40. Sguardi e attesa infinita

1.5K 115 9
                                    

"Direi che possiamo tornare a casa, si è già fatto tardi" Osserva mia mamma afferrando la sua borsa. Io lancio un veloce sguardo all'orologio, notando che sono quasi le otto. Ho un'ora o poco più per prepararmi. La mia felicità nell'uscire con Alberto non emerge per niente e penso sia molto evidente.
"Si, dobbiamo. Io devo uscire" Affermo dirigendomi verso l'uscita della cioccolateria. Riccardo mi guarda per un istante e all'interno dei suoi occhi riesco a vedere un pizzico di gelosia.
"Appuntamento romantico, Federica?" Chiede Luca circondando il mio collo con il suo braccio. Io scoppio a ridere, alzando gli occhi al cielo subito dopo. 
"Un semplice appuntamento, nulla di più"
"Un appuntamento con 'camicia bianca'" Si intromette Riccardo facendo ridere suo fratello. 

Come fa a saperlo?

"Sarà davvero divertente" Aggiunge, lanciandomi un'occhiata.
"Sembrate tre bambini, smettetela per piacere" Ci interrompe Raffaella, seguita da mia madre che ride sotto i baffi e da Stefano che chiude la cioccolateria in silenzio.
"Ha iniziato Luca" Si difende Riccardo, affiancandomi. La donna alza gli occhi al cielo, prima di scoppiare in una fragorosa risata che fa ridere tutti.
Iniziamo a camminare silenziosamente, lasciando che il vento ci culli con lentezza.
"Devo dire che sei davvero eccitata di uscire con 'camicia bianca' eh" Mi sussurra all'orecchio, lasciando che la mia pelle si riempia di milioni di brividi.
"Mi spieghi come hai fatto a scoprirlo?" Chiedo incrociando il suo sguardo per un istante.
"Chiamalo intuito maschile" Fa spallucce, calmo. "Spero non ti lascerai andare troppo"
"Cosa intendi?" Chiedo cercando di capire cosa vuole dire.
"Hai capito cosa intendo, smettila di fare la finta tonta"
Io abbasso lo sguardo e stringo le mie braccia, provando a riscaldarmi almeno un po'.
"Federica, vieni in macchina con noi?" Mi chiede mia madre indicando l'auto dei Marcuzzo.
"Si, va be-"
"No, lei viene in macchina con me" M'interrompe Riccardo e prima che possa dire qualcos'altro, mi apre la portiera aspettando che io entri all'interno del mezzo.
Sul viso di mia madre nasce un sorriso e annuisce, approvando l'affermazione del ragazzo. Nel preciso momento in cui mi siedo, il suo profumo mi invade le narici e solo adesso realizzo quanto diavolo mi sia mancato tutto questo. Questi ultimi due giorni sono stati davvero infernali.
"Lo sai che ti adoro di più quando non fai storie?" Sorride indossando la cintura. "Ma proprio tanto, bimba" Afferma, accendendo il motore.
"Sono qui con te solo perché sono tanto stanca"
"Non sai mentire"
"Se non la pianti potrei scendere da un momento all'altro e lasciarti da solo" Chiarisco, vedendo i suoi occhioni essere illuminati dai faretti del lungo viale. 
"Va bene, farò il bravo bambino" Bisbiglia stringendo il volante con le dita. Lo molla per qualche secondo e con una mano porta il suo ciuffo all'indietro.
Il secondo dopo gli ricade di nuovo sulla fronte, facendolo sbuffare piano. Istintivamente, allungo un braccio e ripeto la sua azione, fatta poco prima.
Lui ruota il capo verso di me, un po' sorpreso da tutto questo. Le sue labbra si schiudono e successivamente le bagna con la punta della lingua, provocando un vulcano dentro di me.
"Guarda la strada, idiota"
Lui sospira pesantemente e lo fa, cercando di stare quanto più tranquillo possibile. Poi sorride, lasciando che le mie dita accarezzino la pelle del suo collo.
"Guardo la strada ma tu non distrarmi." Afferma. Blocco i miei movimenti e appoggio la testa sul finestrino, guardando la grande città attraversarmi in maniera istantanea.
Il resto del tragitto è silenzioso e non appena arrivo di fronte casa, mi catapulto in camera mia, cercando qualcosa da indossare. Opto per un pantalone nero aderente e una leggera camicia panna con qualche delicato fiorellino in pizzo.
Faccio una veloce doccia, cercando di eliminare tutti i miei stupidi pensieri e concentrarmi solo su Alberto e sull'appuntamento di questa sera. Chiaramente non ci riesco. È una cosa quasi impossibile.
Circondo il mio corpo con l'accappatoio e faccio un leggero nodo proprio sul bacino, guardando la mia figura riflessa allo specchio. Mi vesto alla velocità della luce e inizio ad arricciare i miei capelli sulle punte, cercando di essere quanto più presentabile possibile.
Poi lancio uno sguardo sul cellulare, notando che mancano soltanto dieci minuti alle nove. Decido di mettere un po' di trucco agli occhi e un po' di rossetto rosso sulle labbra.
Giro la chiave della porta e afferro i tacchi dal pavimento, indossandoli con una lentezza esasperante. Lentamente percorro il corridoio, lasciando che il rumore dei miei passi si propaghi in tutta la casa.
Nel preciso istante in cui arrivo al piano inferiore, sento gli occhi di tutti su di me, specialmente quelli di Riccardo. "Tesoro, sei bellissima" Esclama mia mamma. Io le sorrido, ringraziandola piano.
"Giuro di non aver visto una fanciulla più bella di te" Si complimenta Luca, provocandosi uno sbuffo da parte di suo fratello.
"Beh, è un onore" Ridacchio. Il mio sguardo si incrocia con quello di Riccardo e per un istante, il mondo sembra sparire del tutto.
Le ginocchia tremano, le mani sudano e i denti non fanno altro che torturare le mie labbra.

Ma che effetto mi fa?

Lui gira il capo, facendomi notare la sua delusione e la sua immensa tristezza che in questo istante, mi rende la persona più fragile dell'universo. Subito dopo si allontana, raggiungendo la cucina lentamente.
Raggiungo il divano e mi siedo, seguita da Francesca che accarezza dolcemente la mia guancia. "Non sei molto felice di uscire con quello lì, eh?"
"È così evidente?"
"Eh beh" Ridacchia, facendo spallucce. "Il tempo passerà in fretta, non preoccuparti"

Dubito.

Annuisco dolcemente e appoggio la testa sulla sua spalla, aspettando l'arrivo del ragazzo.
I minuti passano, ma tutto quello che riesco a sentire sono i miei sospiri.
"Federica, sono le dieci" Mi avvisa mia madre, avvicinandosi.
"Avrà sicuramente dimenticato di stirare la sua fantastica camicia bianca e quindi non può più venire" Si intromette Riccardo, avvicinandosi a me. Io gli lancio un'occhiata, ma non gli rispondo. Potrei davvero picchiarlo davanti a tutti.
"Arriverà, figliola. Non preoccuparti" Mi tranquillizza mia mamma, accarezzando il mio viso.
"Non credo"
Sbuffo e incrocio le braccia al petto, fissando il soffitto. Sento lo sguardo dei fratelli Marcuzzo su di me, ma cerco di ignorare tutto e lasciar perdere.
"Io vado a letto..." Affermo poco dopo, vedendo che è già passata un'altra mezz'ora.
"Federica ma-" Inizia mia madre ma io la interrompo.
"Preferisco dormire piuttosto che stare qui ad attendere un coglione, che forse neanche arriverà" Ammetto sottovoce. Lei annuisce in silenzio.
Riccardo mi guarda, facendo scivolare le sue mani lungo i fianchi e picchiettando la punta del piede sul pavimento. "Buonanotte a tutti"

Ops😶😂
Le cose si sistemeranno in fretta, tranquille😘
Cercherò di fare il doppio aggiornamento, promesso🌸
Baci a tutte🔥
-Roberta

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora