100. Sguardo privo di emozioni

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Come mi sento adesso? Felice e spensierata. Riesco a respirare soltanto quell'intenso amore, che profuma di eternità. Riccardo è riuscito a cacciare la paura che abitava dentro di me da diverse ore. 
Abbiamo fatto l'amore per un po', sentendo quel forte sentimento crescere dentro di noi in una maniera davvero estrema. Mi sono sentita libera e tranquilla, dimenticando gran parte dei problemi che mi rendevano preoccupata. 
Adesso siamo l'uno fra le braccia dell'altra, completamente nudi, mentre accarezziamo con delicatezza la nostra pelle che emana soltanto tanta passione. Osservo il suo petto scolpito, sfiorando i miei numerosi succhiotti che lo riempiono. Anche io ne ho diversi e la cosa mi fa sorridere. Penso non ci sia cosa più intima e passionale di marchiare la persona che ami, cercando di rendere l'idea che lui appartiene a te. Solo io posso fargli questo e solo io posso farci l'amore.
"Ti amo" Mi soffia un bacio sulla tempia, per poi fare delle piccole carezze sul mio seno nudo. 
"Ti amo anche io"
Le nostre gambe si incrociano sotto le lenzuola spiegazzate e terribilmente calde a causa della nostra presenza.
Riesco a sentire il suo cuore battere e sembra che possa seguire il mio. Hanno lo stesso ritmo, formando una bellissima melodia.
Afferro le sue dita e le struscio con le mie, appoggiandole sulla mia pelle setosa che sembra riscaldarsi a causa della sua presenza.
"Amore?" Mi chiama, sollevando un po' il capo. Io faccio lo stesso, incontrando i suoi occhioni blu, all'interno del quale amo perdermi ogni volta.
"Dimmi"
"Cosa dovevi dirmi poco fa?"
Per un attimo, mi manca l'aria. Faccio un profondo respiro, cercando di stare calma e non agitarmi.
"Oh, non ricordo più. Evidentemente non era molto importante"
Cazzo, eccome se lo ricordo. Ma dopo avermi sussurrato quella frase mentre prendeva quel dannato preservativo, ho perso quel minimo di speranza che era presente all'interno del mio corpo.
"Mmh, va bene" Mormora poco convinto, appoggiando la testa sul mio petto nudo.
Diamine, perché deve essere tutto difficile? Aspettare un bambino non è mai stato un trauma per una donna della mia età, perché per me deve esserlo? Eppure c'è quel qualcosa che mi frena nel stare tranquilla. Non riesco ad esserlo e questo mi distrugge, mannaggia.
"Riccardo, ma davvero non riesci a vederti fra qualche mese con un neonato fra le braccia?" Chiedo all'improvviso, dopo qualche istante di silenzio.
Osservo le sue labbra schiudersi con lentezza e poi fa un profondo respiro, per poter iniziare a parlare.
"Onestamente non lo so. I gemelli hanno solo tre anni, c'è ancora tempo. Non riesco ad immaginarci genitori per la seconda volta. In questo momento sarebbe davvero un incubo"
Un incubo. Ma come potrebbe esserlo davvero?
"Perché questa domanda, Fede?" Domanda, inarcando un sopracciglio.
"Semplice curiosità" Scrollo le spalle. I miei occhi prendono a pizzicare lievemente, ma cerco di bloccare quelle maledette che stanno per varcare la soglia delle mie guance.
"Sei strana..." Osserva, cacciando via una ribelle ciocca di capelli dal mio viso.
Perché non se ne accorge? È così difficile leggere lo sguardo della persona che ami?
"No, va tutto bene" Mento. "Volevo semplicemente scoprire come ti vedi tra un paio di anni"
"Come sono adesso, soltanto con qualche annetto in più"

Oh.

"E tu?" Chiede di rimando. Io scuoto leggermente la testa, cercando di cacciare via quei mille pensieri che l'hanno appena riempita.
"Anche"
Provo a fare un piccolo sorriso sforzato, delineandomi davanti ai suoi occhi, una donna normale e priva di problemi. Eppure non lo sono. Non lo sono per niente.
Mi cinge le spalle con le braccia, stringendomi a sé, come se fossi una bambina da proteggere. Io mi lascio andare, beandomi al cento per cento, del suo corpo nudo accanto al mio.
Lui mi accarezza, sentendo sotto le sue dita, i miei muscoli rilassarsi all'istante. Io fisso il buio in silenzio, provando ad immaginare la sua reazione quando presto gli comunicherò la  notizia.
All'improvviso, la breve suoneria di un messaggio si propaga in tutta la stanza, facendomi immediatamente capire che si tratta del mio cellulare. Gli mormoro un veloce 'aspetta' prima di staccarmi e allungare un braccio verso il comodino.

Da mamma:
'I bimbi stanno già dormendo. Vi salutano e vi mandano tanti bacini. Divertitevi e non esagerate. Un bacio. La mamma'

Non mi rendo conto di star sorridendo e Riccardo se ne accorge, poiché il secondo dopo si avvicina e legge tutto ciò che ha scritto mia madre.

A mamma:
'Si, saremo prudenti ahaha. Dai due grandi baci ai piccolini. Buonanotte'

"Non dobbiamo esagerare in cosa?" Mi domanda Riccardo, con un pizzico di malizia.
"Prova ad indovinare" Ridacchio, tornando di nuovo alla posizione di qualche attimo prima.
"Forse ci ha appena consigliato di non mangiare troppo"
"O di non scopare troppo" Aggiungo con un piccolo sorriso. Lui scoppia in una fragorosa risata, facendo ridere anche me. "E forse ha ragione"
"Mmh, ne dubito fortemente" Mugola. Lascia scivolare la mano sotto il mio bacino, prima di posionarmi sopra di lui con un veloce movimento. "La notte non è infinita, bimba. Quindi non buttiamola via così"
Alle sue parole, sorrido. Bacio le sue labbra lentamente, accarezzando la sua folta chioma di capelli.
"Ti posso svelare un segreto?" Bisbiglia sulla mia pelle.
"Spara"
"Sei così fottutamente bella quando sorridi"
"E io te ne posso svelare un altro?" Chiedo di rimando, stringendolo a me.
Lui annuisce, incrociando i suoi occhi cristallini e bellissimi nei miei.
"Questo sorriso lo tengo solo quando sono con te"
Sorride all'istante, avvicinandosi al mio viso lentamente. Fonde le mie labbra con le sue, accarezzandole e giocandoci più volte.
Questi suoi dolci gesti mi fanno davvero impazzire e basta un sua piccola carezza, per rendermi così dannatamente debole. "Dimmi che non mi lascerai mai"
La paura che un giorno possa farlo mi sta distruggendo. Dico davvero.
"Mai. Te lo prometto"
Ho sempre creduto alle sue promesse e spero di farlo anche questa volta, anche se sarà difficile.
Crollo sul suo petto, lasciando che le mie gambe si posizionino proprio ai lati dei suoi fianchi. "Tu dimmi che non amerai mai nessuno come ami me"
"Non amerò mai nessuno come amo te" Gli dico. Questo gli basta per poter essere felice.
Di colpo si unisce a me per la seconda volta, facendomi mancare il fiato.
"Ho anche dimenticato il preservativo, mannaggia" Impreca, stringendo il mio seno nella sua mano.
Faccio un profondo respiro e inizio a muovermi su di lui lentamente. Poi inarco la schiena, sfiorando il suo orecchio con le mie labbra.
Devo comunicargli di essere incinta e devo farlo adesso. Assolutamente. Non posso più aspettare. Non riesco a reggere questo enorme peso.
"R-Riccardo?"
"S-si, piccola?" Ansima. I suoi occhi sono chiusi, ma riesce ad aprirli all'istante per poter ascoltare ciò che ho da dirgli.
Rimango immobile su di lui, sentendo il mio stomaco fare migliaia di capriole.
"So che non è il miglior modo per dirtelo, ma non importa, lo faccio lo stesso."
"Cosa devi dirmi?"
"Amore, sono incinta. Aspetto un bambino"
Lo guardo intensamente. Lui fa lo stesso, prima di abbassare lo sguardo e sospirare pesantemente.
Dal suo sguardo privo di emozioni temo di aver fatto crollare tutto in un istante.

Guai in vista.🤔
Mancano otto capitoli alla fine di questa storia. Piango💔
-Roberta🌟

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora