56. Tu sei la mia cura

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"Tu e Federica avete chiarito, figliolo?" Mi chiede mia madre, mentre si affretta a tagliare le cipolle e metterle all'interno della padella.
"Si, diciamo che non è stato poi così difficile chiederle scusa"
"Chiedere scusa non è mai difficile" Afferma lei, con occhi sinceri.
"Per uno come si" Rispondo afferrando una carota prima di pizzicarla con i denti. 
"Allora la signorina Federica sta riuscendo a sciogliere il tuo cuore di ghiaccio..." Sorride facendomi l'occhiolino.

Quella ragazza è riuscita a cambiarmi interamente con un solo sguardo.

"Già, devo tutto a lei"
"Adesso dov'è?" Mi chiede distogliendo la sguardo e lo riporta velocemente sui fornelli perfettamente lucidi e puliti.
"In camera... sta riposando" Le dico. "Anzi... vado da lei"
"Vai... io finisco di preparare la cena. Tra un po' si mangia"
Io annuisco e mi affretto a salire al piano superiore, sotto gli occhi curiosi di Maria e mio fratello che sono tranquillamente seduti sul divano.
Apro lentamente la porta della camera di Fede, richiudendola alle mie spalle allo stesso modo. Mi avvicino e mi siedo sul letto, posando lo sguardo sul viso della mia ragazza.
La guardo dormire serenamente e sembra una piccola bimba. I suoi capelli sono posizionati sul cuscino bianco in maniera disordinata, le sue labbra sono semichiuse e le sue lunghe e perfette ciglia sfiorano il suo zigomo con delicatezza.
La guardo per qualche minuto, osservando ogni minimo dettaglio che fino ad ora, sembra essermi sfuggito. Allungo un braccio verso il suo viso, accarezzandolo con dolcezza. Cerco di essere delicato, scostando via quelle piccole ciocche di capelli che ricadono sul suo volto.

Dio, è così bella.

Riesco a vedere un velo trasparente e sottile farsi spazio proprio sui miei occhi. Lacrime di felicità, lacrime di chi è innamorato, lacrime di chi vuole amare.
Alzo lo sguardo verso il soffitto, cercando di cacciarle via e non farle scorrere lungo le mie guance un po' pallide.
Passano diversi minuti e io sono ancora lì. A fissare la mia donna in tutta la sua semplicità e fascino. I suoi occhietti color nocciola si aprono all'improvviso e lentamente e non appena mi focalizzano, un luminoso sorrisino sorge sulle sue labbra.
"Ti piace proprio guardarmi dormire, eh?" Mi stuzzica tirando il piumone sulle sue spalle un po' scoperte.
"Lo amo"
Si accuccia come un gattino e mi guarda, leccandosi le labbra. Mi posiziono accanto a lei, stringendola fra le mie braccia per farla sentire quanto più al sicuro possibile.
Appoggio le mie labbra sulla sua fronte, schioccandole un delicato bacino.
"Che ore sono?" Domanda con la voce ancora impastata dal sonno.
"Quasi le otto... hai dormito tre ore, principessa"
"Il mal di pancia mi distrugge" Piagnucola. Posiziona le sue mani sul ventre, lasciando delle lievi carezze per il dolore. Mi faccio spazio tra le lenzuola, incrociando le nostre dita e disegnando delle strane e irregolari forme sulla sua pelle.
"I miei massaggini ti faranno passare il dolore" Cantileno, pizzicando la punta del suo nasino che tanto adoro.
"Tu sei la mia cura"
Le bacio le labbra e lascio che la sua testa si appoggi sul mio petto, in modo che possa ascoltare il mio cuore battere solo per lei.
"Alcune volte però riesco a provocarti anche del dolore" Le ricordo a voce bassa.
"Riesci comunque a sanare ogni mia ferita"
"Amore mio" Stringo il suo mento con due dita, prima di avvicinarmi al suo viso e appoggiare la mia fronte sulla sua. "Ti amo così tanto"
"Ti amo anche io"
Prende ad accarezzare i miei capelli, sfiorando ogni singola ciocca e rigirarla fra le dita dolcemente.
La stringo forte, incrociando le nostre gambe sotto il piumone caldo. Mi fissa intensamente, permettendo ai nostri occhi di incrociarsi.
Il suo ginocchio preme involontariamente sul mio amico lì sotto, facendomi chiudere gli occhi immediatamente.
"Ops! Ho sfiorato ciò che non dovevo sfiorare" Mormora imbarazzata. Mi guarda e io afferro i suoi fianchi dolcemente, abbandonando il suo corpo verso la mia direzione.
"Mi fai andare fuori di testa"
"Shh, potrebbero sentirti" Sussurra spaventata, appoggiando le dita sulle mie labbra. Io le schiudo dolcemente, pizzicandolo con i denti. Lei mi sorride, facendolo scivolare lungo il mio collo.
"Non lo faranno... e poi non ho detto nulla di male" Mi difendo immediatamente, facendo spallucce. Lei alza un sopracciglio, scuotendo la testa lievemente.
"Soltanto che ti faccio andar fuori di testa"
"Non sai quante altre cose vorrei dirti" Mugolo, stringendo il suo bacino con entrambe le mani.
"Tipo?"
"Tipo che vorrei baciarti, stringerti, toglierti ogni singolo indumento dal corpo..." Sospiro, scostando la sua magliettina di cotone e sfiorando la sua pelle morbida. "Vorrei sfiorarti, fare l'amore con te, vederti impazzire a causa mia, per poi fermarci, guardarti negli occhi e rifarlo nella doccia con l'acqua che ci scorre sulla pelle" Mormoro con voce roca. "Sarebbe bellissimo, no?"
"Mmmh si"
Riesco a sentire il suo cuore battere forte a causa del forte desiderio. Mi lecco le labbra, mordendole forte subito dopo con i denti.
"Potremmo comunque farlo nonostante la tua situazione attuale... un buon marinaio naviga anche nel Mar Rosso, lo sai vero?" Domando malizioso, vedendo le sue guance arrossire all'istante.
"Non è il tuo caso"
Alzo un sopracciglio e afferro le sue spalle, lasciando scivolare le mie dita sui suoi fianchi. Inizio a solleticarli, sentendo la sua risata riempire l'intera stanza.
"Tu non hai idea di ciò che posso farti" Farfuglio mordicchiando la pelle del suo collo dolcemente.
Lei cerca di dimenarsi dalla mia presa, cacciando qualche urlo ogni tanto.
"Ti prego... smettila!"
Io la ignoro, continuando la mia tortura e aumentando l'intensità. Mi posiziono sopra di lei, lasciando che il mio corpo la schiacci dolcemente.
"Dimmi che mi ami... e che non appena il ciclo finirà, farai l'amore con me, così dannatamente forte tanto da spaccare tutto ciò che c'è intorno"
Lei spalanca gli occhi e poi scoppia a ridere, facendomi sorridere ampiamente.
"Mi fai paura, Riccardo!"
"Ripeti." La obbligo, catturando le sue labbra rosse e gonfie.
"Ti amo. E si... farò l'amore con te, così dannatamente forte tanto da spaccare tutto ciò che c'è intorno" Ripete sospirando. Mollo la presa e mi intrufolo fra le sue gambe, baciandola appassionatamente per qualche secondo. La sua lingua stuzzica la mia, giocandoci un paio di volte per qualche attimo.
"Io sopra e tu sotto?" Chiedo una volta che ci siamo staccati.
"No, tu sotto e io sopra" Insiste come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Non se ne parla assolutamente! Comando io"
"Allora non facciamo nulla, così impari!" Mi avverte con un'occhiataccia.
"Va bene, va bene. Lo faccio solo perché ti amo" Chiarisco velocemente.
"Carino da parte tua."

😂🙅
Un caso perso! Spero di aver reso l'idea di quanto siano pazzi e innamorati💞
Spero che questo capitolo vi piaccia! Buona serata a tutte🎇
-Roberta

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora