Pov's Riccardo
È scappata.
È scappata via da me e io mi sento un mostro. Un terribile mostro che fa sempre star male la gente, soprattutto lei.
Vederla triste per colpa mia mi distrugge, ma mi merito questa sua reazione. Le parole di Luca l'hanno completamente sconvolta e mi fa male sapere che abbia scoperto questo lato della mia vita in quella circostanza lì.
Avrei dovuto spiegarle che da quando lei è entrata nella mia vita, io non sono più lo stesso... e invece no, l'ho mandata via e non ho fatto assolutamente nulla per non farla scappare.
Odio vederla star male e odio ancora di più, sapere che il motivo del suo male sono io.
Questa ragazza sta cambiando me, il mio cuore e la mia vita e non voglio mandarla via a causa di tutte le cazzate che ho fatto in passato e che continuavo a fare prima che la conoscessi.
"Cazzo, cazzo!" Impreco colpendo la parete proprio di fronte a me. Il dolore prende il sopravvento e sento un'improvvisa fitta farsi spazio sul dorso della mano e poi sul polso. Chiudo gli occhi di scatto e ripeto l'azione per la seconda volta, provocando diversi tagli sulla superficie della mia pelle. Sono soltanto bravo a distruggere e distruggermi.
Sulla parete si forma una piccola crepa e sposto lo sguardo sulla mia mano, notando delle macchie rosse e alcune piccole ferite. Le nocche sono sanguinanti e sento un improvviso calore espandersi sul mio viso, dovuto forse, all'eccessiva rabbia. Stringo i denti e afferro la maniglia, tirandola bruscamente verso di me per poter uscire. "Federica!" Urlo.Silenzio.
"Federica, cazzo! Dove diavolo sei?"
Raggiungo velocemente la sua camera, notando che è vuota. "Ti prego, ho bisogno di parlarti"
"Io non ho voglia di parlare con te... devi lasciarmi in pace!" Sbotta e riesco a percepire dove si trova in questo momento.
A passi veloci raggiungo il bagno e sfioro il pezzo di legno con le dita, aspettando che le acque si calmino per poter dirle qualcosa. "Vai via, so che sei qui dietro!"
"Non andrò via solo perché me lo dici tu" Chiarisco velocemente. "Voglio solo chiarire questa situazione con te"
"Non abbiamo niente da chiarire, Riccardo"
"Invece io penso di si" Insisto. Mi sento in colpa è ho quasi paura di dire qualcosa di sbagliato che possa farla crollare ancora di più.
"Beh, ti sbagli"
"Senti, non intendevo dire quello che ho detto" Sussurro a bassa voce e alzo lo sguardo verso il soffitto. Lei non risponde. Sento soltanto dei piccoli sospiri scappare dalle sue labbra e il suo piccolo corpo sfiorarsi con la porta.
"Eppure l'hai fatto" Risponde e me la immagino mentre alza le spalle, con quella sua solita espressione sul volto. "Siamo stati soltanto due coglioni ad andare a letto insieme."
"Cristo, non è vero. È piaciuto ad entrambi e non puoi negarlo"
Non poterla guardare negli occhi mentre dice una cosa del genere è davvero frustrante.
"Non è quello il punto!"
"Beh, è un dettaglio se preferisci" Rispondo sinceramente.
"Non dovevamo farlo e basta!" Sospira e la sua voce trema leggermente.
"Doveva succedere, bimba. Io ne sono felice... alcune volte il destino è dalla mia parte" Sorrido cercando di diminuire la tensione in questa maledetta discussione. "Se solo uscissi da lì dentro sarebbe tutto più semplice!"
"Perché dovrebbe esserlo?"
"Perché voglio guardarti negli occhi! È frustrante ritrovarsi separati da una fottuta porta, solo perché la principessina non vuole vedermi" Ammetto facendo la vocina da femminuccia.
"Per una buona causa, coglione! Sono incazzata con te!" Sbotta velocemente.
"Va bene... ti aspetterò qui, fin quando non ti deciderai ad uscire"
Subito dopo sento il lucchetto della porta girarsi leggermente, prima che appari la figura di Federica proprio di fronte a me.
Sui nostri visi appaiono dei piccoli sorrisi, ma nonostante ciò riesco a vedere quello strato di delusione nei suoi occhi.
"Posso entrare o dobbiamo mantenere la distanza di sicurezza?" Le domando incrociando le braccia al petto.
"Entra, ma non appena sbagli con le parole, ti rimando da dove sei venuto!" Mi avvisa chiudendo la porta e giuro che non riesco a staccare lo sguardo dal suo corpo.È così attraente.
"Smettila di fissarmi"
Distolgo lo sguardo e provo a tenerlo fisso sulle piastrelle del bagno che formano una piccola e decorata figura geometrica.
"Scusami per quello che ho detto prima... non intendevo ferirti"
"Non sei costretto a chiedermi scusa, non mi sembri molto convinto"
"Sono solo mortificato" Faccio spallucce e lo penso davvero. "E mi dispiace anche per quello che ha detto mio fratello"
"Lui non ha colpe, ha solo detto la verità" Risponde indifferente e il suo sguardo è perso.
"Ma non è più così... non adesso almeno"
"E sentiamo... come mai non è più così? C'è il mio zampino per caso?" Domanda guardandomi attentamente.
"Già, avrei voluto che al posto delle altre ci fossi stata te" Ammetto dolcemente. "Come dire... volevo te. Avevo bisogno di una ragazza speciale"
"Riccardo, devi dire quello che pensi e smettila di fare il romanticome tumblr" Chiarisce velocemente.Cristo, questa ragazza è una pazza e l'unica cosa che ha intenzione di fare é farmi impazzire.
"Sei una sciocca. Sto dicendo esattamente quello che penso"
"Smettila di fottermi. Non lo pensi davvero"
"Bimba, non dimenticarti che ti ho già fottuto qualche minuto fa e non mi sembra il caso di farlo una seconda volta..." Borbotto facendole l'occhiolino e la vedo alzare gli occhi al cielo.
"Come potrei dimenticare una cosa del genere? In questo momento è il motivo centrale del nostro litigio" Fa spallucce e io sospiro. "Hai vinto te, Riccardo. Mi hai portata a letto, sei riuscito a farmi dimenticare il mio nome e mi hai fatto avere l'orgasmo più bello e intenso di tutta la mia vita. Sei felice?" Mi chiede appoggiando entrambe le mani sui fianchi e picchietta la punta del piede sul pavimento.
"Lo sono e lo sei anche tu. Posso notarlo dal tuo sguardo" La smaschero e mi avvicino a lei, giocando per qualche secondo con le mie dita.
"Già"
Stringo i suoi fianchi con dolcezza e la attiro a me, facendola sussultare. Presso il suo corpo contro il lavandino, per poi scostarle alcune ciocche di capelli dal viso e lasciare diversi baci sulla sua pelle.
"Sei davvero speciale per me, piccola. Credimi"
"Ti credo, ma odio essere un giocattolo" Bisbiglia sfiorando il mio collo con le dita.
"Non lo sei. Sono serio sul tuo corpo, Federica"
"Non lo metto in dubbio, ma viene d'istinto pensare una roba del genere"
"Immagino di si" Sussurro. "Non so cosa diventeremo in futuro, ma per adesso godiamoci questa piccola ma favolosa avventura. Lasciati andare e non pensare a nient'altro. Promettimi che lo farai"
"Lo farò" Bisbiglia soffiando nell'incavo del mio collo e stringe il mio viso nelle sue tremanti mani, sfiorando con dolcezza le nostre labbra. Accarezzo il suo bacino e sollevo il suo corpo sul marmo, intrufolandomi fra le sue piccole gambe che mi accolgono immediatamente. Scendo a baciare il suo petto, scostando il leggero top per poter facilitare le cose. La sua pelle si riempe di piccoli brividi e quando il mio nome esce dalle sue labbra, il mio cervello va completamente in tilt. Le nostre dita si incrociano con una fottuta lentezza che mi fa perdere il fiato e quando le sue unghie sfiorano le mie ferite, sussulto per il dolore. "Che cosa hai fatto alle mani?" Domanda staccandosi e fissando la parte appena citata.
"Ho colpito la parete"
"Dobbiamo medicare le ferite altrimenti rischierai di prendere qualche infezione" Mi avvisa con tono protettivo.
"Va bene, dottoressa. Mi curi" Le sorrido e le lascio un veloce bacio a stampo.
"Proverò a fare qualcosa"
"Ad una condizione..." Sorrido afferrando il suo avambraccio per farla scendere dalla superficie.
"Cioè?"
"Dopo farai un bagno con me?"
I suoi occhi luccicano. Non ho mai visto nulla di più bello. Giuro.
Riesco a capire quanto la proposta la prenda, poiché, qualche attimo dopo, un sorriso luminoso e bellissimo nasce fra le sue labbra rosse e gonfie.
"Ci sto, Marcuzzo"DOPPIO AGGIORNAMENTO. AMATEMI. Siete felici vero?😌❤
Hanno fatto pace!! Yeeee🤘
Vi mando un bacio e buonanotte a tutte💌
-Roberta
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Tutto quello che ho - Federica e Riccardo
Fiksi PenggemarFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Entrambi diciannovenni. Lui ha paura di amare e di farsi amare, ma poi arriva lei... e al suo arrivo cambierà tutto.