"Dio, quel cameriere del ristorante ti stava mangiando con gli occhi" Le dico a Federica, ripensando a quel coglione che qualche minuto fa continuava a guardarla come un maniaco.
"Sono troppo bella e irresistibile. Gli uomini non riescono a resistermi" Si vanta scostando bruscamente i suoi lunghi capelli su una spalla.
"Vorrei coprire gli occhi a chiunque ti guardi, cazzo" Stringo i denti. "E a quel tipo volevo tagliargli anche il pisello."
Lei scoppia a ridere e mi guarda, incastrando il suo sguardo nel mio.
"Io ero troppo impegnata a guardare il sushi per guardare lui"
"Quindi non guardavi me, Carta?" Le chiedo facendo il finto offeso.
"Assolutamente no... il sushi è molto più affascinante" Mi provoca. Il sorrisino che sorge sulle sue labbra, riesce a farmi capire all'istante che sta mentendo.
"Addirittura? Quindi, vorresti dirmi che potresti tradirmi con lui?" Chiedo divertito.
"È esattamente quello che sto dicendo, Marcuzzo"
"Oh, smettila di provocarmi" Farfuglio girandomi verso di lei e afferro rapidamente i suoi fianchi, spingendo il suo petto contro il mio. "Dammi un bacio"
Nonostante le sue mani tengano saldamente i sacchetti del pranzo, riesce comunque ad afferrare le mie spalle e stringermi a sé.
Catturo le sue labbra dolcemente, accarezzandole piano. Un bacio lento ma bisognoso che riesce a prendere entrambi.
Il vento di Milano riesce a scompigliare del tutto i nostri capelli e a raffreddare i nostri visi leggermente arrossati.
Dopo qualche intenso secondo, si stacca. Appoggia la sua fronte contro la mia e sposta lo sguardo verso il cielo, fissandolo con occhi sognanti. La sua pelle viene illuminata dalla luce dei leggeri raggi del sole e i suoi occhi luccicano un po' di più, forse a causa dell'estrema felicità che avvolge entrambi.
Circondo il suo collo con il mio braccio, stringendola con dolcezza e amore. La guido nel lungo viale, non lasciandola neanche per un istante. "Hai freddo?" Le chiedo a bassa voce, sfiorando il suo collo con le dita.
"Se ti rispondo di si, mi stringi di più?" Domanda sollevando il capo verso di me.
"Mi sembra ovvio"
"Allora si... sto congelando, Riccardo. Sto davvero congelando dal freddo" Mi informa facendo spallucce. Io le sorrido, mentre la attiro a me, cercando di trasferirle quanto più calore possibile.
Continuiamo a camminare così. Limitati in un abbraccio che ci ridona tutta la felicità di cui avevamo bisogno. Io respiro il profumo dei suoi capelli, godendomi il leggero solletichio che mi provocano le sue lunghe ciocche sulla pelle.
È cambiato tutto. Quel mio 'ti amo' anche se detto al momento sbagliato, ha letteralmente stravolto la nostra vita e ne sono felice.
Adesso ho lei e non mi serve nient'altro. So che non sarò mai in grado di amarla come merita, ma potrei provarci. Ho solo bisogno di tempo e delle sue istruzioni. Il nostro amore sovrasta davvero tutto ciò che abbiamo in questo momento. Ogni cosa, anche la più grande.
Con lei, ho capito che l'amore esiste ed è la cosa più bella e spontanea che può succedere nell'arco di tutta la vita.
"A cosa pensi?" La sua piccola voce mi risveglia dai miei pensieri e io scuoto la testa cercando di concentrarmi su un solo elemento: lei.
"A noi"
Federica mi guarda e mi sorride. Giuro di non aver visto sorriso più bello e sincero del suo.
"Anche io stavo pensando a noi" Afferma sinceramente. "Tu a cosa di preciso?"
"A quanto diavolo sia felice con te." Sussurro poggiando le mie labbra sulla sua fronte. "E tu?"
"Se fra qualche anno cambierà qualcosa tra di noi..." Ammette senza paura.
Mi rendo conto di essere arrivato a casa nostra, ma deciso di non entrare e eliminare qualsiasi dubbio dalla sua mente.
"Cosa intendi?" Domando facendo spallucce. "Certo che non cambierà niente, Fede. Perché dovrebbe?"
"Dio, non lo so! Forse ho solo paura. Ma non riesco a capire cosa siamo" Mormora guardandomi negli occhi. "Adesso che ci amiamo cosa cambia?"
"Cosa cambia? Cambia tutto, piccola"
"Non ti seguo" Ammette scuotendo il capo. Forse ha solo bisogno di una sola e unica certezza.
"Vediamo se capisci così..." Sospiro, afferrando le sue piccole mani e stringendole nelle mie, grandi e morbide. "Cercherò di essere breve ma preciso" Inizio, schiarendomi la voce con un colpo di tosse. "Federica, vuoi essere la mia ragazza?"
I suoi occhioni color nocciola si riempiono di lacrime cristalline e sulle sue labbra sorge un luminoso sorriso che mi fa crollare le gambe. "Voglio stare con te, cazzo. Ho bisogno di averti e starti accanto, di baciarti senza paura, di stringerti ogni volta che voglio, di coccolarti quando sei triste, di ridere o semplicemente sorridere con te, di sussurrarti dei 'ti amo' ogni volta che mi va, di prenderti in giro solo per farti incazzare, di guardarti negli occhi, di fare l'amore ogni notte, ogni minuto, ogni secondo della nostra vita, di portarti al mare, di guardare l'orizzonte, di darti un bacio sotto le stelle, di portarti la colazione al letto con tre cornetti alla nutella e due cappuccini sul vassoio perché so che li ami, di giocare con i tuoi capelli e infine, di amarti un po' di più rispetto al giorno prima" Faccio un profondo respiro, soltanto per riprendere fiato.
"R-Riccardo..."
Mi avvicino a lei lentamente, accarezzando il suo zigomo con l'indice come se fosse la cosa più fragile e delicata che mi appartiene. Caccio via una sua lacrima, bagnando leggermente il mio polpastrello.
"Fede, piccola... ho bisogno di questo e, dai tuoi occhi riesco a percepire che ne hai anche tu"
"Si, un bisogno fottutamente indispensabile, Riko" Si getta fra le mie braccia e non posso fare altro che abbracciarla più forte, riuscendo a farle capire che io ci sono e ci sarò fin quando lei lo vorrà.
Afferra il mio viso con le dita, prima di rendere le mie labbra solo sue e di nessun altro. Riesce a prendere in mano la situazione, dettando l'intensità di quel bacio confuso ma terribilmente bello. Le nostre labbra sono connesse, così come le nostre lingue e i nostri corpi che si fondono all'istante. Quando entrambi ci stacchiamo riusciamo ad aprire gli occhi e ci guardiamo, perdendoci completamente.
"Non hai risposto, principessa" Le sorrido, ricordandole della mia proposta.
"Si, Riccardo! Voglio essere la tua ragazza"
Il mio cuore esplode e la presso contro il muro, facendola ridere sonoramente.
"Attenzione, rischi di schiacciare il sushi" Mi ricorda lanciando uno sguardo al sacchetto che tiene ancora fra le mani.
"Io voglio schiacciare te"
"Non adesso e non qui" Sospira e io alzo gli occhi al cielo, sussurrandole un veloce 'lo so'. Imprigiono le sue labbra, stringendole dolcemente fra i denti.
"Ti amo così tanto, che fa quasi male" Bisbiglio. Le sue dita si incastrano all'interno delle ciocche dei miei capelli e con delicatezza ne tira alcune, facendomi sospirare lievemente.
"Ti amo anche io"
Passano pochi secondi e noi siamo ancora lì. L'uno contro l'altra a viziare noi e i nostri cuori che pulsano a pieno ritmo. "Entriamo... i nostri genitori arriveranno tra qualche istante. Dobbiamo ancora apparecchiare la tavola"
Io annuisco. Lei afferra la mia mano, lasciando che le nostre dita si incrocino piano. "Io ho bisogno di fare una doccia veloce, ti va di venire con me?" Chiedo una volta che abbiamo varcato la soglia di casa.
"No, Marcuzzo... vai da solo"
"Non faremo nulla di sporco lì dentro" Chiarisco con un sorrisino malizioso.
"Tu vorresti dirmi che una volta entrati lì dentro, con il rumore dell'acqua, il profumo del bagnoschiuma e i nostri corpi nudi, non faremo l'amore?" Domanda, credendoci veramente poco.
"Esatto"
"So che questa cosa no succederà mai, Riccardo! È davvero improbabile"
"Vuoi davvero mandarmi da solo?" Chiedo facendo il labbruccio, cercando di far sciogliere il suo cuoricino.
"È esattamente quello che voglio fare!"
Mi giro di spalle, triste e deluso come un bimbo.
"Allora vado eh. Torno presto" Esclamo salutandola con la mano.
"Ti aspetto qui"Patati😍
Spero che questo capitolo vi piaccia! Baci😘
-Roberta🎇
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Tutto quello che ho - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Entrambi diciannovenni. Lui ha paura di amare e di farsi amare, ma poi arriva lei... e al suo arrivo cambierà tutto.