45. Sei troppo per me

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"Fede, hai finito?" Urla Riccardo dal piano inferiore.
Io mi guardo un'ultima volta allo specchio, accarezzando con delicatezza il tessuto del mio vestitino. Esso mi stringe proprio sui fianchi, rendendomi quanto più delicata possibile.
Dopo diversi minuti di indecisione pura, io e Riccardo abbiamo optato per quello rosso e devo ammettere che abbiamo fatto la giusta decisione.
Le mie spalle sono interamente coperte dai lunghi capelli ma cerco di scostarli via, per non rovinare la lieve scollatura dell'abito.
Afferro la pochette nera e mi dirigo verso le scale, cercando di non cadere come una pera. Per me, camminare con i tacchi è sempre stato un serio problema e dubito che riuscirò a non fare nessuna figura di merda fino alla fine della serata.
Scendo gli scalini uno alla volta, cercando di fare attenzione. Quando sto per arrivare a destinazione, i miei occhi vengono catturati da due azzurri. Sul viso di Riccardo sorge un luminoso sorriso, che istintivamente fa sorridere anche me. "Cazzo" Tutto quello che riesce a fare è risucchiare un leggero sospiro.
"Cosa?"
"Quanto sei bella..."
Io gli sorrido e abbasso lo sguardo, fissando il pavimento per qualche secondo.
"Ho esagerato un po', vero?" Chiedo a bassa voce, afferrando il tessuto con le dita.
"No, sei la donna più affascinante che io abbia mai visto"
Mi avvicino a lui e stringo la sua spalla con una mano, reggendomi sulle punte.
"Anche tu sei davvero molto affascinante"
Ha un completo blu notte e quella camicia bianco latte, lo rende davvero molto raffinato. Ha un'aria da principe. Io accanto a lui, sembro una principessa e credo di non essere mai stata così felice come in questo momento.
Lascio un veloce bacio sulle sue labbra, sfiorandole con dolcezza.
"Tu lo sei di più"
Afferra il mio bacino e mi attira a sé, pressando il suo petto contro il mio. "Ma molto... molto di più"
Lascio scivolare le dita sulla sua chioma di capelli, accarezzandoli lentamente.
Mi stringe in un dolce abbraccio e io sorrido, lasciando un veloce bacio nell'incavo del suo collo. Lui ripete la mia stessa azione, prima di stringere il mio sedere nella sua mano.
"Faremo tardi" Mormoro cercando di risvegliarlo.
"Volevo solo stringerti" Risponde staccandosi lentamente.
"Riccardo, volevi stringere il mio sedere. È ben diverso" Lo correggo, incastrando le nostre dita.
"Beh, entrambi"
Io scoppio a ridere, alzando gli occhi al cielo per la sua stupidità. Mi guida verso la cucina velocemente, facendo ondeggiare il mio vestitino, che nonostante non sia molto lungo, si muove a ritmo dei miei passi.
"Dobbiamo lasciare un bigliettino alla nostra famiglia..." Mi avvisa e afferra un blocchetto di post-it e una penna, prima di incrociare i suoi occhi nei miei e sorridermi.
Si china dolcemente verso il bancone e con cura e precisione, inizia a scrivere. Mi prendo un secondo per poterlo guardare e... Dio, è così bello quando è concentrato. Stringe la labbra leggermente e corruga entrambe le sopracciglia, mentre sospira piano.
"Fatto!" La sua voce mi fa risvegliare all'improvviso e io mi avvicino per poter leggere tutto ciò che ha scritto.

'Questa sera non aspettateci... ceniamo fuori.
Andate a letto presto, mi raccomando! ;)
Riccardo e Federica'

Un sorriso sorge sulle mie labbra e gli mormoro un lieve 'andiamo', prima di afferrare dolcemente il suo braccio.
Nel preciso istante in cui usciamo fuori, una serie di brividi si fanno spazio dentro di me, provocando una leggera imprecazione da parte mia. "Vieni qui, paperella"
Il braccio di Riccardo circonda le mie spalle, stringendomi quanto più possibile. Appoggio la testa sul suo petto e respiro intensamente il suo profumo, beandomi del tutto di questa raffinata e dolce sensazione.
Mi apre la portiera alla velocità della luce e qualche istante dopo mi segue in macchina, affiancandomi. "Hai ancora freddo?" Mi chiede accendendo il riscaldamento al massimo.
"No, non molto"
Le sue dita scostano dolcemente il mio vestitino e la sua mano si appoggia sulla mia coscia, lasciando delle carezze che riescono a farmi ritornare i brividi.
Ci guardiamo per qualche istante. Stringo le sue dita nelle mie e le incrocio dolcemente, facendolo sorridere.
Durante il tragitto veniamo accompagnati dalla leggera musica che trasmettono alla radio e io la canticchio sottovoce, alternando lo sguardo da Riccardo, a tutto quello che ci circonda.
Dopo pochi minuti riusciamo ad arrivare a destinazione e io osservo nei dettagli il locale.
È molto semplice. I fari illuminano la struttura, rendendola davvero delicata. L'atmosfera è leggera e aver un uomo del genere al mio fianco, mi rende la donna più lusingata dell'intero universo.
"Scendiamo o vuoi cenare in auto?" Chiede ridacchiando.
"Oh si, scendiamo"
Incrocio il mio braccio al suo e a passi lenti, riusciamo a raggiungere l'entrata.
"Marcuzzo" Riccardo avvisa il cameriere e poi scatta a stringere i miei fianchi, posizionandosi proprio dietro di me.
"Prego, seguitemi"
Un delizioso profumino ci dà il benvenuto e per un attimo, socchiudo gli occhi a causa dell'intensità della luce. "Ecco, questo è il vostro tavolo" Sorride indicandoci un tavolo per due. È coperto da una tovaglia panna, decorata con dei tovaglioli di stoffa rossi e diverse rose posizionate all'interno di un vaso di cristallo.
"Grazie mille" Mormoriamo io e Riccardo insieme.
Ci sediamo lentamente, perdendoci a guardare tutto quello che ci circonda.
"Ti piace, piccola?"
La luminosità delle candele profumate rende i suoi occhioni cristallini, le sue guance sono un po' arrossate e quelle ciocche di capelli che ricadono sulla sua fronte, lo rendono davvero bello e impossibile.
"Si, è davvero molto bello" Rispondo con un sorrisino. "Non dovevi fare tutto questo. È troppo"
"Tu sei troppo per me, Federica." Sussurra allungando un braccio verso di me.
"Oh no, non è vero"
"Si che è vero." Insiste. "Io non ti merito"
Sfioro le sue dita, pizzandole con le punte delle unghie per alcuni secondi. So che gli piace.
"Mi fai stare bene, Riccardo"
"Anche tu mi fai stare bene." Ammette con un filo di voce. È sincero e anche io lo sono. Dannatamente tanto. "Il nostro rapporto si sta fortificando"

Lo so.

Ma cosa diavolo ci sta succedendo?

Le sue dita stringono le mie lentamente e diverse farfalle iniziano a svolazzare all'interno della mia pancia, provocandomi un blocco del respiro.
"Cerchiamo di non spezzarlo" Sussurro curvando la testa per poterlo guardare nel punto più profondo del suo sguardo.
"Non lo faremo, piccola. Stanne certa"

Buon Ferragosto, bimbe!❤
Cosa ne pensate di questo capitolo? Spero vi piaccia. Fatemelo sapere🌅
Scusate per il ritardo, ma purtroppo in questi giorni ho diverse cose da fare.
Vi mando un bacione! Passate una bella giornata!
-La vostra Roby🙊

Tutto quello che ho - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora