"Federica, potresti cercare di fare un sorriso? È frustrante vederti in questo stato." Esclama mia madre guardandomi per qualche secondo negli occhi.
"No, non voglio. Non trovo nessun motivo per farlo" Rispondo velocemente distogliendo lo sguardo e scruto attentamente ogni angolo di quella città.Tutto questo mi spaventa.
Una nuova vita.
Una nuova casa.
Nuovi amici.
Ogni singola cosa.
Siamo atterrati a Milano soltanto da poche ore e mi sembra di essere una piccola stella al centro del cielo, in cerca di qualche avventura.
Io e mia madre abbiamo deciso di andare via da Roma per cercare di trasformare il nostro modo di vivere. Dopo la separazione dei miei genitori, tutto si è stravolto e la famiglia si è rotta come un cristallo.
"Provaci... sono certa che riusciremo ad ambientarci molto presto. Devi stare tranquilla!"
"Non riesco a stare tranquilla, mamma! Mi dispiace ma non riesco proprio! Ho lasciato i miei amici a Roma, la mia casa, la mia vita! Non puoi dirmi di dimenticare tutto e lasciar perdere ogni cosa!" Sbotto, sentendo le lacrime fermarsi proprio sugli angoli dei miei occhi.
"Non ti sto chiedendo di dimenticare, Federica! Non lo farei mai!"
"Non è facile, mamma! Non lo è per niente." Ammetto con voce tremante. "Andremo a vivere con una famiglia che non conosco neanche! Come pensi che possa sentirmi?"
"Sono delle brave persone, le conosco da anni." Mi risponde, riportando lo sguardo sull'enorme strada. "E poi sarà una situazione temporanea. Cercheremo di trovare una casa tutta nostra molto presto"
"Non sarà facile comunque!"
"L'ho capito, ma nella vita bisogna adattarsi a tutto, Federica!"Non a questo.
Cazzo.
Non riesco.
Decido di non risponderle. Sarebbe alquanto inutile farlo e, distruggerei ancora una volta, il mio cuore completamente rotto.
Sento i suoi occhi su di me per qualche secondo, ma poi distoglie velocemente lo sguardo, prima di sospirare leggermente frustrata da questa situazione.
Negli ultimi giorni, il motivo centrale dei nostri litigi è il 'trasferimento' e questa cosa mi distrugge.Letteralmente.
Chiudo dolcemente gli occhi e appoggio la testa sul finestrino, cercando di dimenticare tutto questo almeno per un po'.
"Eccoci arrivati!" Dopo qualche minuto, la voce di mia madre risuona all'interno dell'auto e corrugo la fronte, guardando intensamente l'enorme villetta di fronte a me.Wow.
Ci sono numerose finestre e riesco a vedere il contrasto all'interno, provocato dalle leggere tende di diverso colore. I raggi del sole riflettono sui vetri perfettamente puliti e la leggera tonalità delle mura si sposa perfettamente con il cielo limpido e sereno.
"Allora? Cosa ne pensi, ti piace?" Domanda notando immediatamente la mia espressione sorpresa.
"Oh mio Dio. È tanto bella"
"Sapevo ti sarebbe piaciuta" Sorride e appoggia la sua mano sulla mia spalla, accarezzandola con dolcezza. "L'ultimo piano sarà tutto nostro. Non condivideremo nulla con nessuno"
Guardo con attenzione la parte superiore dell'enorme struttura e poi riporto lo sguardo su mia madre.
"Sembra carina, ma non è ancora detta l'ultima parola" L'avviso e la vedo alzare gli occhi al cielo.
"Starai bene. Ne sono più che certa, figliola"
Scende dall'auto e io spalanco la portiera, prima di afferrare le mie due valigie e aspettare che mi raggiunga. "Andiamo"
Annuisco e a passi lenti e quasi incerti, ci avviciniamo alla porta. Presso il dito sul campanello e inizio a picchiettare la punta del piede per terra, aspettando che la porta si apra.
Ho quasi paura, ma devo cercare di essere forte e cacciarla via. Per me e anche per mia madre.
L'enorme pezzo di legno lucido si spalanca e una donna dagli occhi celesti, ci guarda con un sorrisone.
"Maria!" Esclama, abbracciando mia mamma.
"Raffaella! Quanto tempo!"Ah, la famosa Raffaella.
Mia madre mi parla di lei da mesi.
"Tu devi essere Federica..." Mi dice guardandomi e io le mormoro un dolce 'si', sorridendole imbarazzata. "Che piacere conoscerti! Non vedevo l'ora di farlo"
Mi stringe in un caldo abbraccio e io, goffamente la stringo provando a far venire fuori il mio lato dolce. "Entrate! Benvenute in casa Marcuzzo!"
Non appena varco la soglia della casa, un profumo di pulito invade le mie narici all'istante e mi guardo intorno, cercando di abituarmi all'ambiente.
I due divani panna riempiono la stanza e il tavolino di cristallo trasparente, rende l'immagine ancora più raffinata.
"Sono così felice di avervi qui!"
Un uomo alto e magro si avvicina a noi, salutando mia madre e poi me. "Federica, lui è mio marito Stefano" Mi dice Raffaella e io annuisco, stringendo lentamente la sua mano.
Scambia qualche veloce parola con mia madre e poi sposta lo sguardo sulle numerose scale dietro di lui. "Luca! Francesca! Riccardo! Venite!"
La prima a raggiungerci è Francesca che si presenta con un grande sorriso. Viene velocemente seguita da Luca che ci racconta con orgoglio di frequentare l'università. Mentre la più piccola, frequenta la scuola media.
"Dov'è vostro fratello?" Chiede Raffaella, schioccando la lingua al palato.
"Fra qualche minuto ci raggiunge... era sotto la doccia" Risponde Luca.
"È sempre il solito quel ragazzo!"
Mi scappa una leggera risata dalle labbra ma cerco di trattenerla, soffocandola con il palmo della mia mano. "Io direi di accomodarci a tavola! Sarete sicuramente molto affamate!" Esclama Stefano e afferra le nostre valigie, appoggiandole proprio sulla parete color avorio.
Gli occhi di mia madre si incrociano con i miei e la vedo sorridermi debolmente.
Un sorriso dolce ma che riesce a rassicurare sia il mio cuore che la mia anima.
"Prendete posto! Fate come se questa fosse casa vostra" Sorride la donna.
Inizia a distribuire il pranzo sui piatti e poi sfiora i miei capelli con le dita, facendomi arrossire lievemente.Odio questo lato di me.
Alcune volte divento così fottutamente fragile.
"Scusate per il ritardo!" La voce roca di un ragazzo risuona all'interno della stanza e mi giro lentamente verso di lui.
Noto immediatamente i suoi occhioni azzurri e limpidi incrociarsi con i miei castani e... oh mio Dio!
Distolgo lo sguardo velocemente e lo poggio sui suoi capelli castani, notando qualche ciuffo ribelle cadere con dolcezza sulla sua fronte.
Continua a guardarmi per qualche secondo e poi si lecca le labbra rendendole lucide.
"Ecco, lui è Riccardo... l'altro mio figlio" Dice Raffaella interrompendoci.Riccardo.
Un leggero colpo di tosse del ragazzo rompe questa bolla di sguardi e afferro la mia forchetta dalla superficie del tavolo, cercando di non guardarlo più.
"Mi scuso per il leggero ritardo" Ridacchia imbarazzato e si siede proprio di fronte a me.
"Io sono Maria e lei è mia figlia Federica" Gli dice mia madre indicandomi, con un luminoso sorriso fra le labbra.
"È un piacere conoscervi!"Okay, sono tornata😏❣
Cosa pensate di questa nuova storia? Ero indecisa se iniziarla o no, ma tante persone mi hanno consigliato di farlo, quindi eccola qui...💥
Spero vi piaccia tanto quanto le altre.💕
Fatemelo sapere qui sotto, mi raccomando.
Chiaramente cercherò di aggiornare frequentemente, ma come sapete, fra esattamente 19 giorni ho il primo esame e questo non migliora assolutamente la mia situazione.
Giuro che appena finirò la scuola, mi dedicherò completamente a questa storia e darò il meglio di me.
Dovete solo aspettarmi. Spero lo farete❤
Vi mando un bacio enorme e al prossimo aggiornamento!
-Roberta❣
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Tutto quello che ho - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Entrambi diciannovenni. Lui ha paura di amare e di farsi amare, ma poi arriva lei... e al suo arrivo cambierà tutto.