15. LUOGHI E ATTIMI SPECIALI

18.9K 699 20
                                    

Sapevo che Valente difficilmente scherzava quando diceva qualcosa. Ma pensavo si sarebbe preso almeno un po' di tempo prima di arrivare alla fase "snip-snippiana". Invece, a causa di strane cause naturali non ancora identificate, minacciò il povero Leon, il nostro nuovo maggiordomo, solo con lo sguardo di non permettersi di entrare in ascensore con noi e una volta entrati e pigiato il pulsante per il nostro piano, lasciò la presa sulla mia bocca e partì all'attacco. Sì. Valente. In calore. E pensate mi dispiacque? Per niente.

E fatevi dire che, oh cavoli, la sua bocca comandava, desiderava, assaggiava, voleva tutto di me. E la mia bocca? Rispose per le rime. Se la sua voleva comandare, la mia voleva prevalere. Se la sua mi desiderava, la mia lo bramava. Se la sua mi assaggiava, la mia lo divorava. E se la sua mi voleva, la mia lo stravoleva, mille volte e mille volte ancora. E poi un rumore, o meglio un sussulto.

'Uhm?' Riuscii a mettere a fuoco i pensieri. Era difficile dopo che Valente ti aveva appena mandato in fiamme. Non giudicatemi.

'Shhh...' Probabilmente anche lui aveva problemi di messa a fuoco, perché non disse più di me.

Poi capii. I suoi occhi erano fissi sulla mia bocca, ma la sua mano era fissa su un'altra cosa, o meglio, su un altro pulsante.

'Uhm...' Tentai di formulare un pensiero completo fallendo miseramente.

'Cosa, Rossi?' Ah, vedo che lui si è ripreso. Bene.

'Uhm...perché la sua mano è...uhm...su quel pulsante?' Sì! Una frase di senso compiuto!

'Questo pulsante dice?' Annuii. 'Non riesce a vederlo Rossi? Che pulsante è?' Mi chiese. So che pulsante è. È il perché che mi preoccupa e mi eccita nello stesso istante.

'È...uhm...il pulsante di "Stop"...'

'Brava Rossi. E cosa è succeso ora che l'ho premuto?' Disse con quel tono da schiaffi. Solo che probabilmente non l'avrei schiaffeggiato, bensì assaltato per un altro scopo. Calma gli ormoni Chloe. Non sei più un'adolescente!

'Uhm...l'ascensore si blocca?' Dissi con un filo di voce.

'Molto bene Rossi. E sa questo che significa?'

'Che...uhm...io e lei siamo...uhm...bloccati in ascensore? Uhm...da soli?' Dissi le ultime due parole più a me stessa che a lui.

'Giusta conclusione Rossi. E sapeva, no, che quest'ascensore è nostro privato e perciò nessuno potrà disturbarci, vero?' Oh. Quello.

'Uhm...suppongo di sì.' Dissi mentre una gocciolina di sudore scendeva sulla mia fronte.

'Bene. Prima di procedere, ha qualche domanda, Rossi?' Disse avvicinando il suo viso al mio.

'Solo...uhm...perché?' Cioè dico, c'era una stanza tutta per noi, o il divano, o qualsiasi altra location, ma l'ascensore??

'Perché così mi piace Chloe...hai qualcosa in contrario?' Disse oramai ad un filo d'aria da me. Beh come si fa a dire di no, cavolo!

Scossi leggermente la testa.

Lui mise una mano alla mia destra e una alla mia sinistra. Eccoci di nuovo in trappola Chloe. E la cosa più sorprendente è che dovrebbe spaventarti, non eccitarti. E invece eccoti qua che non vedi l'ora di sapere cosa succederà!

'Pronta?' Sì, sì! Centomila volte sì!!! Solo che ciò che riuscii a fare fu annuire semplicemente col capo.

E si fiondò nuovamente su di me, baciandomi come mai prima e sfiorandomi con le sue magiche mani. Le mie mani non furono da meno. In un batter d'occhio furono sul suo torace, venerandolo come tanto desideravano. Reazione? Mi ritrovai per aria con le mie gambe che si allacciarono alla sua vita e con la schiena appoggiata ad una parete dell'ascensore. Ora ero al suo stesso livello, alla sua stessa altezza, occhi negli occhi, bocca contro bocca. Nulla poteva impedirmi di togliergli la giacca, la cravatta, questo era un altro deja-vu, e sbottonare la sua camicia-e sul più bello si fermò.

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora