"Quando te ne vai,
conto i passi che fai.
Vedi quanto ho bisogno di te proprio adesso?"
Avril Lavigne – When you're gone•
Adrianne e Harry avevano parlato a lungo quel lunedì in aeroporto; per tutto il tempo, era parso che entrambi avessero lasciato fuori dalle loro menti il mondo che invece continuava ad andare avanti. C'erano solo loro, due ragazzi testardi che faticavano a venirsi incontro, che dissimulavano per paura di agire nel modo sbagliato.
Tante sarebbero state le ragioni che giustificavano le loro personalità, ma i due non lo avrebbero ammesso: erano giovani, alle prime armi con una relazione che si accingeva a diventare seria; trascorrevano le loro serate a bere alcol tra i locali del quartiere latino di Galway, credevano di riuscire a cadere in piedi in ogni discussione e poco importava loro delle ripercussioni che sicuramente sarebbero derivate dai loro comportamenti.
Eppure quel giorno, seduti a un bar dell'aeroporto, tra una parola detta e un sorso di caffè troppo caldo, i due avevano finalmente trovato il modo per chiarire ogni dissidio. Si erano detti che sarebbe stato meglio chiudere quella storia d'amore ancora acerba e mantenere il minimo rapporto civile, di fondamentale importanza nel caso si fossero incontrati tra un meeting e l'altro in qualsiasi parte del Regno Unito.
Poi Adrianne aveva salutato con fare impacciato Harry, il primo istinto di entrambi era stato quello di dare un bacio nella guancia destra una, e nella guancia sinistra l'altro, e così si erano dati un bacio a stampo completamente inaspettato. E non appena le loro labbra si erano allontanate come scosse da una scarica elettrica, lo sguardo smeraldino di Harry aveva incatenato quello nocciola di Adrianne, e tra i due era scoccata ancora una volta una scintilla incontenibile, tanto da finire per baciarsi con fare prepotente. E quel momento, tanto atteso nei loro subconsci, e così tanto proibito per i loro cuori frantumati, li aveva indirizzati dritti al parcheggio a lungo termine in cui il ragazzo aveva lasciato la sua automobile. E dal parcheggio, da una corsa dovuta alla pioggia battente di una Londra uggiosa per entrare in auto, avevano sfrecciato tra le strade di un posto tanto sconosciuto ad Adrianne quanto familiare a Harry, fino a capitolare nell'attico di quest'ultimo.
Si erano spogliati mentre l'ascensore li conduceva al pianerottolo, e senza neanche attendere di varcare la soglia dell'immensa camera da letto – stranamente più colorata rispetto a quella della casa a Galway – avevano cominciato a fare l'amore come quando erano a New York.
Il giorno dopo, i due ragazzi testardi si erano svegliati sul tappeto del salone: avvolti solo da una copertina striminzita, si erano baciati dimenticando l'accordo raggiunto nelle ore precedenti e avevano ripreso ad amarsi carnalmente.
Infine era giunta l'ora, per Adrianne, di salutarlo per tornare in aeroporto a prendere il volo che sperava di poter acquistare a un modico prezzo; quello precedente ormai era stato perso per cause di forza maggiore, per cui le sarebbe stato bene pagare un surplus, perché era convinta che tornata a Galway non avrebbe mai più fatto l'amore come lo aveva fatto in quelle ore notturne. E invece, giunti al momento dei saluti, dagli occhi di entrambi i ragazzi erano uscite copiose lacrime salate dal sapore di sconfitta. Da quella storia breve, i due sapevano bene che non ne sarebbero usciti vincenti, per questo, probabilmente, in silenzio stavano dando voce a tutta la sofferenza che attanagliava i loro cuori.
«Ti amo davvero, Adrianne, ti amo in maniera inesprimibile. E ti amerò per sempre, anche quando saremo anziani!»
«Ti amo tanto, Harry! E anche io ti amerò fino a quando non ci sarò più!»
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Galway Girl
Fanfic{la copertina è stata realizzata dalla fantastica @Ida_A_Johnson} Adrianne ha ventitré anni e vive a Galway dalla nascita, è una figlia e una sorella amorevole e dedita al lavoro. Non ha mai creduto né all'amore, né al principe azzurro, ma forse un...