Tranquilli. Sì, il cuore mi si era fermato, ma poi era ripartito immediatamente dopo. E sapete cosa? Ripartì più forte di prima. Sentire solo quella parola con la sua voce dall'altro capo del telefono era bastato a farmi rivivere. Nonostante la situazione fosse seria, al momento non mi importava perché avevo risentito lui. Avevo risentito la voce di Marco Valente.
Vi chiederete ovviamente come facevo a essere così eccitata a sentire una voce che era identica a quella del fratello gemello, ed effettivamente era così. Il timbro era perfettamente uguale. Non c'era differenza tra i due. Apparentemente. Perché io la differenza la notavo eccome. Solo con la voce di Marco il mio cuore batteva in quel modo.
In ogni caso, fu in quel momento che capii quanto mi fosse mancato e quanto avevo desiderato questo momento, anche se non era il momento ideale. Magari avrei preferito una chiacchieratina intima da sola al telefono con lui invece che essere un attimino prigioniera di colui che doveva essere una persona fidata e che invece si stava rivelando un pazzo psicopatico.
E volete saperne un'altra? Quando il finto Valente fece la sua domanda, indovinate quale fu la risposta del vero Valente?
Ebbene sì: silenzio! Yay! Era ancora lui!
Fui tentata di reagire e di intromettermi, ma una sola guardata del finto Valente mi zittì. Il potere dei Valente.
'Sei ancora in linea fratello?' Provò lui. Sì lo è. Soltanto che il suo silenzio deve protrarsi ancora per un po'. Strano che non conosci tuo fratello.
E poi il momento arrivò.
'Teo.'
Una sola parola. Teo. È così che chiamava il suo gemello? Con un diminutivo di Matteo? E per di più con quel tono extra glaciale? Tra i due le cose non andavano per il verso giusto, ne ero certa.
'Ti sono mancato fratello?' Disse con un sorrisino provocatorio.
'Non ricordavo neppure di avere un fratello.' Ahi! Questa non me l'aspettavo neanche io.
'Vedo che sei sempre gentile col prossimo...' Rispose il gemello per niente scosso da quel benvenuto.
'Cosa vuoi?' Chiese Valente con tono sgarbato.
'Devo avere un motivo per chiamare l'altra metà di me?' Effettivamente essendo gemelli era così.
'Se chiami dopo un po' di anni, sì, deduco che hai un motivo. E per tua informazione, non ho un'altra metà. Sono completo da solo.' Valente e il suo ego. Mi erano mancati.
'Mi colpisci al cuore fratello...' Fece finta di essersi offeso.
'Credimi, ti colpirei altrove se fossi lì.' Ah l'amore tra fratelli è una cosa eccezionale. Certamente se tutti i fratelli si amassero in questo modo, ero più che contenta di essere figlia unica. Grazie.
Il finto Valente sbarra psicopatico scoppiò a ridere. Incredibile come una minaccia di morte così lo facesse divertire.
'Mi sei mancato anche tu fratello...' Non ci credo tanto sai? 'Ma ti do ragione, un motivo c'è.'
'Arriva al dunque, non ho tempo per le tue cavolate.' Adoro le sue risposte.
'Per iniziare, ho pensato di fare un salto nella tua azienda, sai, per vedere come sta andando in tua assenza...'
Silenzio.
'E ho deciso di prendere il tuo posto. Quel Luca Romano proprio non se la cavava. Mica volevi l'azienda in frantumi?'
'Cosa diavolo ci fai a Milano?' La sua voce si alterò.
'Affari.'
'Va via di lì immediatamente. Se scopro che hai licenziato anche uno solo dei miei impiegati, prendo il primo volo e vengo ad ammazzarti.' Volo? Allora doveva trovarsi lontano... E poi sentirlo parlare in quel modo dei suoi impiegati mi riempiva il cuore. Quindi lui ci tiene a loro... Tranne me ovviamente. Mi ha licenziata in tronco. Ma sono dettagli.
STAI LEGGENDO
Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔
RomanceSEQUEL N°2 - COMPLETA Gli occhi neri c'erano eccome. Così come i capelli neri, anche se stavolta erano corti. La sua figura era possente lo stesso. Il viso era quello, o quasi. Lo sguardo freddo pure, anche se era più freddo del solito. La barba spa...