Perché proprio lui?

7. Ehi nonna.

Alice

La sveglia che avevo impostato per le ore 10:00 suona, la mia camera viene inondata da What's My Age Again dei Blink-182, è domenica mattina e ho promesso a mia nonna che l'avrei aiutata a preparare il pranzo, in cambio del permesso di posticipare il coprifuoco di qualche ora.

Alzo il busto dal materasso e strizzo gli occhi qualche volta per mettere a fuoco la mia camera. Non ho dormito molto e neanche bene. Ho continuato a pensare alla proposta di Andrea, chissà cosa farà.
Appena ero arrivata in camera, ieri, istintivamente avevo preso il cellulare per dare a Leonardo le novità accadute. Poi, però, mi ero ricordata che Ferrari era fin troppo impegnato a cuccare con Noemi per preoccuparsi dei miei problemi o leggere anche uno stupido messaggio.

Non so perché, ma il pensiero di Leonardo e Noemi ieri mi aveva fatta infuriare. Forse perché conosco bene la mia amica, a tal punto che sono  sicura che lei non sia affatto interessata a Ferrari, tutt'altro. Credo che semplicemente le abbia dato fastidio il nostro avvicinamento e si sia sentita spodestata per un istante nella vita di Leonardo.

Scendo dal letto, la sveglia sta ancora suonando. Canticchio il pezzo della canzone, come tutte le mattine, finché non decido che è ora di sbrigarsi e spengo la sveglia.

Rimango sorpresa dalle notifiche degli innumerevoli messaggi che ho ricevuto durante la notte, alcuni sono anche di Leonardo.
L'ultimo dei suoi messaggi, dice che verrà a trovarmi nella tarda mattinata e che ha avuto l'indirizzo da Noemi.
Altri messaggi sono, appunto, di quest'ultima che mi fa la ramanzina per il semplice fatto che ero andata via senza dirle niente.
E, con grandissima sorpresa, il buongiorno da parte di Andrea.

Rispondo al suo buongiorno, mentre lascio perdere tutti gli altri messaggi.
Non mi va di sentire Noemi, tanto meno Leonardo.
Figuriamoci se viene davvero a casa mia. Come minimo nonna Adele lo vedrebbe come mio futuro sposo.
Al solo pensiero mi viene la pelle d'oca.
Lascio il telefono sotto carica in camera, e mi dirigo in bagno per defecare, lavarmi e cambiarmi.
Dopo circa mezz'ora, vado in cucina, dove nonna è già operativa e sta filando la pasta per la lasagna dentro l'apposita macchina.
Non appena mi vede, mi regala uno dei suoi splendidi sorrisi. Mi avvicino subito a lei e le stampo un bacio sulla guancia, augurandole il buongiorno.

- Io qui ho quasi finito, manca il secondo. Cosa preferisci? - Mi domanda.

So che è inutile dirle che sta già facendo fin troppa lasagna per due sole persone, ci ho provato tantissime volte senza alcun risultato.
Nonna mi vedrà sempre troppo magra e il cibo in tavola sarà sempre di una quantità tale da poter sfamare almeno due persone in più.

- Patate al forno? - Propongo.
- Sì, come contorno vanno bene. E poi? Cosa vuoi che ti prepari, una cotoletta? -

Sospiro, ci ho provato anche questa volta a fregarla, senza alcun risultato.

- Sì, nonna. Va bene la cotoletta. -

Alla fine sono sempre obbligata a darle ragione e a mangiare quanto dice lei. Inizio a pelare le patate e a tagliarle, quando sono a metà del lavoro, il campanello della porta suona.

- Aspettavi qualcuno? - Domanda nonna.

Scuoto la testa e continuo con ciò che stavo facendo, mentre nonna va ad aprire alla porta.

- E tu chi sei? - La sento domandare.
- Sono un compagno di classe di Alice. -

Non appena riconosco quella voce, mi distraggo e mi taglio il dito con il coltello.
 - Porca troia! - Inveisco contro me stessa.
Qualche secondo dopo, Leonardo Ferrari è nella cucina di casa mia e mi sta guardando in modo preoccupato. Senza neanche salutare, mi afferra la mano insanguinata e la porta sotto l'acqua fredda del lavandino.