Quel pomeriggio Altair si sedette sotto un albero a parlare con Daphne della camera blindata.
-Tu invece? Che hai fatto in America? Con Theo...-
-Be' non molto, ho rivisto zii e altri parenti. Siamo andati a vedere le Cascate del Niagara. Sono molto belle te le consiglio. Certo, sarebbe stato meglio senza tutti quei babbani. Si vestono in un modo così strano... comunque alla fine abbiamo capito perché la mia e la famiglia di Theo erano assieme. I nostri genitori ci hanno fatto promessi. Ci sposeremo alla fine del settimo anno, quando tutti e due avremmo compiuto diciassette anni-
-Scusami, devo aver capito male, promessi??!-
-Si. Hanno deciso che ci sposeremo-
-Perchè i maghi lo fanno ancora?-
-Che intendi dire?-
-Cioè, i genitori decidono per i figli?-
-Tra i maghi purosangue, quelli veri però, si usa ancora si. Tra i babbani no, vero?-
-No, loro non lo fanno già da un po'...-
-Stai bene? Ti dispiace della notizia? In effetti ho notato come certe volte tu e Theo...-
-No, macchè! Ero solo... cioè, non me l'aspettavo. Non credevo che fossero i genitori a decidere. Pensavo che anche tra i maghi questa cosa fosse finita. Mi hai preso alla sprovvista, tutto qui. No, ma tranquilla, io e Theo siamo solo amici. Ma... i vostri genitori ve l'hanno detto? O l'avete scoperto da soli?-
-No, ce l'hanno detto loro. Hanno detto che era ancora dalla scorsa estate che ne parlavano-
-Ah. Sai, in effetti ho notato che siete più... come dire... attaccati...-
-Attaccati? Ma che intendi?- Daphne era rossa in viso e cercava di non guardare Altair negli occhi
-Dico soltanto che in questo mese ve ne siete stati un po' sulle vostre... e parlavate molto di più... e se magari arrivavo in ritardo eravate in banco assieme...-
-E tu ti mettevi vicino a Draco. Ho notato che in questo ultimo mese anche voi siete più attaccati. Che è successo? Mmh? MMMH???-
-Uno: touschè. Due: in realtà non è successo poi tanto. Mi ha regalato un vestito, che è diventato il mio preferito, che probabilmente è di sua zia Bellatrix, ma dettagli, e io gli ho regalato un teschio con un drago che era nella mia camera blindata e...-
-E? Poi? Che hai fatto?-
-Be', allora ti parlo del giorno di Natale, è successo solo quel giorno...-
-Mh mhh, ti ascolto- Daphne sembrava molto interessata
-Allora, all'inizio abbiamo litigato perchè, sai com'è fatto, se mi metto a parlare coi Grifondoro di cose da babbani si arrabbia, e quindi nulla, gli ho detto che quando si sarebbe calmato di farmi un fischio, io poi mi sono andata a cambiare perchè dovevo andare alla Gringott. Quando sono tornata giù stava "dormendo", cioè, era disteso sul divano ma non dormiva, faceva finta...-
-Come l'hai capito?-
-Sono una legilimens. Io capisco tutto. Comunque, mi sono messa per terra a fianco al bracciolo e gli ho accarezzato i capelli per... non so, cinque, dieci minuti. Poi prima di andare... gli ho dato un bacio...-
-Uuuuuuuh!!!-
-...sulla fronte...-
-Aouu. Be' è pur sempre un bacio. Ecco spiegato il motivo del perchè è sempre così musone quando un qualsiasi ragazzo ti parla. Non so se l'hai notato, ma anche questa mattina, quando sei entrata con Potter, lui si è subito irrigidito. E anche quando vi siete messi a parlare di... donne morte e... be' quello... per non parlare di prima a Pozioni. A proposito, che ti ha scritto Dean?-
Altair le porse il biglietto ma Daphne aveva l'aria di chi non capisce
-Cioè?-
-È riferito al calcio. Io tifo Italia e lui Inghilterra. Nel campionato del '90 l'Italia ha battuto l'Inghilterra per 2-1 e noi siamo arrivati terzi, mentre loro quarti-
-Aaaah. Ma non è un messaggio d'amore-
-Lo so. Ma è comunque una dichiarazione. Ha ammesso la sconfitta-
-Certo che siete strani. E il prossimo campionato quand'è?-
-Non questa ma la prossima estate-
-Ah. E a Draco l'hai spiegato che non era un biglietto d'amore?-
-Ci ho provato. Mi sembrava scettico. Ma, scusami, tu e le altre questa mattina che diavolo stavate facendo?-
-Preparavamo i cioccolatini-
-E a chi li avete mandati?-
-Io a Theo, Pansy penso a Draco e Millicent non saprei-
-Ah, giusto, a Pansy piace Draco-
-Ti da fastidio immagino-
-Un po'-
-A proposito di Draco... io vado, devo finire Incantesimi-
Daphne si alzò di scatto.Stava arrivando Draco. Si sedette a fianco ad Altair.
-Perchè Dalhne se ne va?-
-Ha detto che deve finire Incantesimi-
-Ah. Ti ha detto di lei e...-
-Si lo so. Non pensavo che i purosangue facessero ancora queste cose. I tuoi hanno già deciso?-
-Non lo so. Però mi è venuto un dubbio. Sai, quando... alla festa, li abbiamo visti parlare con i Parkinson... temo che...-
-Capisco-
-Però mia madre non sembrava convinta. Continuava a guardarci, ti ricordi vero? Credo proprio che se a lei non andrà bene papà non potrà dirle di no-
-E con chi andrai allora?-
-Non lo so... io spero...-
I due si guardarono negli occhi per un po'. A un tratto Altair si alzò di scatto. Le pareva di aver visto qualcosa nella Foresta.
-Draco, vieni con me-
-Dove andiamo?-
-Tu vieni e basta-
Draco si alzò in piedi e Altair gli prese la mano e assieme andarono nella Foresta Proibita.Camminarono per un po' finchè non si ritrovarono in una radura, poco distante dal castello. In quella radura c'erano i Thestral.
-Altair, che ci facciamo qui?- Draco le stringeva la mano, quasi avesse paura di perderla.
-Shhh. Vieni, ti faccio sentire una cosa-
Altair si avvicinò a un Thestral, lo stesso che aveva accarezzato l'anno prima. Lo accarezzò.
-Che stai facendo?- chiese il ragazzo
-Chiudi gli occhi- Draco obbedì
Altair gli portò la mano sul muso del cavallo. Draco ebbe un sussulto, non si immaginava una cosa del gnere.
-Sai cosa sono i Thestral?- gli chiese Altair
-Si. Pegasi neri molto strani. Mamma me ne ha parlato. Dice che solo chi ha visto la morte possa vederli-
-Infatti-
-Tu... hai visto qualcuno morire...-
-Si- -Riesci ad immaginartelo? Il Thestral, intendo-
-Abbastanza-
-Potete salire, se volete- disse a un tratto il Thestral
-Tieni gli occhi chiusi-
-D'accordo-
-E fai quello che ti dico io-
Draco annuì.
Con calma Altair lo fece salire sulla groppa del Thestral e poi salì anche lei, davanti al ragazzo.
-Tieniti a me- gli prese le braccia e si lasciò stringere sulla pancia.Il Thestral spiegò le ali e dopo una rincorsa si librò in volo. Volarono sopra la Foresta Proibita, sempre bassi per non farsi vedere.
-Apri gli occhi-
Draco li aprì: sotto di loro c'erano i centauri al trotto con arco e frecce alle mani. Draco guardò sotto di lui ma non vide niente si strinse di più ad Altair.
-Ti conviene non guardare giù- disse lei ridacchiando.
Arrivarono sopra al lago. Le zampe dell'animale sfioravano l'acqua. Il calamaro li schizzò con l'acqua mentre alcune creature marine nuotavano sotto di loro come se fossero dei delfini.Draco non poteva chiedere di meglio quel giorno: era in groppa a un animale che non vedeva, stavano sorvolando il Lago e con lui c'era solamente Altair. I capelli della ragazza minacciavano di finirgli negli occhi ma non gli importava. Gli piaceva che lo sfiorassero in quel modo "burrascoso". Si avvicinò di più a lei e mise la testa sulla sua spalla destra. I capelli di Altair gli facevano come da coperta, una che però si abbassa e si rialzà di continuo. Ad Altair, dal canto suo, gli piaceva quella situazione. La faceva sentire protetta ma allo stesso tempo libera.
Libera come un'aquila.
Tornarono da dove erano partiti e scesero dal Thestral.
-Grazie mille. È stato molto bello-
-Di nulla-Altair e Draco, come erano entrati nella foresta ci uscirono, mano nella mano, per poi scogliere la stretta e rientrare nel castello. Quello sarebbe stato un loro segreto. Loro e delle creature della Foresta Proibita.
O almeno così pensavano. Per tutto il tempo qualcuno era rimasto nascosto fra gli alberi a fissare la scena, da quando erano arrivati, per tutto il giro, a quando erano tornati.
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Altair: l'aquila volante
FanfictionE se un personaggio che ancora, purtroppo, non conosciamo bene avesse una figlia? E se l'avesse portata nel futuro che è il presente del nostro Harry Potter per risolvere una qualche questione?