38. IL PIANO - PARTE 3

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'Fammi capire bene: tu vorresti sapere dove si trova la sorellastra di quel bastardo e in cambio mi dirai dov'è mia sorella?' Ripeté la mia idea.

'Sì semplice. Saremo entrambi soddisfatti. Ripeto, negoziazione.'

'E chi mi dice che ciò che dirai è la verità?'

'E chi mi dice che ciò che tu dirai è la verità?' Gli rivoltai la sua stessa domanda contro.

Lui mi fissò. A lungo. Stava valutando. Poi eventualmente decise.

'Ok.' Oh. Wow. Che lunga risposta.

'Uhm...solo ok? Nient'altro?'

'Effettivamente c'è dell'altro...' Mise due dita sotto al suo mento per pensare. 'Non ti rivelerò l'informazione quì in pubblico Chloe. È rischioso e qualcuno potrebbe sentirci.' Ecco. Era troppo facile se fosse stato così.

'Cosa stai suggerendo, Mendoza?' Lui sorrise maliziosamente alla mia domanda.

'Rossi, le cose si complicano. Le ripeto. Nessuna sciocchezza.'

'La senti questa tensione sessuale tra di noi, Chloe?' Eh?! Ma che diamine dice??

Sentii all'orecchio il respiro di Valente intensificarsi.

'No, proprio no Mendoza...' Abbassai lo sguardo perché non volevo essere guardata con quello sguardo maniaco.

'Vedi Chloe? Ti senti imbarazzata...' Mise due dita sotto al mio di mento e alzò il mio viso verso il suo.

'Scostati dal suo tocco Chloe. Ora.' Valente aveva un tono assassino.

'Non sono imbarazzata. Non sopporto i tuoi occhi su di me.' Gli dissi guardandolo fisso.

'Ringrazia il fatto che siamo in mezzo alla gente Chloe, altrimenti ti sarei già saltato addosso... Sei così sexy...' Quella voce mi faceva venire da vomitare anche se era una voce molto sensuale e lui un uomo molto bello.

Sentii qualcosa tramite l'apparecchio nel mio orecchio come di un movimento improvviso e poi di uno scatto. Infine fischiò insopportabilmente. Il rumore era forte. Infatti feci fatica a sopportarlo.

'Che ti prende?' Disse Ricardo vedendo la mia espressione stonata. Ero tentata di toccarmi l'orecchio per alleviare la pena di quel fischio, ma avrei rischiato di grosso.

'Nulla! Nulla, solo un leggero mal di testa...' Il fischio era insopportabile. Dovevo fare qualcosa per fermarlo o sarei impazzita.

'Sei sicura?' Il suo tono era sospetto.

'Sì sì. Sicurissima! Sai come si dice? Quando qualcuno sta parlando di te ti fischia l'orecchio! Divertente no?!' Dissi più ad alta voce del previsto per far capire a Valente cosa stava succedendo al mio apparecchio acustico.

E come previsto il fischio cessò. Ah la pace...

'Ti comporti in modo strano...' Disse lui sospettoso.

'Questa sono io Mendoza. Sicuro che mi ritieni ancora sexy?' Sorrisi maliziosamente. Lui ricambiò.

'Bambolina, scusa per l'inconveniente, ma ho dovuto fermare mio fratello prima che facesse una strage di morti in questa caffetteria. Per il momento meglio che segua io la vostra conversazione, per evitare complicazioni.' Ah ecco. Ora si spiega tutto.

'...quindi sei pronta ad andare?' Non stavo seguendo Mendoza, essendo intenta ad ascoltare Teo. Aspetta. Andare dove?

'Dove dobbiamo andare?' Sbattei le palpebre più del dovuto.

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora