20. Dolce risveglio

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Pov's Federica

La leggera luce del sole illumina interamente la mia stanza e mi stiracchio, sentendo i miei muscoli allungarsi immediatamente. Appoggio una mano sul lato opposto, sentendo il duro corpo di Riccardo proprio accanto a me. Sfioro con le dita i suoi addominali ben scolpiti, facendo scivolare subito dopo il braccio lungo il materasso.
Questa notte si è presentato in camera mia, chiedendomi di poter dormire con me e io, ho accettato, facendogli spazio fra le lenzuola. Mi ha stretta forte a sé per poi lasciarmi un dolce bacio sulle labbra e crollare fra le mie braccia.
Non riesco a smettere di pensare alla giornata di ieri... è stata molto intensa. Vivere Riccardo per due volte consecutive è stato davvero molto forte e devo ammettere che lo rifarei. Averlo anche per divertimento e anche un po' per gioco, risveglia in me quella forte felicità che non assaporavo da tempo. Con lui non ho nessun tipo di imbarazzo, sono semplicemente me stessa: con tutte le mie fragilità, punti di forza, difetti e pregi. Averlo al mio fianco adesso, tranquillizza me e il mio stupido cuore, che sembra più spensierato da quando lui è entrato nella mia vita.

'Tu e il tuo corpo siete destinati a me.'

Questa sua frase continua a rimbombarmi nella testa e ogni volta, sorrido come una scema.
È sempre bello essere destinati a qualcuno, ma nella mia vita, non avrei mai pensato che un ragazzo come Riccardo avrebbe detto una frase del genere ad una come me.
Questo ragazzo ha il magico potere di farmi dimenticare ogni singola cosa, per dar spazio ai sorrisi e alle follie. Da questo punto di vista, lui può essere definito folle e devo dire, che lo sto diventando un po' anche io.
Lo fisso per qualche secondo e traccio alcuni lineamenti del suo viso con la punta del dito, facendo molta attenzione a non svegliarlo. Le ciglia sfiorano la parte superiore delle sue guance, le labbra sono leggermente aperte, mentre i suoi capelli sono arruffati e posizionati in maniera estremamente disordinata sul cuscino perfettamente pulito.

Sembra davvero un bimbo.

Ma è così terribilmente sexy che mi sembra di vedere un Dio.

Federica, ma cosa diavolo dici? I miei ormoni devono calmarsi e questo lato piccante di me deve essere eliminato almeno per qualche ora.
Caccio via il lenzuolo e corro verso la cucina per poter preparare la colazione. In casa regna il silenzio più assoluto... l'unico rumore che riesco a sentire è quello dei miei passi e mi guardo intorno, godendomi a pieno questa sensazione di completa spensieratezza.
Inizio a preparare qualcosa di veloce e appetitoso e riscaldo il latte, provando a fare quanto più veloce possibile a causa del leggero languorino alla pancia.

E se portassi la colazione a Riccardo?

Faccio una cazzata enorme tanto quanto il mondo?

Immagino di no. Non c'è nulla di male, giusto?

Caccio via i pensieri e afferro la sua tazza, appoggiandola proprio sul vassoio di vetro, decorato con qualche piccola e colorata rosa. Qualche istante dopo, mi ritrovo al piano superiore, lottando contro me stessa per stare in equilibrio e non far rovesciare tutto quanto sul pavimento.
Apro la porta con un calcio e mi intrufolo dentro, appoggiando il vassoio sul mobile. Mi siedo sul letto e gattono fino al corpo di Riccardo, appoggiando entrambe le mani sul suo torace.
"Ehi, Marcuzzo... sveglia" Gli mormoro all'orecchio. "È tardi"
"Ummh- Fede, lasciami dormire" Borbotta assonnato e leggermente confuso.
Afferra il lenzuolo e lo porta fino alla testa, coprendo interamente il suo corpo mezzo nudo.
Sbuffo leggermente e lo scopro di nuovo, intrufolando la testa sul suo collo per poter lasciare un piccolo ed innocente bacio.
Lo faccio e continuo a scendere verso il basso, baciando con dolcezza i suoi addominali. "Mmh, cazzo... hai trovato il giusto metodo per svegliarmi"
Sorrido sulla sua pelle e mi sollevo, guardando i suoi occhi color cristallo. Sono leggermente chiusi, ma riesco ad intravedere quel leggero strato trasparente che mi fa davvero perdere ogni senso.
"Ehi buongiorno, dormiglione... ti ho portato la colazione"
"Buongiorno, disturbatrice professionista"
Mi sposta sopra il suo corpo e incrocia le mani giusto sul mio fondoschiena, permettendo ai nostri corpi di sfiorarsi più volte.
"Idiota, non sono una disturbatrice!" Mi difendo colpendo la sua spalla. Si stropiccia gli occhi e poi sbadiglia, lamentandosi sottovoce.
"Hai dimenticato l'aggettivo fondamentale!"
"Sarebbe?" Domando.
"'Professionista'" Fa spallucce e io metto il broncio, sollevandomi da lui per poter alzarmi. "E aggiungerei rompicoglioni"
"Dimenticati del sesso, Riccardo!" Lo avviso facendogli un sorriso estremamente compiaciuto.
"Oh eddai, bimba... scherzavo! Sei la mia disturbatrice preferita" Si corregge provando a salvarsi in calcio d'angolo.
"È troppo tardi, Marcuzzo"

Adoro prendermi gioco di lui.

Quando sfioro il pavimento con la punta del piede, un suo brusco movimento, mi riporta alla posizione iniziale e impreco sottovoce.
"Fai sul serio?"
"A te che sembra?" Domando di rimando. I nostri visi sono davvero a pochi centimetri di distanza, e vorrei tanto avvicinarmi per poter lasciare un altro dolce bacio del buongiorno sulle sue labbra così fottutamente baciabili.
"A me sembra di no, ma ho bisogno di una conferma da parte di questa bella donna sopra di me"
"Beh, ti sbagli... faccio sul serio. Mi dispiace" Lo prendo in giro, giocando con le sue lunghe dita.
"Il tuo sorrisino non mi convince"
"Neanche un po'?" Domando sfiorando le sue labbra con le mie. Mi allontano velocemente e lui solleva la testa, provando ad assaporarle un'altra volta anche per pochissimi istanti.
"Neanche un po'" Ripete. "Oh, vieni qui" Borbotta e afferra il mio bacino, pressandomi sul lato opposto del materasso. Mi apre leggermente le gambe, mentre, con una velocità estrema, si posiziona sopra di me. "Ho letteralmente amato questo dolce risveglio"
"'Amato' che parolona, Marcuzzo!" Lo prendo in giro, ma non nego che queste sue parole mi rendono felice. "E posso sapere il perché?"
"Beh, guardaci... io sono fra le tue gambe già alle nove del mattino; penso che non esista buongiorno migliore"
Quasi mi strozzo e il cuore inizia ad accelerare talmente forte, tanto da farmi bloccare il respiro.
"Mmh, dovrei crederci?"
"Ovvio che devi" Fa spallucce giocando con una ciocca dei miei capelli che ricade con dolcezza sul mio viso.
Il suo sorriso mattutino mi fa davvero sciogliere e tutto quello che faccio e che riesco a fare, è baciare dolcemente le sue labbra. Lui appoggia la mano sulla mia nuca e lo approfondisce, stuzzicando più volte la mia lingua, umida e anche un po' tremante.
Mi sembra di poter sfiorare il cielo e le sensazioni sono davvero infinite. Le sue manine curiose iniziano a stuzzicare l'elastico del mio pantaloncino e poi afferrano i miei glutei attraverso il leggero tessuto.
"Fede, piccola?" Mugola staccandosi, ancora con gli occhi chiusi.
"Mmh?"
"Posso farti una proposta?"
"Dipende..."
"Ti va di venire in centro con me?" Chiede con voce piccola e quasi quasi lo riempirei di baci per questa sua dolcezza infinita. "Voglio portarti al Duomo e baciarti intensamente sulle labbra per un po'."
"Si, portami al Duomo."

Woah😏😎
Secondo voi come andranno le cose tra loro due?😏 Fatemi sapere.🔥
Spero che questo capito vi piaccia. Baci a tutti e a presto❤
-Roberta.

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora