67. Mi mancherà questo posto

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Pov's Federica

"Riccardo, devi sbrigarti! Tra un'ora e mezza abbiamo l'aereo" Urlo al mio ragazzo, che fa finta di non ascoltarmi.
Il suo corpo è completamente nudo e avvolto fra le lenzuola. Il suo petto rimane scoperto, evidenziando maggiormente i marchi rossi sulla pelle che gli ho fatto qualche ora fa.
Purtroppo, la vacanza a Parigi si è definitivamente conclusa. Oggi torniamo nella nostra Milano.
Mi mancherà questo posto, tutto ciò che ho condiviso qui, ogni singolo momento con Riccardo. Mi mancherà tutto. Terribilmente. Vorrei rimanere qui per tutta la vita, è stato amore a prima vista.
"Ti prego, Fede... non ho nessuna voglia di alzarmi" Borbotta, posizionando la sua testa sotto il cuscino. "Ritorna a letto e smettila di borbottare"
"Dobbiamo andare, Riccardo" Sistemo il mio intimo all'interno della mia valigia e la chiudo, appoggiandola sul pavimento. "Io sono già pronta, mentre tu devi ancora vestirti!"
"Sono così stanco! Uffa!" Piagnucola frustrato. Abbiamo soltanto poche ore di sonno. Ieri sera siamo tornati tardi e non appena abbiamo varcato la soglia della nostra camera, tra di noi è scoppiata quella passione travolgente che ci ha stravolti completamente.

Dio.

Quando questi pensieri mi attraversano la mente, una stretta allo stomaco dovuta alla forte eccitazione, mi fa bloccare il respiro.
Diversi sospiri scappano dalle sue labbra e io alzo gli occhi al cielo, avendo la conferma di quanto sia un caso perso. "Spogliati e abbracciami"
Nella sua voce riesco a percepire un pizzico di bisogno e alla sua richiesta non posso fare altro che sorridere.
Con molta cautela, cammino verso l'enorme lettone, pressando il ginocchio contro il materasso. Lui ruota la testa verso di me, ma prima che possa dire o fare qualcos'altro, mi posiziono a cavalcioni sulle sue gambe. Imprigiono i suoi capelli con le dita, stringendoli con un pizzico di dolcezza.
Gli lascio un bacio sulla sua fronte, poi sulle palpebre, sugli zigomi, sulla punta del naso per poi scendere lungo il suo collo scoperto. Posso sentirlo sorridere e istintivamente lo faccio anche io, sentendo un forte bisogno di stringerlo e non lasciarlo più. "Mmmh, ma sei vestita" Mugola. Con molta lentezza inizia ad aprire gli occhi, incontrando la luce del giorno che inizia ad illuminare le sue pozze celesti che tanto amo.
"Dobbiamo andare"
Non mi ascolta minimamente. In fondo non lo fa mai, quindi perché dovrebbe farlo proprio ora?
"Non voglio tornare a Milano" Piagnucola. Stringe i miei fianchi con le sue mani, spingendomi contro di lui. I nostri corpi sono separati dai miei indumenti e da quel dannato lenzuolo, che ci ostacola nel sfiorarci come vorrei. Ma nonostante tutto ciò, le sensazioni rimangono immutate ed è davvero bellissimo.
I suoi occhioni blu con qualche sfumatura color ghiaccio, mi fanno davvero impazzire e poiché, non resisto, lascio un veloce bacio sulle sue labbra. Riccardo prende in mano la situazione e appoggia una mano sul mio viso, per poterlo approfondire. Un bacio dannatamente bello, quanto piccante.
Sorrido immediatamente sulla sua pelle e quando ci stacchiamo, sfioro le sue labbra con le dita. Mi fissa per qualche istante, riuscendo a leggere nel punto più profondo della mia anima. "Buongiorno, dolcezza"
"Buongiorno a te" Mormoro. "Vai a vestirti e andiamo"
Senza fare altre storie, si solleva, riuscendo a stringermi fra le sue potenti braccia. "Faccio veloce, promesso..."
"Devi, siamo in ritardo"
Lui alza gli occhi al cielo e appoggia la testa sul mio seno, utilizzandolo come cuscino. La cosa mi fa ridere immediatamente, sembra davvero un bimbo. "Muoviti!"
Colpisco la sua nuca, facendolo sussultare e posso vederlo alzare gli occhi al cielo. Mi sposta al lato opposto del letto, alzandosi immediatamente dal suo posto prima che lo veda sparire dietro la porta del bagno.
Lascio andare la testa sul cuscino, annusando il miscuglio del suo profumo al mio, che sembrano formare un odore davvero delicato e leggero.
Dopo qualche minuto decido di alzarmi anche io e guardare per l'ultima volta, il panorama che si riesce a vedere dal terrazzo.
La Torre Eiffel riempie del tutto l'immagine, mentre quel prato ai confini rende il tutto davvero molto fiabesco. Il cielo è azzurro, ma l'aria è molto fredda. Troppo aggiungerei.
"Fede, sono pronto" La voce di Riccardo mi risveglia dopo pochi istanti che sembrano infiniti. Mi raggiunge all'istante, cingendomi la vita con le sue potenti braccia, appoggiando poi il mento sulla mia spalla. "Non vuoi andare via, vero?"
"No, per niente. È tutto così bello" 
"Prometto che ci torneremo, amore" Mi rassicura, lasciandomi un veloce bacino sulla guancia. Annuisco e mi lascio andare fra le sue braccia, che mi guidano verso l'interno della camera. Afferriamo velocemente le valigie, trascinandole verso l'uscita. Lancio un ultimo sguardo ad ogni piccola cosa, riuscendo a rivivere di nuovo ogni singolo attimo che abbiamo passato dentro queste quattro mura. 
Dopo aver salutato l'uomo alla reception, raggiungiamo l'uscita velocemente. Il tassista ci aspetta tranquillamente e non appena Riccardo gli comunica la nostra destinazione, lui annuisce e accende il motore, sfrecciando lungo le vie di Parigi. Sono abbastanza luminose e bellissime, mi sembra di essere in paradiso. 
Il mio ragazzo appoggia una mano sulla mia coscia e io incrocio le nostre dita immediatamente, facendo nascere sui visi di entrambi dei teneri sorrisi. Il tempo sembra volare in fretta, infatti poco più tardi ci ritroviamo in aeroporto, in attesa che il nostro volo venga chiamato. C'è molta confusione e tutto questo mi provoca un senso di confusione assurda. 
"Sediamoci qui" Gli sussurro, indicando due delle tante sedie vuote. Lo vedo annuire e mi segue all'istante, posizionandosi proprio accanto a me. Inizia a picchiettare il piede sul pavimento, forse per l'estrema attesa che ci aspetta.
"Avrei preferito dormire, piuttosto che essere qui" Ecco appunto, come pensavo. Lo conosco fin troppo bene.
"No, tu avresti preferito avermi nuda fra le lenzuola... ecco la verità!" Lo smaschero, con un sorriso malizioso. 
"Non lo nego"
"Ecco appun-" Affermo, ma vengo interrotta da una giovane donna che si siede al mio fianco. Tra le braccia tiene stretta una bimba, e quando la piccola ruota il capo per studiare il posto dove si trova, mi meraviglio a fissare i suoi occhioni color mare. Avrà sicuramente pochi mesi, è davvero piccola e fragile.
Riccardo segue il mio sguardo e anche lui la guarda estasiato e innamorato. Allungo un braccio verso la sua piccola manina, per poterla accarezzare e lei sorride, facendo nascere due piccoli dentini fra le labbra. Il suo corpo è coperto dal pesante cappottino rosa e un cappellino dello stesso colore. Sembra un confetto.
La mamma ci guarda e ci sorride dolcemente, facendo saltellare sua figlia sulla sua gamba. 
"Sembra una bambola" Mi mormora Riki all'orecchio. "Ed è così bella, Dio mio"
"Voglio averla anche io una bimba così" Ammetto, sperando che al più presto nella nostra famiglia arrivi la cicogna. 
"Amore, ci stiamo già lavorando! Durante la vacanza non abbiamo fatto altro!" Osserva ridendo e io lo seguo immediatamente. "Sono certo che arriverà"
"Non vedo l'ora" Già, è vero. In un certo senso, non aspetto altro. "Sei ancora convinto di avere un figlio da me, vero?"
"Si, come potrei cambiare idea?"
"Non lo so... ho paura, Riccardo. Penso sia normale" Faccio spallucce, calma. 
"Non averla. Voglio formare una famiglia con te e giuro che ci metterò quanta più volontà possibile per far in modo che avvenga al più presto"
"Devi impegnarti di più" Lo stuzzico, scivolando la mia mano lungo il suo fianco. "Molto di più"
"Lo farò, promesso" Sussurra, facendomi sorridere. "Stasera. In. Doccia. Devi. Tenerti. Forte." Continua. Un brivido mi percorre l'anima e io chiudo gli occhi, stringendo un po' le gambe.
"Non saremo da soli"
"Non è un problema grave" 
"Va bene" Sospiro e lo bacio, sotto gli occhietti curiosi della piccolina che sembra essersi innamorata di noi.

Scusate per il ritardo, ma sono stata poco bene.
Spero che questo capitolo vi piaccia, mi raccomando! Un bacio e a presto❤
-Roberta🛍

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora