, anche con i professori-
-Troppo gentile-
-Loro mi hanno detto così. Be' ragazzi, servitevi pure- la signora Nott battè le mani due volte e sul tavolo apparirono insalate, costine, cosce di pollo, braciole di maiale, spaghetti, paste di tutti i tipi, pesce, crostacei e perfino caviale.
I ragazzi iniziarono a riempirsi i piatti.
-Allora Altair. Di Daphne so già tutto. Di te invece, ho solo sentito parlare. Mi hanno detto che ti piace molto l'Italia, non è vero?-
-Si, un sacco-
-Ebbene, domani prepareremo la pizza, vi va? E semmai potremmo andare al mare in Sardegna, ho sentito che le spiaggie sono favolose-
-Sarebbe magnifico- esclamò Daphne. Theo fece di si con la testa mentre addentava una cosia di pollo.
-Oltre a questo, mi hanno detto che ti piace leggere-
-Si, vero-
-E che cosa leggi?-
-Aah ninte di interessante...-
-Se lo leggi vuol dire che ti piace-
-Si ma...-
-Altair crede di non piacerti se te lo dirà mamma-
-Tranquilla non ti giudicherò-
Altair guardò Theo che, come risposta, alzò le sopracciglia.
-Io leggo libri e fumetti... babbani-
-Che genere?-
-Fumetti della Marvel o della DC e di solito per i libri dei fantasy o degli horror-
-E adesso che stai leggendo?-
-Christine: la macchina infernale di Stephen King-
-Non è troppo pauroso per una ragazza di tredici anni?-
-No, affatto. Se consideriamo che ho già letto sia Shining sia It, direi che questo non è nulla-
-It... l'ho letto fino a un certo punto poi mi sono venuti gli incubi e ho smesso-
-Di che parla?- chiese Daphne
-Lo vuoi proprio sapere?- le chiese Altair alzando le sopracciglia e facendo un mezzo sorriso.
-Io si- disse Theo
-Ok. It, o Pennywise, è un pagliaccio che uccide, anzi mangia, bambini-
-Bambini?- chiese Daphne leggermente traumatizzata
-Oh si. Li attira con un bel palloncino rosso- disse la signora Nott
-Anche lei legge Stephen King signora Nott?-
-Ne ho letti alcuni ma... troppo "cruenti" per me. Non è il mio genere anche se devo ammettere che scrive bene-
-Non pensavo che i purosangue leggessero libri babbani-
-Oh ma Stephen King non è affatto un babbano. È un purosangue americano, tutto qui-
-Questa poi-
Finito di cenare i ragazzi andarono, inizialmente, nelle rispettive camere per poi incontrarsi in quella di Theo. Chiaccherarono, fecero delle partite a scacchi magigici e poi Altair gli fece vedere lo "sgabuzzino" della sua valigia, dove Astral stava dormendo su quello che sembrava un ramo spuntato dal muro.
In quei giorni di permanenza a Villa Nott i ragazzi fecero un sacco di bagni al mare, giocavano sulla spiaggia, volavano sulle scope a pelo sul mare, visitavano grotte e andavano in giro per la foresta sopra la scogliera. Come promesso, la signora Nott li portò anche in Italia. Andarono in Sardegna, in Puglia, in Sicilia, all'Isola d'Elba e anche a Roma.

Quel pomeriggio (mancavano tre giorni al rientro di Altair a Villa Malfoy) i ragazzi erano nella biblioteca della villa. Theo si era ricordato del discorso delle sirene che aveva intrapreso con Altair a scuola l'anno prima e i tre si erano catapultati nella biblioteca, il cui accesso era proibito, intanto che la signora Nott era uscita per delle commissioni.
-Trovato niente?- chiese Daphne
-No. Altair dove stai cercando?-
-Nel reparto creature marine-
-Theo non ti ricordi che libro era?-
-No. Aspetta... centrava qualcosa con gli animali fantastici-
-Ma le sirene non sono animali- disse Daphne
-Avevo visto qualcosa... "Animali fantastici e dove trovarli" può essere?- chiese Altair
-Può darsi. L'ho visto prima. Eccolo- Theo prese il libro e lo mise sulla scrivania del padre. Andò sulla pagina dei capitoli e li torvarono scritto "Merpeople". Aprirono la pagina e videro il disegno di una normalissima sirena.
-Che strano. Mamma mi ha detto che non sono così-
-Io le ho sempre sentite descrivere in questo modo. Anche se, in effetti, i babbani le ritengono creature fantastiche e non reali, quindi non le hanno viste, suppongo-
I ragazzi rimasero a fissare l'immagine per un po', poi Daphne decise di girare pagina, nella speranza di trovarci qualcosa di più. Invece si imbatterono nel disegno di un serpente.
-Basilisco. Che roba è?- chiese Altair
-Un serpente- disse Theo
-Grazie-
-Mio padre mi ha spiegato che ha dei grandi occhi gialli e che se incroci il suo sguardo muori- fece Daphne
-In pratica uno dei serpenti di Medusa si è staccato dalla sua testa e ha preso la sua strada. Interessante-
-Medusa?- chiese Theo
-La donna con i serpenti al posto dei capelli che se li guardi diventi una statua di pietra. È una forma mitologica, greca-
-Ah-
-Comunque mio padre mi ha detto anche che cinquant'anni fa un Basilisco è uscito da chissà dove e ha ucciso una studentessa a Hogwarts. Dicono che sia ancora nascosto sotto la scuola-
-Stai scherzando spero?- chiese Theo allarmato
-No, affatto. È una cosa realmente successa. Hanno trovato la ragazza...-
-Vorrai dire il cadavere della ragazza- disse Altair
-Si quello... comunque, hanno trovato il cadavere nel bagno delle ragazze del terzo piano. Quello dove non va mai nessuno-
-E non ci andate per quello che è successo oh...-
-No. Non credo che le altre sappiano di questa storia. Non ci andiamo perchè ci sta sempre Mirtilla Malcontenta-
-E chi è?-
-Un fantasma-
-Aaaah-
-Ecco perchè Pansy mi ha detto di non andare in quel bagno. Sentivo dei lamenti ma non capivo mai chi fosse-
-Be' ora lo sai-
-E perchè piange?- chiese Theo
-Uff, e chi lo sa- disse Daphne.

I tre giorni passarono più veloci degli altri e la sera, poco prima di cena, i signori Malfoy e i signori Greengrass arrivarono a Villa Nott.
-Daphne, forza andiamo o faremo tardi alla cena dagli zii. Tua sorella è già là- fece con fare sbrigatico la signora Greengrass.
-Si mamma. Ciao ragazzi, ci si ritrova tutti al binario 9 3/4?-
-Si ok- fecero gli altri due all'unisono.
Daphne si smaterializzò assieme ai suoi genitori.
-Altair, mi era cenuta l'idea di portarti a Diagon Alley uno di questi giorni, sai per fare, come lo chiamano i babbani? Shopping-
-Si d'accordo sarebbe fantastico Narcissa, grazie-
-Di nulla. Elizabeth, grazie per averla tenuta per queste settimane-
-Ma figurati Narcissa, è stato un piacere. E poi è così ben educata-
Altair e Theo si guardarono con un sorriso complice. Ovviamente gli adulti non sapevano veramente che tipo erano i ragazzi.
-Adesso direi di andare, Draco ci sta aspettando- disse Lucius.
Altair prese le braccia dei signori Malfoy e, dopo aver salutato i Nott, i tre si smaterializzarono al salotto ovest del Manor.







NOTE:
Allora, lo so che questi ultimi 4 capitoli li avevo già messi e tolti e rimessi e ritolti giorni fa, ma ho avuto un problema con l'app, che ora ho sistemato (per fortuna). Ho già pronti altri 8 capitoli quindi, a meno che non eitornino problemi, dovrei riuscire a pubblicarli ogni giorno.
Spero che la storia vi stia piacendo.
Alla prossima!!

Altair: l'aquila volanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora