La Vigilia Di Natale

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Rabastan si riprese dopo un paio di giorni.
Nel frattempo Altair era riuscita a convincere il professor Piton a chiedere al preside una bacchetta per Rabastan, per gli allenamenti. Questo aveva accettato a condizione che ci fosse sempre qualcuno con loro in quei momenti.
I giorni passavano e ben presto arrivò anche Dicembre.

Ormai mancavano pochi giorni all'inizio delle vacanze natalizie. La maggior parte degli alunni sarebbe andata a casa, altri sarebbero rimasti a scuola.
Quel giorno, il 22 dicembre, Silente stava attraversando i corridoi diretto nel suo ufficio. I Dissennatori erano sempre più arrabbiati e incontenibili, volevano trovare Balck al più presto e avevano fame.
Era una situazione delicata e doveva gestirla al meglio.
Entró nel suo ufficio e si ritrovó davanti Madama Picquery.
-Buona sera Albus, ho sentito che i Dissennatori ti stanno dando non pochi problemi-
Non se l'aspettava. O meglio, sapeva che prima o poi sarebbe venuta ma sperava non in quel periodo.
-Seraphina. Immagino che tu sia qui per Altair. Mi spiace informarti ma credo che questa volta non voglia restare con te- disse con tono sicuro
-Non sono venuta per Altair ma per un motivo che la riguarda. Ormai sta imparando a controllare i suoi poteri e dopo quello che é successo é ovvio che con noi non tornerà più. Sono dunque venuta qui per riferirti il nome del suo nuovo tutore-
Silente non sapeva cosa dire. Un nuovo tutore... Qualcun altro avrebbe deciso per il futuro di Altair... E qualcosa gli diceva che non sarebbe stato lui.
-Immagino che tu sappia che Lopez, dopo le cure ricevute al San Mungo, sia sparito. É stato convocato da me e ha ricevuto il nostro perdono dandoci informazioni importanti su quello che stava accadendo qui. Quindi, io, López e Roche siamo arrivati a una conclusione, dopo vari accorgimenti, ovviamente. E abbiamo scelto il tutore più adatto per Altair-
-Il suo nome?-
-Rabastan Lestrange-
"No, non può essere, non é vero" iniziò a pensare, sconvolto
-Chiunque, Seraphina... Ma non lui-
-Ne sei sicuro? Non che la tua opinione valga, certo, ma la nostra prima vera decisione, in realtà, era stata Bellatrix Lestrange. Il problema é che il nuovo tutore doveva essere fuori di prigione e lei non lo é. Mentre Rabastan... -
-Perché lui?-
-Vuoi dire perché non te... La risposta é semplice, Albus. A lei starà più che bene-
-E quando Lestrange tornerà ad Azkaban come farai?-
-Lestrange ha un fratello il quale é sposato. Sua moglie ha una sorella la quale é libera e, oltretutto, molto legata ad Altair. La legge dice che se il tutore é indisposto la tutela passa al parente o alla persona con un qualche legame stretto più vicina. E questa persona é Narcissa Malfoy-
Tiró fuori dal mantello un registro di pelle nero.
-Ora- riprese la donna -Questo é il registro con tutti i fascicoli e i dati che abbiamo registrato nel corso degli anni su Altair. In prima pagina c'è il modulo che Lestrange dovrà firmare per adempiere alla tutela della ragazza- lo porse al preside -non scomodarti troppo, Albus, quel registro si aprirà solo se Lestrange vorrà aprirlo-
Il preside rimase a fissare quel quaderno di pelle nera. Perché scegliere Rabastan? Perché non direttamente Narcissa Malfoy.
"Tutela uguale genitore, é ovvio no?" gli disse una voce nella sua mente.
-Glielo devo consegnare io?-
-Te ne sarei grata. Se vuoi scusarmi, ho una cena a cui non posso mancare. Buona fortuna per il seguito, Albus. Arrivederci-

Si era fermato davanti alla porta degli alloggi di Altair. Come glielo avrebbe detto? Come avrebbe iniziato? Doveva sembrare distaccato, indifferente, come gli aveva consigliato Minerva.
Bussò e poco dopo si ritrovó davanti un Rabastan a torso nudo sudato dai capelli ai piedi.
-Stia tranquillo, Altair é di sopra-
"Se alzo la bacchetta vedi come ti sparisce quel ghigno" no, doveva restare calmo, non gli doveva interessare.
-Allora andiamo su. Devo parlare ad entrambi-
Questo stupì Rabastan. Prese un asciugamano e si asciugó il viso, intanto che precedeva il preside sulle scale.
Aprí la porta senza avvisare ed entró.
-Petit, hai visite. Ti prego, spegni quella roba babbana-
Altair alzó lo sguardo dal fumetto che stava leggendo (The Killing Joker) e gli fece un mezzo ghigno, imitandolo. Dalla cassa attaccata al giradischi portatile si sentiva il ritornello di "He's a man" di Madonna :
You're a man with a gun in your hand,
Waging a war between good and evil can be a bore.
If you don't take time, it's not nice,
So here's my advice:
Take your love on the run,
Oh God, let me be the one.
Ah, ah, ah, man with a gun
...

Altair: l'aquila volanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora