78. Un principe e una principessa

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"Allora, come va in questi giorni?" Mi chiede il medico mentre osserva con attenzione tutte le analisi che ho fatto nell'ultimo mese. 
"Molto bene" Sospiro. Mi stendo sul lettino, seguita da Riccardo che si posiziona proprio a fianco a me. 
"E lo confermano anche i valori degli esami! Sono assolutamente nella norma" Mi spiega, tranquillamente. Io annuisco, sollevando la maglietta, fermandola poi, proprio sotto il seno.
Sono entrata da poco al quarto mese e finalmente è arrivato il momento di conoscere il sesso dei nostri bambini. Il mio pancino cresce ogni giorno di più, rendendomi sempre diversa dal precedente. Sapere di avere due piccoli fagiolini dentro di te, proteggerli, coccolarli e riscaldare i loro corpicini, penso siano le cose più belle del mondo. 
"Sei agitata?" Mi sussurra Riccardo all'orecchio. Il suo tono di voce è basso e alla scena, sorrido immediatamente. Poi lascio scivolare la mia mano nella sua, stringendola con dolcezza.
"Un po' si"
"Stai tranquilla, ci sono io" Riesce a rassicurarmi anche con queste semplici parole. Penso che non lo ringrazierò mai abbastanza. 
"Dunque... i bambini sono posizionati in maniera corretta. Possiamo tranquillamente scoprire il sesso" Ci informa il medico, iniziando a muovere lo strumento sulla mia pelle, ricoperta dal gel trasparente.
Sulle mie labbra nasce un sorriso commosso, seguito da un leggero luccichio degli occhi dovuto alla forte emozione. Le dita di Riccardo mi accarezzano il viso, facendomi sentire al sicuro e protetta da tutto. Le sue pozze celesti scrutano attentamente lo schermo, cercando di capire tutto ciò che lo riempie. "Queste sono le gambine" Ci spiega l'uomo indicandole. Io sorrido, notando immediatamente quanto siano piccole. Riesco a vedere anche le gambine dell'altro fagiolino e non riesco a trattenere l'emozione. Una lacrima riga la mia guancia, ma Riccardo la caccia immediatamente, asciugandola con l'indice.
"Questo dovrebbe essere il piedino" Bisbiglia il mio ragazzo, allungando l'indice verso un punto ben definito dello schermo. Il dottore ci guarda, facendo un piccolo sorrisino di disapprovazione.
"No, chiaramente beh... è il-" Inizia imbarazzato. "È un maschietto, ecco"
Un piccolo gridolino di felicità scappa dalle mie labbra, mentre Riccardo si avvicina per stringermi fra le sue braccia muscolose.
"Quindi quello lì è il coso e non il piedino, giusto?" Chiede volendo un'ulteriore conferma. Riesco a notare dal suo viso e a sentire dalla sua voce, quanto sia felice di questo. E lo sono anche io. Così tanto.
"Il cosino, Riccardo" Lo correggo, ridacchiando. Lui mi segue, accarezzando il mio viso con la sua mano.
"Si, esatto... è il cosino" Sorride il medico. "Posso fermamente affermare che l'altra è una bellissima femminuccia"
Quindi nascerà un piccolo Riccardo e una piccola Federica? Dio mio, mi sembra un sogno.
"Oddio, non posso crederci" Esclamo. Le labbra di Riccardo si appoggiano sulle mie, cercando disperatamente di essere accarezzate per l'immense sensazioni che hanno appena attraversato i nostri cuori.
"Stanno bene, vero?" Chiedo. Sento il mio viso pizzicare, a causa delle salate lacrime che lo hanno appena rigato.
"Si, Federica. Stanno benissimo, stai tranquilla" Sapere che i miei due bimbi non hanno nessun problema, mi rende la donna più felice dell'universo. "Devi soltanto rilassarti e tutto andrà per il verso giusto" Io annuisco. Dopo aver ascoltato tutti i dettagli della prossima visita, io e Riccardo ci dirigiamo verso l'uscita. 

Pov's Riccardo

"Dobbiamo aspettare ancora cinque mesi per vedere i nostri piccolini..." Mugola Federica, a bassa voce. Siamo distesi sul letto da circa un'ora, mentre con occhi sognanti parliamo del nostro futuro, della nascita dei gemelli e del nostro amore, che sta diventando ogni giorno più forte. Da quando abbiamo concluso la visita, non riusciamo a non parlare di tutto quello che è successo. Dobbiamo ancora realizzare e metabolizzare questo grande sogno. 
"All'interno della nostra famiglia si aggiungeranno un principe e una principessa" Sorrido. La mia mano è appoggiata sulla sua pancia, mentre le lascio diverse carezze che la fanno sorridere. Lei continua a stuzzicare il mio ciuffo ribelle, che tanto adora. Le sue coccole sono qualcosa di unico e bellissimo e vorrei che fossero davvero infinite. 
"Sei felice di quello che stiamo costruendo?" Sussurra, accavallando la sua gamba sulla mia. Io stringo la sua coscia, attirandola quanto più vicina al mio corpo duro e muscoloso. 
"E tu? Tu sei felice, mia dolce bimba?" 
"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda! Non sei cambiato proprio per niente" Esclama, per poi ridere. La sua risata è davvero delicata ma riesco a sentire quel pizzico sexy che mi fa davvero impazzire.
"Perdonami, ma non resistevo" Sospiro, baciando la punta del suo nasino. "Comunque si... sono felicissimo. Sto per diventare papà di due creature meravigliose, a fianco a me ho la donna più bella e dolce dell'universo, una casa bellissima e strapiena d'amore. Cosa mi serve ancora?"
I suoi occhi color nutella prendono a luccicare come due diamanti preziosi, facendomi innamorare ancora di più del suo sguardo da bambina. 
"Ti ho già detto che ti amo?"
Il suo braccio mi circonda il collo, spingendomi ancora di più verso di lei. I nostri corpi fanno scintille. Quando la mia pelle sfiora la sua, una miriade di piccoli brividi inizia a farsi spazio dentro di me, di noi, provocandoci il respiro pesante e i battiti accelerati.
"Me lo dici spesso, ma per me non è mai abbastanza. Vorrei che tu lo ripetessi fino all'infinito"
"Ti amo." Cattura le mie labbra, succhiando leggermente quello inferiore. "Ti amo..." Ripete, baciando l'angolo della mia bocca. "Così tanto, cavolo" Poi il lobo dell'orecchio. "Ti amo più del mare" Poi il collo. "Più del cielo" Poi il petto. "Più dell'universo" Poi ritorna di nuovo sul mio viso, lasciando che i nostri occhi si incrocino e si sfiorino più volte.
Con un veloce movimento la bacio, trovando le sue labbra e la punta della sua lingua ad accogliermi. Inizia ad accarezzare, stuzzicare, pizzicare la mia, provocandomi un leggero sospiro che mi fa davvero perdere la testa. Passano alcuni secondi e noi siamo costretti a staccarci solo per riprendere fiato. "Adesso dimmi che mi ami anche tu"
Sa che la amo più della vita, ma lei, proprio come me, sente la forte necessità di sentirselo dire più e più volte.
"Ti amo, piccola mia" Bisbiglio, baciandola velocemente. Poi mi abbasso leggermente, sollevando la sua maglia per poter sfiorare il lieve rigonfiamento sulla sua pancia. Chino la testa, lasciando due piccoli baci a stampo proprio accanto all'ombelico. "Vi amo. Vi amo più del mare, più del cielo, più dell'universo. Più della mia stessa vita, ve lo giuro" Alle mie parole, lei sorride e a me non mi serve nient'altro.

Quanta dolcezza😍
Scusate per il ritardo, ma mi sono addormentata e non ho capito più niente.🙅
Spero che questo capitolo vi piaccia!
E niente... preparatevi per il prossimo😈😏
-Roberta💌

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora