Quando Shin si svegliò, trovò il viso di Eiko poggiato sul suo stesso cuscino. La ragazzina dormiva beatamente, con le labbra screpolate e le guance percorse da piccole lacrime.
Sembrava aver pianto tutta la notte, ammantata da una coperta di dolore che non aveva fatto altro che renderla più bella, come una bambola creata dalla neve. Ciononostante, Shin non riusciva a sentirsi attratto da lei, non riusciva a provare niente, se non affezione.
E si odiava, per questo.
Sapeva che avrebbe dato qualsiasi cosa pur di svegliarsi con il sorriso di Kotori accanto, e si odiò ancora di più per questo.
"Eiko?" la chiamò, mettendole una mano sulla guancia. Era morbida come la seta dei kimono. "Eiko, svegliati."
Lei sollevò le palpebre e un una cascata di sangue sembrò inghiottire il ragazzino. I suoi occhi erano gonfi, lucidi, pieni di tristezza, come lo fu anche la sua voce. "Ohayou..."
"Cosa ci fai qui? Pensavo dovessi sorvegliare l'Imperatrice."
"Non sei felice di trovarmi?" Eiko si mise in ginocchio e lo osservò con un sorriso amaro. "Mesi fa smaniavi per starmi vicino, cosa è cambiato fra di noi?"
"Nulla, perché dovrebbe essere cambiato qualcosa?" Il ragazzino era confuso e aveva cominciato a sentire più freddo, sebbene i piumoni ricoprissero le sue gambe fasciate dagli abiti intimi.
"Perché da quando hai conosciuto Kotori non sembri essere più lo stesso con me, lo sai? Parli sempre di lei, quando la vedi ti illumini e ieri... ieri non sei nemmeno venuto a cercarmi dopo il litigio che abbiamo avuto." lo accusò Eiko, mentre un'altra lacrima gli rigava la guancia. "Dimmi... ti sei forse innamorato?"
Shin strinse le lenzuola fra le dita a quella domanda e smise di guardarla. Sapeva che non sarebbe riuscito a parlare specchiandosi in quegli occhi neri. "Non lo so, so soltanto che quando sono con lei mi sento felice ed è come se tutto ciò che mi ha sempre oppresso si dissolvesse..." il Principe sorrise a quei pensieri, ma Eiko sembrava esserne distrutta. "Io penso che Kotori sia diventato il mio Ikigai. Però, questo non significa che l'affetto che provo nei tuoi confronti sia diminuito."
"Ah no?" la ragazzina si sollevò, osservandolo in modo assai diverso dal normale. Era come se tutta la sua delusione trattenuta fino a quel momento si fosse trasformata in rabbia. "È cambiato, invece. Se lei ti piace tanto allora perché non le confessi tutto? Apri gli occhi, Shin. Tuo padre ti aveva detto di donare le tue attenzioni a qualcun altro perché lei non ti avrebbe mai ricambiato. La sua relazione con Nakamura Ryo è chiara a tutti e tu non lo scavalcherai mai, per quanto ci provi. Finirai per soffrire, e io te lo auguro."
Shin rimase colpito da quelle parole, che lo ferirono come mille pugnali nel petto. "Ma... ma Eiko... tu sei ancora importante per me."
"Non mi interessa." sibilò la ragazza, che sapeva d'aver perso abbastanza tempo con lui. "Mi hai fatto soffrire Shin, più e più volte, adesso basta. Io e te non avremmo più niente a che fare l'uno con l'altra, potrai piangere e urlare, ma io non verrò in tuo soccorso. Mai più."
Il ragazzino non ebbe modo difendersi, che vide la sua migliore amica andarsene via, lasciarlo solo in un bagno di disperazione che si scatenò di lì a poco.
Shin scoppiò in un pianto disperato che non riuscì a reprimere. Non poteva credere di aver perso Eiko, colei di cui si era fidato di più e che ora lo odiava per gelosia.
Non avrebbe dovuto parlare, avrebbe dovuto mentire, sarebbe stato meglio per entrambi.
Soprattutto per la ragazza, che ora varcava i vari Torii di fretta e con le lacrime che le bruciavano le guance.
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𝐋𝐀𝐌𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐀𝐍𝐆𝐔𝐄 - 𝑅𝑖𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜
FantasyTERZO CAPITOLO DELLA SAGA Con l'avvento del Nuovo Anno il cielo di Isao sembra essersi fatto più scuro, le nebbie del monte Fuji ammantano silenziose i corridoi della Città Celeste e la neve cerca di nascondere il sangue vermiglio che ha macchiato i...