21. LA PIÙ MERAVIGLIOSA DISTRAZIONE

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Passai l'indomani con una valanga di fascicoli da studiare. Quella notte Valente non fece ritorno nella stanza. Non sapevo se era ancora fuori per le ricerche o semplicemente aveva dormito altrove. Fatto sta che avevo richiesto del lavoro e dovevo onorare la mia richiesta.

Erano fascicoli su un gruppo di delinquenti criminali, tutti trafficanti di donne. Avevano dei visi spaventosi e disgustosi. Non osavo immaginare cosa facevano alle poverine che venivano acciuffate e fatte prigioniere. Un brivido percorse tutta la mia schiena. Pensai alla povera Claudia. Cosa era stato della sua vita? Che dire della sua innocenza e spensieratezza? Che dire della sua gioia di vivere? Che dire della sua speranza? Ce l'aveva ancora o l'aveva persa per sempre? Una lacrima rigò il mio volto. Per un attimo, ciò che mi era accaduto al mio diciottesimo compleanno non sembrava più così tanto grave in confronto a ciò che era potuto capitare alla piccola Claudia. Dovevo fare qualcosa per lei, anche se significava dover passare una giornata intera su questi fascicoli.

Qualche ora dopo ebbi un quadro più completo della situazione. Queste persone erano tutte latitanti. Facevano rapire le ragazze, soprattutto molto giovani, e le vendevano al miglior offerente nelle aste illegali, guadagnandosi milioni di euro. Che schifo.

E a Valente non era sfuggito nulla. Ogni indizio contenuto in quei fascicoli era stato ben esaminato e provato. Nessuno di quei malfattori era colui che cercavamo. Nessuno di loro era il proprietario di Claudia.

~•~•~•~•~•~•~•~

'Rossi?'

'...mmh...un cornetto e un cappuccino per favore...'

'Rossi?'

'...mmh...faccia due cappuccini...uno per me e uno per quello scorbutico del mio capo...'

'Rossi si svegli subito!'

'...cinque minuti...'

'Sei impossibile Chloe! Guarda cosa mi tocca fare...' Sentii quella voce in lontananza, il mondo che si muoveva e delle mani attorno a me.

'...un terremoto...fatemi finire il mio cornetto...'

'Non è un terremoto Rossi. La sto trasportando dal tavolino al letto. Semplice.' Ancora quella voce.

E poi aprii gli occhi facendo nel frattempo uno sbadiglio. Sbattei le palpebre più di una volta per mettere a fuoco e capire dove mi trovassi.

E la realtà si abbatté su di me.

'Ma cos-'

'Non. Una. Parola.' Ovvio.

'Mi lasci subito!! Cosa ci faccio in braccio a lei??' Iniziai ad urlare e scalciare.

'Stia ferma Rossi. Non renda la situazione ancora più difficile. Lei non è un peso piuma.'

'Ma come si permette! Mi lasci subito!!!'

'Se la lascio subito finirà sul pavimento. Non ho alcun problema a farlo.'

'E le avevo detto di non toccarmi più!!'

'Non la sto toccando. La sto semplicemente trasportando. Si era addormentata con la faccia sul tavolino.'

'Nessuno gliel'ha chiesto!!'

'A proposito, che gusto era il suo cornetto?' Che c'entra il cornet- Oh.

'Uhm...perché me lo chiede?'

'Non glielo voglio dire perché qualcuno ha detto che sono uno scorbutico...' E mi guardò fisso. Ecco, credo di ricordare qualcosa...

'E quel qualcuno è una persona molto perspicace...' Sorrisi malvagiamente.

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora