"Ancora oggi non conosco nulla di più prezioso al mondo di una solida e sincera amicizia."
Hermann Hesse•
Avevano aspettato per una ventina di minuti che Hailee trovasse la mise perfetta per l'occasione prima di dirigersi ai tendoni allestiti per il ristoro; i tre ragazzi avevano intenzione di trovare dell'alcol per brindare all'inizio della loro breve vacanza e inoltre, sotto insistenza di Adrianne, avrebbero dovuto fare la fila allo stand del cibo.
Adrianne era la classica ragazza che mangiava e non ingrassava, mai nella sua vita era capitato infatti che sulla bilancia comparisse un chilogrammo in più e questo faceva innervosire l'amica Hailee che, al contrario, aveva da sempre un rapporto burrascoso con il cibo. Capitava spesse volte che le due amiche si ritrovassero insieme durante le pause pranzo a lavoro e mentre Hailee preferiva mangiare insalate e verdure di ciascun tipo, Adrianne sceglieva quasi sempre un piatto ipercalorico e poco salutare, contrariando per questo l'amica; ma ad Adrianne non era mai importato apparire in carne, la ragazza aveva una sua linea di pensiero inviolabile: riteneva fosse meglio stare bene con sé stessa interiormente piuttosto che fisicamente, perché per lei il numero di chilogrammi non sarebbe mai potuto essere un fattore determinante i canoni di bellezza. Era importante essere una bella persona, perché per lei la gente non se ne faceva niente con un bel fisico o un bel viso. Hailee invece la pensava diversamente da lei per diversi motivi, uno tra i tanti era il lavoro che svolgeva a una rivista di moda: ogni volta che lei sfogliava il numero mensile del magazine, aveva modo di vedere le più svariate modelle dallo sguardo penetrante e dalle gambe lunghe e statuarie, e per questo non poteva permettersi di prendere mezzo chilo, perché lei insieme alle modelle che posavano e alle sue colleghe rappresentavano in un certo qual modo una garanzia per la rivista. A lei era bastato un avvertimento da una redattrice per cambiare stile di vita e per niente al mondo avrebbe perso il suo posto di lavoro; perciò, aveva dovuto eliminare ogni traccia di cibo spazzatura per rifugiarsi in tristi insalate insapore che il più delle volte le provocavano delle sincopi. Hailee ne soffriva, avrebbe preferito anche lei mangiare fino a ingozzarsi, ma la sua dedizione al lavoro annullava la sua intera vita comprese le sue condizioni di salute: avrebbe preferito stare male piuttosto che perdere il lavoro dei suoi sogni.
Adrianne e Liam avevano fatto di tutto per destarla da quella convinzione, ma avevano ottenuto soltanto la promessa che almeno una volta alla settimana i tre potessero mangiare tutto quello che desideravano e che contenesse calorie sufficienti. L'unico che quel giorno era riuscito a convincere Hailee che uno strappo alla regola ogni tanto non aveva mai ucciso nessuno era Liam: tra i due c'era un rapporto odi et amo; c'erano giorni in cui andavano d'amore e d'accordo e altri dove per poco non si uccidevano a vicenda. Questo era un lato del loro legame che ad Adrianne faceva girare la testa, perché sapeva che da sempre – ogni volta che i suoi due amici litigavano – spettava a lei ricoprire il ruolo di portatrice di pace, ma talvolta ne usciva esaurita e stanca di star dietro alle loro discussioni futili tanto da preferire rimanere in disparte senza dire una parola.
Adrianne era tra i tre quella dal temperamento gentile e paziente, non si era mai fatta problemi a rimanere calma anche con chi avrebbe potuto farla spazientire e quando dinnanzi a lei si generava un clima di tensione, era la prima a far sì che gli animi si placassero.
Il carattere di Liam era quello più affine al suo poiché il ragazzo era calmo e coscienzioso, ma la sua pazienza – diversamente da quella di Adrianne – era molto minore e ciò portava ai numerosi diverbi tra lui e Hailee, che di contro sembrava essere un mare in burrasca.
In quel frangente i due si trovavano infatti a discutere su un argomento stupido, che Adrianne sapeva sarebbe continuato finché uno dei due non avesse avuto la meglio.
Quale salsa era più salutare? Le ipotesi dei due litiganti erano le stesse ma asserite in parole diverse, eppure Liam e Hailee non riuscivano a seppellire l'ascia di guerra. Adrianne assisteva alla discussione da spettatrice, nascondendo di tanto in tanto un sorriso generato dal diverbio, ma sapeva che non avrebbe potuto rimanere in silenzio ancora per molto, perché altrimenti ne avrebbero avute per le lunghe.
All'improvviso, intanto che Hailee urlava contro un Liam sfinito dalla discussione, la voce di Adrianne catturò l'attenzione dei due amici: «non credo ci sia alcuna differenza tra la salsa di pomodoro e il ketchup, ma voi pensate cosa volete» e sotto lo sguardo grato di Liam e quello contrariato di Hailee, la ragazza aveva ripreso a camminare verso il tendone dei panini, o almeno sperava lo fosse.
«Se volete faccio io la fila.»
Da vero gentiluomo Liam si era offerto volontario e, ottenuta una silente approvazione dalle due amiche, si era immerso presto nella folla per comprare la loro cena.
Due ore e qualche litro di birra più tardi, Adrianne e Hailee saltellavano e ballavano sulle note della musica live, entrambe decisamente troppo brille per reggersi in piedi in autonomia; allora Liam, il loro ragazzo, aveva preso le mani delle amiche per dare loro un senso maggiore di stabilità, ma le braccia delle due parevano tentacoli in movimento continuo senza un vero e proprio senso.
Erano questi i momenti migliori che i tre vivessero, perché si sentivano liberi, giovani e pieni di speranza, ebbri di vita, leggeri; non c'erano discussioni o polemiche sterili, solo tre giovani amici che si abbracciavano e stringevano per unirsi più di quanto già non lo fossero.
«Dai, Liam! Sbroglia quell'insieme di nodi che ti tiene incatenato al suolo e balla con noi» la voce squillante di Hailee contrastava il volume alto della musica proveniente dal palco.
«Sì, Liam! Balla con noi» ad appoggiare l'amica le era venuta in soccorso Adrianne che, come aveva già fatto Hailee, si era abbandonata al frastuono che li avvolgeva.
La musica era abbastanza forte, ma a loro non importava. Sentivano tutti e tre i battiti dei loro cuori come accelerati, le gambe e le braccia erano impegnate a compiere movimenti scoordinati mentre loro chiudevano gli occhi per godersi ulteriormente la sensazione di leggerezza.
Ma quelli di Adrianne si erano aperti subito dopo, quando la ragazza li aveva rivolti verso il cielo blu e stellato per riempirli di immagini uniche. Avrebbe potuto giurare di non aver mai visto prima d'ora un cielo così stellato, mentre si perdeva a osservare le piccole luci sopra la sua testa senza accorgersi di puntarne qualcuna con l'indice della sua mano. Lo faceva di sovente, amava guardare il cielo perché rappresentava l'infinito in cui lei avrebbe voluto perdersi per allontanarsi dalla sua stessa vita; lei era una ragazza felice, eppure sentiva che le mancava qualcosa che potesse renderla veramente completa. Non credeva nell'amore, era convinta che lei riuscisse a farne a meno, ma era innamorata del cielo, dove trovava tutte le risposte ai suoi dubbi.
«Che stai facendo?» Liam l'aveva distratta dalla sua visuale, ma lei non era arrabbiata. Al contrario il suo viso era la rappresentazione della gioia di avere con sé due delle persone più importanti per lei.
«Vi voglio bene» aveva esclamato poco dopo e i suoi due amici l'avevano trascinata in uno dei tanti abbracci di gruppo che caratterizzavano il loro rapporto.
Erano loro tre: il trio delle meraviglie, come era solita definirli la loro insegnante ai tempi dell'asilo e come loro ormai si descrivevano da anni.
Avrebbero potuto discutere migliaia di volte, ma sapevano che c'era un solo posto nel mondo per loro ed era gli uni vicini all'altra.
~•~
Spazio AutriceCiao lovely ones!
Il primo capitolo di Galway Girl è corretto, vi piace questo cambio di narrazione?
IG: martas_tina
Tiktok: martas_tinaA presto,
Martina 🌻
STAI LEGGENDO
Galway Girl
Fanfiction{la copertina è stata realizzata dalla fantastica @Ida_A_Johnson} Adrianne ha ventitré anni e vive a Galway dalla nascita, è una figlia e una sorella amorevole e dedita al lavoro. Non ha mai creduto né all'amore, né al principe azzurro, ma forse un...