Dopo una tazza di tè e qualcosa da mangiare, Shin pareva essersi ripreso. Se ne stava seduto di fronte a Kotori, osservando le sue labbra e i suoi occhi come se volesse annegare fra quelle correnti d'acqua dolce che le scorrevano al posto delle iridi.
Non riusciva a smettere di pensare al modo in cui l'aveva baciato poco prima, tanto che non la stava più ascoltando, totalmente inebetito. "Cosa hai detto?"
Kotori inarcò un sopracciglio e poi scoppiò in una serena risata. "Oh, Shin, sono così noiosa che non vuoi più nemmeno ascoltarmi? Ti chiedevo se Arinori avesse diminuito gli esperimenti su di te."
"Oh, sì... lo ha fatto." sorrise lui. "Mio padre gli ha vietato di continuare a iniettarmi sangue, non potrei essere più felice."
"E io non potrei essere più scontenta." la voce di Eiko li fece voltare entrambi verso le shoji che Kotori aveva lasciato aperte, nel tentativo di far circolare l'aria ed eliminare quella viziata accumulatosi nella Buke-Zukuri. "Che cosa ci fai con lei, Shin?"
Il ragazzino rimase interdetto, con le labbra dischiuse e la voce mancante. Sapeva che la gelosia di Eiko prima o poi lo avrebbe colpito ma, ormai, quell'esorcista non rappresentava altro che un punto lontano nella sua vita. L'aveva messa superficialmente da parte, e ora non sapeva come giustificarsi.
Per sua grazia, ci pensò Kotori a farlo. "Perché ti dà fastidio? Non può forse stare qui?"
"Mi dà fastidio che stia accanto a te, Kotori." Eiko pronunciò il suo nome con ribrezzo e avanzò nella stanza. "Lo stai traviando, lo stai portando lontano da me con i tuoi insulsi e gentili modi. Cos'è la tua, una vendetta?"
La Shinigami si alzò dal tavolo e le lanciò un'occhiata gelida. "Una vendetta? No, mi prendo cura di lui come tu non sei in grado di fare. Ora vattene via, non sei la benvenuta in questa casa."
Eiko quasi scoppiò a ridere. "Pensi forse di potermi ordinare di andare via? Ho molto più potere di quanto tu creda, sia a Nihon che in questo palazzo. Sarebbe meglio per te abbassare i toni, se non vuoi rischiare di raggiungere i tuoi cari genitori..." quella frase non venne completata, poiché uno schiaffo si era abbattuto sulla guancia della piccola esorcista con impeto tale da farle voltare il viso da un lato.
Kotori non era riuscita a trattenersi, parlare dei suoi genitori l'aveva scossa al punto da farle perdere quel briciolo di pazienza che le era rimasto. Odiava Eiko, con tutta se stessa. Forse non c'era nessuno che detestasse più di lei. "Non hai il diritto di parlare dei miei genitori, quando non possiedi nemmeno un briciolo dell'onore che avevano. Non credere che io abbia paura solo perché l'Imperatore ti favorisce, non potrà farmi niente visto che ha già decretato la mia fine facendomi partecipare al Torneo Annuale."
Eiko la guardò con rabbia, chiedendosi perché Shin non si azzardasse a muoversi o a parlare in sua difesa. Era totalmente pietrificato, a malapena respirava ed evitava il suo sguardo a causa della vergogna.
Quella dimostrazione di menefreghismo, per la ragazzina fu abbastanza. Se Shin non avesse voluto trascorrere il suo tempo con lei, allora, non lo avrebbe più protetto. Si era arrischiata troppo, lo aveva cresciuto, si era affezionata, e in cambio non aveva ricevuto niente.
Rise di sdegno, mentre Kotori la guardava con tutto l'astio del mondo riflesso nelle pupille.
"Spero che tu muoia, al Torneo Annuale." la provocò Eiko, avanzando verso di lei. "Spero che il Nogitsune che sceglierò per te dilani la tua pelle, rovini questo tuo maledetto viso e strappi i tuoi occhi dalle orbite. Spero che di te non rimanga nemmeno la polvere, Tanaka Kotori, perché sarò pronta a spazzarla via."
La giovane si strinse nelle spalle e smise di guardarla, come se quelle parole l'avessero oltremodo turbata, ed effettivamente era così.
"Un Nogitsune..." mormorò Kotori, ricordando di come quegli essersi attingessero il loro potere. Non erano rari i casi di stupri e molestie perpetrati da quegli Yokai diabolici, a metà fra una volpe e un essere umano. "Tu sai cosa mi ha fatto Hiroto?"
STAI LEGGENDO
𝐋𝐀𝐌𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐀𝐍𝐆𝐔𝐄 - 𝑅𝑖𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜
FantasíaTERZO CAPITOLO DELLA SAGA Con l'avvento del Nuovo Anno il cielo di Isao sembra essersi fatto più scuro, le nebbie del monte Fuji ammantano silenziose i corridoi della Città Celeste e la neve cerca di nascondere il sangue vermiglio che ha macchiato i...