Pov's Riccardo
Federica è incinta. Io diventerò papà e mi sembra un fottuto sogno. Non so spiegare come mi sento, è un'emozione troppo grande per cercare di descriverla.
Non mi fa paura niente, ho soltanto tanta voglia di stringere fra le braccia la piccola creatura e coccolarla per delle ore infinite.
Non smetto di guardare quel test che ho fra le mani e riesco a sentire il mio cuore battere un po' più velocemente ogni volta che rileggo il risultato.
"Vieni a casa con me o devi finire di lavorare?" Mi domanda Federica risvegliandomi all'improvviso. Io annuisco, posizionando l'aggeggio all'interno della sua borsa.
"Possiamo andare"
Lascio scivolare il grembiule via dal mio corpo, per poi sistemare il mio ciuffo ribelle di capelli. Stringo la sua mano e la guido verso l'uscita, sentendo lo sguardo delle nostri madri su di noi.
"Ragazzi, dove andate?" Ci chiede Maria dolcemente.
"Stiamo tornando a casa, vi aspettiamo lì" Le risponde velocemente sua figlia. Aumenta la presa sulle nostre mani e con il pollice ne accarezza il dorso, facendomi spuntare un piccolo sorriso sul viso. Le salutiamo velocemente e usciamo fuori dalla grande struttura, riuscendo alla perfezione a vivere le nostre emozioni.
Le nostre dita si cercano. Si stringono. Si pizzicano. Per poi unirsi definitivamente.
Lentamente ruoto il capo verso di lei, le accarezzo la guancia e con cautela rendo lucide le mie labbra, per poi appoggiarle alle sue che sono un po' tremanti ma dannatamente umide.
Il freddo ci sfiora la pelle, provocandoci una miriade di brividi che attraversano il nostro petto e infine la schiena.
Ci scambiamo diversi baci, alcuni leggeri, altri un po' meno. "Dimmi che sei felice con me" Le sussurro soffiando leggermente sulla sua pelle.
"Lo sono. Tantissimo" Il suo sorriso mi spegne tutte le mille domande e i mille tormenti.
Sfrego le mie mani sulle sue spalle, provando a non farle sentire freddo, ma lei si avvicina un po' e appoggia la testa sul mio petto. Un gesto dolce e innocente che riesce a renderci un'unica anima con un solo cuore.
"Sali in macchina perché fa davvero freddissimo"
La guido verso il mezzo, le apro la portiera e poi la seguo all'interno, sentendo un immediato calore travolgermi il corpo.
Stringo la sua coscia e la guardo, ricevendo un dolce regalo da parte sua: un piccolo sorriso. "Quando vuoi dirlo al resto della famiglia?" Chiedo cercando di capire quali siano i suoi piani. Onestamente, la cosa che mi spaventa più di tutto è la loro reazione. Non so come la prenderanno e questo mi provoca una leggera preoccupazione.
"Pensavo nel pomeriggio o domani" Fa spallucce. È preoccupata anche lei. Posso notarlo dal suo tono di voce.
"Sei tesa, piccola?" Accendo il motore e con lentezza inizio a camminare verso casa.
"Ho paura che la prendano male" Ammette senza paura. "Entrambi abbiamo voluto questo bambino, ma loro non capiranno. Ne sono certa"
"Cazzo se lo volevamo! Scopavamo praticamente due volte al giorno!" Le ricordo, cercando di allgerire la situazione.
"Riccardo, non puoi dire una cosa del genere davanti ai tuoi genitori e a mia madre!" Esclama, arrossendo leggermente. Odio quando fa la timida, lei è tutt'altro che questo. "Come minimo ti-"
"Mi staccherebbero le palle" La precedo, sentendo la sua risata espandersi immediatamente dentro la piccola auto.
"Probabilmente si" Fa spallucce. "Evitiamo di fare cazzate"
"Siamo abbastanza adulti, non credi? Loro facevano di peggio" Continuo. I suoi occhi si spalancano e le lancio un'occhiata innocente.
"In genere, i genitori tendono ad essere protettivi" Mi spiega.
"Lo so" Affermo accarezzando il mio ciuffo di capelli. "Ma questa è la nostra vita!"
"Cerchiamo di pensare positivo... andrà tutto bene" Sospira, incrociando le nostre dita sul volante. La sua voce riesce ad avere un effetto calmante su di me e annuisco, provando a darle retta.
Nel momento in cui sul semaforo appare il colore rosso, mi sporgo verso di lei e ne approfitto per poter lasciare un veloce bacio sulle sue labbra. Lei mi sorride e per tutto il tragitto, stuzzica alcune ciocche dei miei capelli, girandole più volte fra le sue piccole dita.
Dopo qualche minuto arriviamo a casa, aspettando il ritorno del resto della famiglia.
Nell'attesa, ci coccoliamo sul divano, cercando di rilassarci nel nostro piccolo, almeno per qualche minuto. Lei è fra le mie gambe, la sua testa è pressata contro il mio petto e le nostre mani sono perfettamente incrociate sul suo ventre.
Le carezze sono lievi e delicate e ogni tanto le lascio qualche leggero bacio sulla guancia.
Questa romantica atmosfera si spezza all'arrivo dei miei genitori, di Maria e dei miei fratelli; infatti poco dopo ci ritroviamo in cucina, per poter preparare il pranzo tutti insieme.
"Oggi bisogna far la spesa" Esclama mia madre all'improvviso.
"Andiamo io e Fede" Le rispondo velocemente, appoggiando una forchetta sul tovagliolo di carta perfettamente piegato.
"Dobbiamo comprare tanti dolci perché ne ho davvero voglia!" Sorride la mia ragazza e io scoppio a ridere, annuendo. Mi lancia uno sguardo pieno d'amore, avvicinandosi per potermi accarezzare la spalla coperta dalla pesante felpa.
"Voi due avete una luce diversa negli occhi" Osserva mia mamma, un po' pensierosa. È così evidente?Dio mio.
Federica mi guarda. Io guardo lei.
"In effetti" Si intromette mio papà pizzicando una fettina di pane tostato con i denti.
Federica stringe le labbra in una linea sottile, mentre io sfrego i palmi delle mani tra di loro, cercando di rendere l'atmosfera poco più leggera, ottenendo dei scarsi risultati.
"Cosa vi succede?" Chiede mia mamma, incrociando le braccia al petto.
"Noi beh..." Inizio. Non trovo le parole. Non riesco proprio.
Vedo la mia donna avvicinarsi a me, prima che senta la sua mano unirsi alla mia lentamente. "Riccardo, dobbiamo dirglielo" Sussurra. Luca mi guarda, riuscendo a capire tutto quello che sta succedendo, Francesca è spaesata, mentre i miei genitori e Maria hanno lo sguardo completamente perso nel vuoto.
"Che cosa dovete dirci?" Chiede mio papà. Posso notare che è preoccupato. Lo sono tutti.
"Io e Federica, abbiamo deciso di avere un bambino" Ammetto velocemente. Loro ci guardano, per poi sospirare lievemente. "Stamattina abbiamo scoperto che siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo" Sorrido accarezzando la sua pancia con le dita. "Siamo incinti!"
Maria e mia madre si guardano per un istante prima di sorridere ampiamente, felici.
"Quindi diventeremo nonne?" Esclamano insieme. Riesco a vedere i muscoli di Federica rilassarsi immediatamente e onestamente, anche i miei fanno lo stesso.
"Si! Siete contente?" Chiedo, non riuscendo a trattenere quel leggero strato di lacrime che ci blocca sugli angoli dei miei occhi.
"Tantissimo"
"Congratulazioni figliolo!" Sorride mio papà, dandomi una pacca sulla spalla.
Tutto quello che faccio è abbracciare la futura madre di mio figlio, sfregando la mia mano sulla sua schiena per farla tranquillizzare. Le sussurro un 'ti amo da morire, bimba' prima di staccarmi e stringere mia madre che piange dalla felicità, mentre Luca e Francesca stanno per scoppiare in un pianto per la loro estrema eccitazione di diventare zii.
Le sensazioni sono davvero infinite e indescrivibili. Sono così felice che mi sembra di essere il protagonista di un sogno.
"Grazie per aver reso felice Federica" Mi sussurra Maria all'orecchio, cercando di non farsi sentire.
Mi abbraccia come se fossi suo figlio e non posso non sentire quell'amore materno che riesce a trasferirmi.
"La amo. Tutto qui" Alzo le spalle, sinceramente. Già, la amo e niente e nessuno potrà cambiare tutto questo.Awww patati bellii😍
Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacio a tutte!
-Roberta🍭
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Tutto quello che ho - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Entrambi diciannovenni. Lui ha paura di amare e di farsi amare, ma poi arriva lei... e al suo arrivo cambierà tutto.