Ryo aveva cercato Kotori in lungo il largo, armato solo della sua buona volontà. Non appena la pioggia era terminata aveva chiuso l'ombrello e si era messo a correre, a guardare in ogni dove, finché la notte non era calata. Una notte priva di luna e di stelle. Se non ci fossero state le lanterne a guidare i suoi passi, Ryo avrebbe di sicuro rischiato di inciampare.
Quando finalmente la trovò, il giovane non poté fare a meno che sentirsi sollevato nonostante le condizioni della ragazza fossero pietose: era mezza addormentata, con le vesti appiccicate alla pelle e la testa ciondolante da un lato. Le sue labbra erano violacee, le dita si muovevano a spasmi e il fiato era ridotto a un ansimo.
"Kotori..." la chiamò, inginocchiandosi di fronte a lei, sotto la veranda. "Kotori? Svegliati."
Lei sollevò appena le palpebre, mostrando degli occhi arrossati e gonfi. "Ryo? Vattene..." provò a cacciarlo, ma nella sua voce non c'era alcuna convinzione.
"Non me ne vado senza di te." le sussurrò, passandole una mano sotto le gambe e una intorno alla schiena. La sollevò e la strinse al petto, posando un bacio sopra i suoi capelli umidi. "Non me ne vado da nessuna parte."
"Invece sì, vuoi andartene con quella donna..."
"Ma tornerò a prenderti, dovrai solo avere pazienza e aspettare."
Kotori sorrise a quelle parole, come se le avesse già sentite. Si portò una mano alle palpebre e tentò di asciugarsi le lacrime. "Il tempo cambia le persone, se non resteremo insieme imboccheremo due percorsi diversi... e io non voglio perdere anche te."
Ryo la strinse ancora, mentre si accingeva ad attraversare un ponte ad arco che li avrebbe fatti accedere al quartiere dei reali. "Quanto tempo pensi che passerà? Una stagione o due?"
"Non dire sciocchezze..." Kotori chiuse gli occhi, ricordandosi degli insulti di Shin. Si sentiva ancora in colpa. "Non sai quanto staremo divisi, non sai quanto tempo trascorrerai con quella donna..."
In altre circostante, Ryo avrebbe sorriso al notare la gelosia che Kotori stava dimostrando nei suoi confronti, ma in quell'istante non riuscì a farlo. Strinse semplicemente le labbra e si sfilò i sandali prima di entrare nella calda dimora, silenziosa e ottenebrata dai dolori che l'avevano percossa.
Nobu stava sicuramente parlando con Hotaru, non sarebbero certo venuti a disturbarli. Dunque, portò Kotori nella propria camera e la adagiò sul futon, prima di correre a chiudere le fusuma. "Anche se trascorressi anni insieme a lei, pensi forse che Hotaru potrebbe prendere il tuo posto?"
"Non lo so." la ragazza sollevò lo sguardo verso di lui, sostenendo il proprio peso sui palmi. Ryo le si inginocchiò davanti e scosse la testa, come a volerla correggere.
"Nessuna potrebbe mai prendere il tuo posto, nessuna potrebbe mai guardarmi come fai tu. Non pensare che il tempo possa dividerci, Kotori, perché non accadrà. Questo te lo prometto."
STAI LEGGENDO
𝐋𝐀𝐌𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐀𝐍𝐆𝐔𝐄 - 𝑅𝑖𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜
ФэнтезиTERZO CAPITOLO DELLA SAGA Con l'avvento del Nuovo Anno il cielo di Isao sembra essersi fatto più scuro, le nebbie del monte Fuji ammantano silenziose i corridoi della Città Celeste e la neve cerca di nascondere il sangue vermiglio che ha macchiato i...