5. LE CONDIZIONI

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Non mi aspettavo che i miei occhi mi tradissero così facilmente. Non mi aspettavo neanche che i sentimenti dentro di me fossero così forti. E non mi aspettavo che mi uscissero quelle parole dalla bocca.

Il tutto davanti a Matteo Valente. Lo psicopatico.

E se mi aspettavo il famoso silenzio da parte sua, mi sbagliavo di grosso. Stranamente.

'Chloe...' La sua voce sembrava rauca, come se gli si fosse chiusa la gola.

A me invece la gola mi si era chiusa sul serio. Oramai le lacrime a fiumi e i singhiozzi continui non mi permettevano di parlare.

'Avete finito con questo teatrino raccapricciante?' Disse annoiato il pazzo.

'Chiudi quel becco Teo!' Rispose Marco ancora arrabbiato. Poi si rivolse a me. 'Chloe, non piangere...' Disse stavolta in tono gentile.

'Non riesco a fermare le lacrime, scendono da sole...' Cercai una finta ragione essendo orgogliosa.

'Cosa ti ha fatto quel bastardo di mio fratello?' Ora la sua voce era di nuovo dura.

'Ehi io sono quì.' Rispose indignato il finto Valente.

'Fa silenzio. Chloe?'

'Sta tranquillo non mi ha-'

'La verità Chloe.' Il suo tono ora era fermo. Ciò voleva dire che non avevo scelta.

'Te lo ha già detto...uhm...uno schiaffo...uhm...mi ha quasi strangolata-'

'Vigliacco che non sei altro! Sei un uomo morto!!' Ricominciò ad urlare.

'Se non vuoi che lei sia una donna morta ti conviene ritirare le parole...'

'Marco?' Interruppi.

'Chloe...' La sua voce di nuovo gentile.

'Ti prego dimmi dove sei...' Forse me lo avrebbe detto.

'Dimmi prima tu dove sei.'

'Lei non ti dice un bel niente-'

'Sono a casa tua sul tuo letto!' Interruppi lo psicopatico per dirgli dove mi trovavo. Ero ad un passo nel sapere dove si trovava. Ma fu un errore.

Uno schiaffo mi colpì in pieno viso. Emisi un gemito di dolore.

'Cosi impari a stare zitta.'

'BASTARDO! COSA LE HAI FATTO??' Le urla di Marco ricominciarono.

'Ciò che si merita fratello. Però tranquillo, ho colpito l'altra guancia, quella intatta...'

Un suono simile ad un ruggito si sentì dall'altro lato del telefono.

'LASCIALA ANDARE SUBITO!'

'Tutto ha un prezzo fratello...' Quella voce era insopportabile. Intanto io mi sentivo stordita. Aveva davvero le mani pesanti.

'Sputa il rospo vigliacco.'

'Mi concederai tutto quello che ti chiedo?'

'PARLA!!'

'Voglio la tua azienda. Deve essere intestata a me.' Oh oh. Questa era una richiesta pesante. Tutto il lavoro di Marco sarebbe andato in frantumi in quel modo. Tutta la sua ricchezza e la sua fama svanite. E chissà che ne sarebbe stato degli impiegati- oh no! Sarah, Luca, Thomas, De Santis...

'Non starlo a sentire Marco! L'azienda è tua e tua rimarrà!' Dissi anticipando la sua risposta.

'Wow, devo dire che la tua bambolina quì ha carattere...e coraggio...ma non la starei a sentire se fossi in te.'

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora