42. MISSIONE TOP SECRET

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Ricordavo la villa di Valente meno maestosa, ma probabilmente i brutti momenti passati quì mi avevano fatto dimenticare quanto splendida fosse invece. Al nostro arrivo, chiesi a Luca di aspettarmi in auto così potevo affrettarmi e cercare le informazioni di cui avevo bisogno.

'Sicura che non vuoi una mano?' Mi chiese lui.

'No! Vado e torno!'

E così mi avventurai verso la porta di ingresso e la cosa strana era che Valente non avesse neanche un cancello di ingresso, tipo di quelli col codice segreto. No. La sua villa seppur maestosa era accessibile a tutti. Il che era strano per essere un personaggio così influente. Ma scacciai questi pensieri e - sorpresa delle sorprese! - c'erano due guardie all'ingresso. Cosa?? Da dove cavolo sono sbucate fuori?? Quando Teo mi ha portata quì, non c'erano! Cosa è cambiato?? Forse misure di sicurezza Chloe? Giusto.

Al mio avvicinarmi le guardie mi guardarono in modo austero.

'Alt Signorina! Chi è lei e cosa ci fa quì?' Disse una delle due che decisi di chiamare Man in Black Uno. Dovevo inventare qualcosa. D'altronde avevo le chiavi di ingresso e perciò questo era a favore mio.

'Chloe Rossi. Sono la compagna del Dottor Valente. Ho bisogno di prendere una cosa che ho dimenticato all'interno. Infatti ho le chiavi.' Feci tintinnare le chiavi davanti ai loro occhi sembrando il più naturale possibile. Loro si guardarono e poi Man in Black Due si rivolse a me.

'Per nostra informazione, Signorina Rossi, non abbiamo nessuna notizia che il Dottor Valente abbia una compagna. Perciò non possiamo farla entrare.' Ah Valente!!

'Credo che il mio compagno non abbia il diritto di raccontarvi la sua vita privata, o sbaglio, uomini? E pensate un attimo...se io ho le sue chiavi personali, questo vuol dire che significo qualcosa per lui, no?' Loro si guardarono.

'Abbiamo bisogno di contattare il Dottore prima.' No! Non possono! Farà saltare il mio piano!

'In Sud America in questo momento è notte, e credo non vogliate disturbare il Dottore. E per vostra informazione io sono tornata da lì proprio ieri e lui mi ha dato queste chiavi di proposito per venire quì. Se sapesse che le sue guardie hanno proibito alla sua compagna di entrare in casa sua, cosa credete che penserà?' Sbattei le ciglia soddisfatta.

Loro deglutirono entrambi.

'Forse ha ragione Signorina Rossi. In effetti sembra di ricordare il suo nome per qualche strana ragione.' Disse Man in Black Uno. Con questo si spostarono per farmi entrare. Feci loro un inchino.

'Tesserò le vostre lodi, uomini.' E mandai loro un bacio con la mano, al che arrossirono. Ora erano Men in Red. Risi al pensiero.

Infilai così le chiavi nella serratura e con finta sicurezza entrai. Subito fui sopraffatta dal profumo di Valente. Il suo odore era dappertutto. Mi vennero improvvisamente le lacrime agli occhi pensando a quanto mi mancasse e anche un po' per il senso di colpa per quello che stavo facendo. In effetti lui non sarebbe stato affatto contento di quello che avevo in mente di fare, anzi. Ma dovevo farlo.

Mi diressi così di nuovo nel suo studio dove precedentemente  avevo trovato l'informazione su Claudia e tutto era perfettamente come l'avevo lasciato. Anche in quello studio il profumo di Valente era ovunque, sui libri, sulle carte, sulla scrivania, sulle scartoffie. Tutto sapeva di lui. Inspirai profondamente per sentirlo vicino. Poi iniziai la mia ricerca. Scaffali, cassetti, pile di carte, ovunque potessi cercare. C'era anche un reparto archivio e pensai di dare una guardata lì iniziando dalle date più recenti che erano quelle che mi interessavano. E infatti trovai qualcosa. Sì. Qualcosa di molto interessante. Proprio quel qualcosa che mi interessava. Presi quindi i fogli, li misi nella borsa, e mi diressi verso l'uscita. Ma non prima di aver fatto qualcos'altro. Andai nella camera da letto di Marco, quella dove quello stupido di Teo mi aveva legato, e presi una maglietta dalla poltrona. Sì, probabilmente quella maglietta era stata indossata almeno una volta e aveva il forte profumo di lui. La strinsi attorno a me per sentirlo vicino e la infilai in borsa per portarla con me. Volevo averla con me quando mi sarei addormentata la sera. Almeno mi sarei sentita meno sola.

Missing My Boss - Il Mio Capo 2 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora