13. IN SEMI-LIBERTÀ

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Non credevo fosse possibile essere felici e tristi nello stesso istante. E invece in quel momento ne ebbi prova. Sì. Ero felice e triste. Felice, perché tutto ciò che credevo era pura fantasia e Marco mi amava ancora, e triste, perché la povera Claudia era chissà dove soffrendo amare pene. Quindi dentro di me avevo un tumulto di emozioni.

Averlo ritrovato aveva portato ad una sola conseguenza: non l'avrei più lasciato. Non in quel momento delicato. E avevo anche firmato la mia condanna accettando di ubbidire ai suoi ordini. Beh, Capo, su questo c'è da vedere.

Il giorno seguente, Valente era in procinto di uscire silenziosamente mentre io mi ero appena svegliata.

'Uhm?' Fu la prima sillaba che uscì dalla mia bocca. In realtà è la prima sillaba che sempre esce dalla mia bocca di primo mattino.

Lui fece una smorfia infastidita per il fatto di averlo beccato sul punto di uscire.

'Non una parola, Chloe. Vado di fretta.'

Mi accigliai e incrociai le braccia.

'Ed è inutile che fai quell'espressione facciale e ti metti sulla difensiva. Qualsiasi cosa tu stia pensando, la risposta è no.' Furono le sue parole gentili. Mi eri mancato, sai?

'Ma-'

'Non. Una. Parola. È un ordine, Rossi.' Cavolo, ci risiamo. Il giorno precedente avevamo stretto un accordo. Era come se io lavorassi ancora per lui e perciò eravamo tornati alla relazione Capo-segretaria. Ovviamente quando ci era comodo. Negli altri momenti, quelli miei preferiti, eravamo Marco-Chloe.

'E che diamine faccio chiusa quì dentro??' Dissi sbuffando.

'Inventati qualcosa. Ora ti faccio portare un'abbondante colazione, così passerai un paio d'ore ad abbuffarti come sai fare tu. Poi potrai fare allenamento nella palestra dell'hotel per smaltire i grassi ingeriti nella colazione. Sai, non mi piacciono i chili di troppo. E poi potrai ritornare a mangiare il pranzo e così via fino alla sera. Avrai tre sessioni in cui mangerai, ossia colazione, pranzo e cena, e tre sessioni di palestra per smaltire. Infine andrai a letto riposata e piena.' Cioè, sta facendo sul serio?

'Mi stai prendendo in giro?'

'Ti sembra stia scherzando?'

'Lo spero. Non sono un maialino che stai crescendo con cura!'

'Visto il tuo ottimo appetito, potrebbe anche essere.'

Gli arrivò un cuscino in faccia, che parò prima che lo colpisse. Mi guadagnai lo sguardo che tanto avevo sognato. Yay!

'Visto che ho campo libero, andrò in spiaggia...'

'Neanche per sogno.'

'Non posso stare chiusa quì!'

'Puoi e lo farai. Non è una tua scelta.'

'Ma qual è il problema??'

'Quì è pericoloso Chloe, non so più come dirtelo. Una donna sola attirerebbe troppa attenzione.'

'Geloso?' Sorrisi maliziosamente.

'No. Prudente.'

'Antipatico.'

'Non farmi pentire di averti permesso di restare.'

'Allora vengo con te.'

'Non se ne parla.'

'Ma dai!'

Con due passi mi sovrastò sul letto prendendomi per la nuca e avvicinandomi al suo viso.

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora