20. TRISTI RICORDI

17.3K 648 25
                                    

Non vidi Valente per tutto il giorno. In cambio però dovetti subirmi la compagnia malconcia dell'altro Valente, intento ancora a dolersi per un certo fatto accaduto quella mattina.

'Ti senti meglio?' Gli sorrisi.

'Preferisco non risponderti bambolina.'

'Questa è la risposta che volevo...' Gli sorrisi ancora.

'Chissà perché ti ostini a colpire i miei gioielli mentre quelli di mio fratello li vuoi per un altro scopo.'

'Tu non sei tuo fratello.' Constatai.

'Grazie del complimento bambolina, apprezzo molto la stima che hai nei miei confronti.'

'Ti voglio bene Teo.' Dissi sincera. Ehi, mi aveva salvata. Per me era tanto il suo cambiamento.

'Stranamente te ne voglio anche io bambolina...' Sorrise.

Lo ricambiai. E poi una domanda mi balenò nella mente. Una domanda che volevo chiedere dalla sera prima, ma che non avevo avuto ancora occasione di chiedere.

'Perché solo ora hai deciso di partecipare alle ricerche di Claudia? Riguarda l'astio che hai con tuo fratello?'

Lui fece un sospiro profondo, poi eventualmente decise di rispondere.

'Sì e no.' Uhm. Bene.

'Che risposta soddisfacente Teo. Qualche dettaglio in più?'

'Claudia non è una Valente.' Disse in tono cinico. Ehi, aspetta. Non è una Valente? Cosa significa-Oh!

'Lei è...uhm...lei è...' Non sapevo se mi stavo sbagliando o no.

'Puoi dirlo dolcezza. Lei è la nostra sorellastra per così dire. Figlia di nostra madre, ma non figlia di nostro padre.' Lo disse in modo più naturale possibile.

'Oh...uhm...i vostri genitori erano divorziati?' Chiesi a voce bassa per timore della sua reazione.

Lui fece una risatina amara.

'No, non lo erano. Nostra madre lo tradì con un altro uomo e da quella relazione nacque Claudia.'

'Oh.' Non sapevo cosa dire.

'Vuoi sapere mio padre come la prese? La cacciò di casa tenendoci con lui e la ripudiò. Noi eravamo abbastanza grandi per capire tutto, appena compiuto i sedici. E la pensavamo in modo diverso. L'abbiamo sempre pensata in modo diverso.'

'Riguardo a vostra madre intendi?'

'Anche. Lui la perdonò subito. Io non la perdonai mai.' Scosse la testa amaramente, come se quello gli portasse tristezza e dolore.

'Non le hai mai più parlato da allora? Con tua madre intendo...'

'Non ne ho mai avuto l'occasione. È morta dando alla luce Claudia.' Rimasi scioccata dalla confessione. Non riuscivo a crederci. 'E sai la parte malata di me cosa pensò?' Feci cenno di no. 'Che quello era il peccato che doveva pagare per il male che ci aveva fatto...' La sua voce iniziava a tremare mentre il mio cuore era in pena.

'Lo pensi ancora, Teo?' Ebbi il coraggio di chiedergli. Dovevo sapere se era ancora quella persona oppure qualcosa era veramente cambiato in lui.

Mi guardò fisso con quegli occhi neri velati dalla tristezza.

'Come potrei pensarlo ancora della persona che mi diede alla luce e che è stata la madre migliore del mondo? Io mi odio ancora per aver pensato quelle cose...'

'E Claudia? L'hai accettata?' Forse stavo facendo troppe domande, ma ormai c'ero dentro.

'Mai. L'ho incontrata solo una volta, mentre era in compagnia di Marco. Erano inseparabili. Claudia era la sua gemma preziosa. Diceva che gli ricordava la mamma, con quei capelli ricci e quegli occhi verdi...' Rise ancora amaramente. 'Ma io no. La odiavo proprio per quello. Perché mi ricordava maledettamente la mamma. Perché era per colpa sua che lei era morta. Perché era colpa di suo padre che era andato tutto in frantumi.'

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora