Prologo.

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La piazza è gremita di gente, osservo Noemi mentre parla con il suo – oramai – ex ragazzo.
Esattamente, lo ha appena mollato perché lo reputa troppo violento, possessivo e non alla sua altezza.
Leonardo alza le braccia al cielo esasperato.
Un po' mi dispiace, a dire il vero.
Frequentiamo la stessa scuola e abbiamo fatto le medie insieme. Non abbiamo mai avuto chissà quale grande amicizia, semplicemente: io stavo – sì, stavo, perché mi aveva appena mollata – con il suo migliore amico, Andrea, mentre lui stava con Noemi.
Il nostro rapporto si era sempre limitato a questo.
Per un attimo Leonardo poggia i suoi occhi chiari su di me, li stringe in due fessure e mi indica.

«È per lei, non è così? Solo perché Andrea l'ha scaricata non significa che debba farlo anche tu con me.»

Qualche curioso mi guarda e io mi stringo nel mio giubbino di pelle.
La ferita è ancora fresca e pulsante, anche perché è successo giusto ieri.
Ha detto che le cose tra di noi non andavano più, ma il mio sesto senso di donna, mi dice che c'è altro dietro o meglio, c'è un'altra dietro.
Alla fine, Leonardo si arrende e torna dal suo gruppetto più incazzato che mai. Noemi viene da me e mi stringe in un abbraccio, sospirando sollevata.
Chi è che lasciandosi ha questa reazione?
Non sembra minimamente dispiaciuta.

«Finalmente entrambe siamo libere e potremo lasciarci quei due idioti alle spalle!»

«Andrea non è un idiota», lo difendo a spada tratta.

Odio il fatto che mi abbia lasciata dopo un anno così, come se nulla fosse successo e noi non ci fossimo mai incontrati.
È solo dall'altra parte della strada, eppure è come se fosse lontano anni luce. Noemi alza un sopracciglio, indignata.

«Dovresti smetterla di difenderlo. Guardalo! Non ha avuto neanche la faccia di venire a salutarti. Eppure, eri qui tutta sola soletta.»

Lo guardo ancora una volta, sperando che si volti verso di me e mi sorrida, ma non succede. Anzi, continua a parlare
con i suoi amici come se nulla fosse. Al contrario, Leonardo non toglie gli occhi di dosso a Noemi.
È così fortunata ad aver trovato un ragazzo che tiene davvero, eppure, per lei non è abbastanza.
Noemi mi prende per il braccio e mi trascina via, probabilmente lo fa più per sé stessa che per me, ma in questo momento non mi importa.
Ho bisogno di prendere aria.
Mi volto solo un'ultima volta, giusto quanto basta per vedere Leonardo Ferrari riservarmi un bellissimo dito
medio.

Ho come la sensazione che da ora in poi, la vita a scuola non sarà così semplice.

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