44. Serata indimenticabile

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"Non ho nessuna voglia di alzarmi, Fede" Mugola Riccardo, intrufolando la testa nell'incavo del mio collo.
"Neanche io, ma dobbiamo" Affermo. Lascio un bacio sulla sua guancia e mi siedo al centro del lettone, afferrando il reggiseno dal pavimento. Il suo corpo sfiora le lenzuola leggermente spiegazzate e io vorrei semplicemente mollare tutto e ritornare fra le sue braccia.
Dalla riconciliazione con lui sono passate due settimane e il nostro rapporto si è fortificato. Siamo tornati quelli che eravamo, forse con qualche emozione e sentimento in più. E va bene così. Entrambi lo vogliamo e non c'è nulla di male. 
"Io prenderei in considerazione di fare un secondo round" Sorride circondando il mio bacino con le sue potenti braccia. Mi tira velocemente verso di lui, facendomi appoggiare la testa sulle sue cosce.
"Anche io, ma non ho più forze, Riccardo" Rido. Incrocio le nostre dita, sfiorando il dorso della sua mano con le dita.
"Ti sfinisco ogni volta, eh Carta?" Mormora con un briciolo di malizia. 
"Eh già, Marcuzzo"
Poggio le labbra sul suo stomaco e gli stampo un veloce bacio prima di alzarmi. Il suo sguardo brucia sul mio corpo nudo, ma cerco di non farci caso e ignorarlo. 
Mi rivesto alla velocità della luce, indossando la sua maglia blu elettrico, che ricopre immediatamente il mio corpo.
"Ti sta bene" Osserva, incrociando le braccia al petto. Mi scruta attentamente, spostando i suoi occhioni dal mio viso alle mie gambe scoperte.
"Si è vero... ma è enorme"
Afferro i lati dell'indumento, vedendo l'enorme differenza che rimane su entrambi i miei fianchi.
"Sembri una piccola bambolina" Io arrossisco. Mi giro lentamente verso lo specchio, vedendo la mia figura riflessa su di esso. Riccardo mi segue con lo sguardo, sorridendomi immediatamente.
"Ti va di venire a cena con me?" Chiede all'improvviso. Una scossa si fa spazio dentro di me e tutto quello che faccio è schiudere lievemente le labbra per lo stupore. "Bambola, dovresti rispondermi al più presto... non abbiamo tutta la giornata." Mi riporta alla realtà.
"T-tipo quando?" Balbetto confusa, presa alla sprovvista dalla sua domanda.
"Tipo stasera"
"Cena romantica a lume di candela, Riccardolino?" Lo stuzzico portando il mio labbro inferiore fra i denti.
"Oh si... quindi accetti questo invito?" Sorride alzando un sopracciglio. Avanzo verso il lettone e mi siedo su di esso, gattonando verso di lui lentamente.
Pizzico la punta del suo naso con il mio, facendo ridacchiare entrambi.
"Mmmh, si che accetto"
Alle mie parole, cattura bruscamente le mie labbra, baciandole con passione. Le nostre lingue prendono a stuzzicarsi un paio di volte, causandomi miliardi di brividi lungo la mia spina dorsale.
Le sue mani stringono i miei fianchi, facendo aderire il suo corpo al mio. Mi stacco lentamente, allungando un braccio verso il comodino prima di afferrare il mio cellulare e guardare l'orario sul blocco schermo. "Sono quasi le diciannove..."
"Si... e quindi?" Mi stuzzica, sollevando il leggero tessuto di cotone che copre la parte superiore del mio corpo. Poi si china verso il mio collo, stringendo fra i denti il mio lobo.
"Quindi vado a prepararmi per stasera" Rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"Ma è ancora presto, piccola... rimani ancora un po' qui con me"
Scuoto la testa e presso le ginocchia contro il materasso, allontanandomi. Un'espressione dispiaciuta compare sul suo viso, ma io lascio un bacio sulle sue labbra per farlo sorridere.
Mi dirigo verso l'armadio e sbircio fra i numerosi abiti, scegliendo quale possa essere il migliore per questa occasione. Ne afferro due, girandoli in direzione di Riccardo.
"Quello nero o quello rosso?"
Faccio ondeggiare entrambi i tessuti su di me, lasciando che il suo sguardo li analizzi per bene.
"Quello nero è delicato... quello rosso è così eccitante, che potrei togliertelo e scoparti contro il tavolo del ristorante" Mugola sinceramente. Io alzo gli occhi al cielo, scoppiando a ridere subito dopo.
"Potresti cercare di essere serio una sola volta?" Domando disperata.
"Sto dicendo quello che penso"
Io sbuffo e mi giro, appoggiando entrambi gli abiti su di me.
"Il rosso contrasta molto la tonalità della mia pelle" Affermo accarezzando il leggero tessuto con le punte delle dita. "Ma anche il nero sta bene su di me. Mi piace tanto"
"Io sono certo di una cosa..." Afferma con un filo di voce.
"Cosa?"
"L'unica cosa che sta bene su di te, sono io"
Mi volto verso di lui, spalancando gli occhi immediatamente.
"Riccardo, ma cosa dici?" Urlo.
"La verità" Fa spallucce difendendosi. "Sai come siamo belli io e te, l'uno sull'altra?"
"Smettila, idiota"
Sento un calore improvviso farsi spazio sulle mie guance e vorrei semplicemente capire come diavolo riesce a farmi avere una reazione di questo genere. Un giorno, questo ragazzo mi farà impazzire. Ne sono certa.
"Ma è la verità, bambola. Lo sappiamo entrambi" Risponde con voce ovvia.
Io lo ignoro completamente, afferrando l'intimo dal cassettino. Lui mi osserva.
"Hai scelto il vestito da indossare?" Mi domanda.
"Non te lo dirò mai. Lo scoprirai più tardi"
Sul suo viso compare una lieve delusione, dovuta alla mia risposta.
"No, voglio saperlo adesso"
"Ti ho detto di no, Riccardo. Non fare il monello"

È proprio un bimbo.

Il mio bimbo.

"Certo che lo faccio, piccola" Caccia via il lenzuola e scatta in piedi, curvandosi leggermente per poter afferrare i boxer dal pavimento.
Prima che possa seguirmi, apro la porta della mia camera e corro verso il bagno, ridacchiando sottovoce.
Sento i suoi passi veloci dietro di me e prima che possa raggiungermi, riesco ad entrare all'interno della stanza. "Apri questa porta e smettila di provocarmi"
"Oh mio Dio, Riccardo!" Esclamo ridendo sonoramente.
"Smettila di ridere, scema. Fammi entrare"
"Assolutamente no" Rispondo velocemente, cercando di mantenere la mia posizione.
"Dai, Fede"
"Perché vuoi entrare?" Chiedo attraverso l'enorme pezzo di legno che ci separa.
"Perché voglio stare con te"
"Abbiamo appena fatto sesso, non ti basta?" Domando appoggiando due dita sulla chiave, stringendola dolcemente.
"Evidentemente no" Risponde e posso immaginarlo con quel suo solito sorriso fra le labbra. "Ho una disperata voglia di fare la doccia con te"
Apro piano la porta, portando il mio labbro inferiore fra i denti. Mi appoggio sulla cornice e lo guardo con un sorriso malizioso sul viso.
"Vuoi fare la doccia o qualcos'altro con me?"
Abbasso lo sguardo fra le sue gambe, notando immediatamente il prorompente rigonfiamento intrappolato fra i suoi boxer.
Afferra velocemente i miei fianchi, pressandomi contro la parete ghiacciata. Cattura le mie labbra, succhiandole un paio di volte. Io gemo nella sua bocca, afferrando i suoi capelli e tirandoli dalla cute.
"Entrambe le cose"
"Nonostante la mia stanchezza credo di poterti accontentare"
Inizia a succhiare una parte del mio collo, marchiandomi la pelle.
"Mmmh si... lo penso anche io" Mugola. Poi mi bacia, guidandomi in questa serata che sarà indimenticabile..

Secondo voi come andrà la cena?😏
Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere♥
Un bacio🔥
-Roberta🙊

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora