Pov's Federica
Mi sveglio improvvisamente, sentendo il mio cuore battere all'impazzata. I miei occhi si abituano all'istante alla forte intensità della luce e gliene sono veramente grata.
All'improvviso, realizzo che il mio bacino è circondato da due potenti braccia e non appena abbasso il capo, riesco a notare a chi appartengono.Riccardo.
Un sorriso nasce sulle mie labbra, curvandole leggermente verso l'alto. Il fatto che lui mi abbia raggiunto durante la notte, dopo tutto quello che è successo ieri sera, mi rende felice. In fondo vuole dimostrarmi che non vuole starmi lontano e che sono stata una grande codarda a non raccontargli tutto quello che è successo. Ho fatto un'enorme cazzata, ma se l'ho fatto è stato soltanto perché non mi va che lui abbia dei brutti pensieri che possano farlo star male.
Nel momento in cui ruoto il capo, noto i suoi occhioni azzurri fissarmi intensamente. Quando si incrociano con i miei, sul suo viso sorge un'espressione imbarazzata e lascia scivolare via le sue mani dal mio corpo.
"Scusami per essere piombato qui... ma non riuscivo a dormire senza di te" Si giustifica. Tra di noi c'è una leggera tensione, che provoca una forte agitazione all'interno del mio cuore.
"Umh no, tranquillo... semplicemente, non me l'aspettavo" Rispondo velocemente, stringendo la coperta fra le mie dita.
Poi la caccio via dal mio corpo, prima di alzarmi e allontanarmi da lui. Siamo ancora feriti e forse lo saremo ancora per un po'. "Riccardo, vuoi qualcosa da mangiare?" Gli domando, rompendo il ghiaccio.
Lui mi guarda, raggiungendomi alla velocità della luce, sotto il mio sguardo attento e severo.
"Voglio solo chiarire questa fottuta situazione con te o morirò"
"Adesso siamo pari... io ho fatto del male a te e tu a me." Chiarisco. "È normale, siamo umani!"
"Comunque sia... devi cancellare il numero di quel troglodita! Non voglio che si intrufoli nella nostra famiglia" Io alzo gli occhi al cielo per poi sospirare pesantemente.
"È un amico, smettila di fare il-"
"Non è una persona della quale posso fidarmi, quindi per piacere, Federica... fallo o sarò costretto a farlo per te" Esclama con voce dura, allungando il braccio verso il mobile per poter afferrare il cellulare. Me lo porge fra le mani, aspettando che il numero di Alberto venga cancellato. Quando lo faccio, lui annuisce, guardandomi negli occhi e incrociando le braccia al petto. Una cosa che caratterizza il nostro rapporto oltre l'estrema perversione, è la gelosia. Essa è davvero immensa e posso fermamente affermare, che non basta una parola per dimenticare o eliminare del tutto l'attacco che abbiamo ogni tanto. È pesante, ma sapere che lui sia geloso, mi fa sorridere.
"E tutto quello che mi hai urlato ieri? Non hai nulla da dire al riguardo?" Chiedo, incrociando le braccia al petto, sperando che possa darmi delle spiegazioni. Le sue parole mi hanno distrutto e lui lo sa benissimo. È molto evidente.
"Cristo, non le pensavo davvero... quando sono arrabbiato non sono cosciente di tutto ciò che dico!" Schiocca la lingua al palato, sospirando subito dopo. "Dovresti saperlo, mi conosci fin troppo bene ormai"
"Lo so, ma fa male lo stesso" Ammetto a voce bassa. Lui mi guarda, avvicinandosi lentamente al mio corpo, che freme non appena le nostre mani si incrociano. Prima che possa dire o fare qualcos'altro, le sue braccia mi stringono a sé, sollevandomi dal pavimento per poter avere un maggiore contatto.
"Scusami, piccola... scusami davvero"
"Shh" Accarezzo i suoi capelli, muovendo la mia mano disordinatamente fra le sue ciocche morbide e che tanto amo. "Scusami anche tu"
Lui scuote la testa, prima di staccarsi e fissare intensamente le mie labbra, per poi leccarsi le sue.
"Va tutto bene, basta"
Accarezza il mio viso con le sue dita, prima di chinare il capo verso di me, sfiorare la punta del mio naso e baciarmi. Un dolce e candido bacio che sa di amore e di gelosia. Un bacio che riesce ad eliminare la sofferenza delle ultime ore, trasformandola in sorrisi. Un bacio che riesce a farci vivere intensamente e completamente. Un bacio speciale, uno di quelli che solo Riccardo sa dare. La sua lingua si insinua sopra la mia, accarezzandola con delicatezza e un pizzico di passione. Io sospiro e schiudo lievemente le labbra, solo per riprendere fiato.
Le sue mani sono ovunque, accarezzano ogni singolo angolo di me. Prima le cosce, poi i glutei, i fianchi, la schiena, le braccia, le spalle, il viso e i capelli. Le sue carezze sono tutto per me e qui dolci baci che continua a regalarmi sono qualcosa di potente, unico e dannatamente magico.
Lo vedo sorridere, quando per questioni di comodità, mi fa sedere sul mobile accanto alla porta, per poi posizionarsi meglio fra le mie gambe e coccolarmi intensamente.
"Mi sei mancata tanto, bimba" Sussurra, cacciando via una ciocca di capelli che ricade sulla mia fronte.
"Mi sei mancato anche tu, brutto idiota"
Lui sorride e mi stringe di più, pressando il suo petto contro il mio seno fasciato dalla sua maglietta. "Non permetterti mai più a scappare o ti uccido."
"Non lo farò più, perdonami"
Annuisco, appoggiando la testa sulla sua spalla, per poter essere cullata dal suo profumo e dai suoi calmi sospiri. Lui mi accarezza la schiena, riuscendo a sfiorare ogni singolo osso della colonna vertebrale.
Poi si abbassa dolcemente, baciando il mio pancino, che si agita all'istante, a causa della sua estrema vicinanza. "Mi siete mancati anche voi, amori di papà"
Una scia di emozioni mi attraversa il cuore, aumentando il suo ritmo e facendomi sentire dannatamente vulnerabile.
Ad interrompere questo dolce momento è il fastidioso squillo del suo cellulare, provocando da parte di entrambi, un intenso sbuffo. Siamo costretti a staccarci e lui fa un passo per poter afferrare il suo cellulare. Poi ritorna fra le mie gambe, lasciando dei piccoli cerchi invisibili sulla mia coscia per farmi rilassare. "È Andreas" Mi informa e risponde alla chiamata. "Ciao, amico. Dimmi tutto" Dice. "Si, certo... nessun problema" Continua. "Arrivo tra pochissimo e ne parliamo" Io alzo un sopracciglio, cercando di capire cosa sta succedendo. "A dopo"
Dopo aver interrotto la breve conversazione con il suo migliore amico, mi guarda per un secondo prima di sorridermi. "Piccola, devo andare in cioccolateria. Andreas mi sta aspettando perché ha bisogno di parlarmi di una cosa importante"
Io annuisco lentamente, abbassando lo sguardo leggermente triste. "Scusami, piccola"
"No, tranquillo! Vai"
"Torno più tardi" Sussurra sulle mie labbra, prima di stamparmi un lungo bacio. "Vado a vestirmi e lo raggiungo"
"Pensami..."
"Sempre, amore mio" Bisbiglia e fa un passo verso la porta. Ma prima che possa uscire, mi guarda ancora una volta, facendo incrociare i nostri occhi. "Ricordati che ti amo"
"Ti amo anche io" Rispondo, per poi vedere la sua figura sparire lungo il corridoio.È finita bene😌
Comunque sia... PREPARATEVI A TUTTO.😈
Buonanotte💕
-Roberta
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Tutto quello che ho - Federica e Riccardo
FanficFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Entrambi diciannovenni. Lui ha paura di amare e di farsi amare, ma poi arriva lei... e al suo arrivo cambierà tutto.