3. LA VILLA

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La cosa non mi piaceva per niente. Quel tono non mi piaceva per niente. Quel "bene bene" non mi piaceva per niente.

Qualcosa non quadrava e dopo aver preso finalmente fiato, essendo quasi stata ammazzata dal gemello del mio ex-Capo, decisi di guardarlo negli occhi per vedere cosa vi trovavo. E quel che vi trovai non mi piacque per nulla. Questa persona nascondeva qualcosa e non sapevo se mi sarebbe piaciuto saperlo. Il suo sguardo traspariva soddisfazione, sorpresa, complotto. Chloe credo sia arrivato il momento di sparire dalla scena.

Mi alzai di scatto e tantai di aprire la porta dietro di me, ma dopo averla aperta, lui me la chiuse con una mano all'istante. Cavolo.

'Non così in fretta dolcezza...' Disse con quel tono da schiaffi.

Mi girai di nuovo di scatto per guardarlo.

'Fino a poco fa volevi farmi sparire dalla tua vista.' Lo fissai cercando di sembrare forte.

'Hai ragione, ma ora non più. Ho sviluppato improvvisamente un interesse verso di te, Chloe...' Il mio nome dalla sua bocca, anche se aveva la stessa voce di Marco, non suonava allo stesso modo. Proprio no.

'E a cosa devo tutto questo interesse?'

'Qual è la tua relazione con mio fratello?' Chiese improvvisamente serio. Non avrei mai ammesso i miei sentimenti davanti a lui.

'Te l'ho già spiegato. Ero la sua segretaria.'

'Voglio dire, non lavorativamente parlando. Cosa c'è tra di voi?' Ecco. Quello vuole sapere. Non verrai accontentato.

'Ci dovrebbe essere qualcosa?' Alzai un ciglio.

'Ascolta dolcezza, sto iniziando a perdere la pazienza. E sì, ci dovrebbe essere, altrimenti non vorresti sapere dov'è lui.' Alzò un ciglio a sua volta.

'Voglio saperlo perché ho degli stipendi arretrati e non mi ha pagata. Tutto quì.' Feci un'alzata di spalle per fingere sincerità sperando che se la beveva.

'Non mi risulta. Sai, un uccellino mi ha riferito che mio fratello non era proprio indifferente a una certa Chloe Rossi...'

'Se tu parli anche con gli uccellini, probabilmente dovresti farti controllare la tua sanità mentale...' Dissi con un sorriso malizioso.

'Potrei ucciderti per questa tua impertinenza, sai?' Disse con tono glaciale.

'Sei il benvenuto. Fa pure.' Gli sorrisi ancora più maliziosamente. Probabilmente avevo appena firmato la mia condanna a morte, ma non volevo sembrare debole.

In tutta risposta si fece un'altra risata. Questo tipo è veramente strano.

'Se ciò che mi hanno riferito è vero, ora capisco perché mio fratello sia attratto da te, dolcezza. Anche a me piacerebbe avere una tipetta così al mio fianco. In qualche modo mi eccita...' Disse ancora con quel sorriso arrogante sul suo volto.

'Non eccitarti troppo. Le tipe come me non ti sceglierebbero così facilmente.'

'Non che gli darei scelta, dolcezza.'

'E cosa faresti, sentiamo...'

'Posso dimostrartelo se vuoi...' E iniziò ad avvicinarsi al mio viso.

'Non ci provare neppure.' Dissi in tono minaccioso.

'Altrimenti?' Sorrise.

'Non ti piacerà una delle mie ginocchiate nelle tue parti basse.'

Rise di nuovo. Questo è uno psicopatico. Prima vuole uccidermi e poi...?? Devo trovare un modo per scappare di quì.

'Potresti far finta che io sia mio fratello, d'altronde siamo uguali, no?'

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora