Leonardo
Espiro il fumo della mia Lucky Strike e continuo ad ascoltare Andrea parlare con i nostri amici dei suoi presunti amplessi con Alice. E' la terza sigaretta di fila che fumo. E' un mio amico Andrea e non posso intervenire e fargli fare la figura del coglione davanti a tutti gli altri nostri compagni, però anche Alice è una mia amica e non mi va che lui vada a dire in giro queste stronzate, perché so che lo sono. Lei mi ha apertamente detto di essere vergine e se solo anche gli altri la conoscessero come sto imparando a fare io, capirebbero subito che Andrea è un bugiardo.
- L'ho fatta venire tante di quelle volte, che credo che per un po' non riuscirà a camminare. - Continua a vaneggiarsi.
- Hai rotto il cazzo, non sai parlare d'altro? -
Lo sapevo. Sapevo dentro di me che alla fine non sarei riuscito a trattenermi. Andrea si è spinto troppo oltre, adesso basta.
- Come scusa? -
Il mio amico si avvicina alla mia faccia con un'espressione che non mi piace affatto. Nelle ultime due settimane ho fatto a botte due volte: con mio padre - anche se in quel caso sono stato solo io a colpire - e con Mattia Rinaldi. Mi faceva ancora male la faccia per il pugno che mi aveva tirato quel coglione, non potevo rischiare di portare a casa un'altra rissa.
- Ti ho detto che sai parlare solo di questo. Sei noioso. -
La mia bocca a quanto pare ha deciso di non ascoltare il mio cervello, come al solito.
I nostri amici ci guardano preoccupati e allora decidono di intervenire cambiando discorso ma io e Andrea continuiamo a guardarci male per tutta la serata.
Almeno ha chiuso quella fogna che ha al posto della bocca, mi ritrovo a pensare.Il telefono squilla, è Alice. Resto in attimo immobile a fissare il suo nome sul display, sono veramente confuso.
Lo sembra anche Andrea.
Mi allontano dagli altri per rispondere.- Heidi? -
- Dove sei? - domanda, confondendomi ancora di più. Ha il fiatone e sembra nervosa.- In villetta con gli altri, perché? -
Dall'altro capo del telefono si sentono solo le ruote delle macchine che sfregano sull'asfalto.
- Alice, dove sei? Cosa succede? -
La sento tirare su con il naso, sta piangendo.
- Sono alla scuola elementare. -
- Aspettami, sto arrivando. -Chiudo la telefonata e mi dirigo subito verso la macchina. Andrea mi viene dietro.
- Perché ti ha chiamato Alice? Stai andando da lei? - domanda con aria infastidita.
- Non so perché mi ha chiamato e sì, sto andando da lei a vedere cosa c'è che non va. - Lo informo sperando che sparisca.
- Vengo con te allora. -
- No. - Lo blocco.
- Perché? -- Se ti avesse voluto con lei in questo momento, avrebbe chiamato te. Perché non continui a raccontare agli altri tutti i modi in cui scopate? Oppure hai finito le idee? -
- Cosa vuoi dire? -
- Voglio dire che entrambi sappiamo che è più vergine della Madonna e inventi stronzate dalla mattina alla sera. Ed ora, se mi vuoi scusare, ho altro da fare. - dico salendo in macchina e lasciandolo allibito.
Quando arrivo di fronte alla scuola elementare, l'unica che c'è nella nostra piccola cittadina, non vedo Alice da nessuna parte. Provo a chiamarla e la suoneria del suo cellulare mi fa capire dove si trova. È seduta su una panchina al lato della scuola, sembra fissare il vuoto oppure in realtà sta fissando i ricordi che le suscita questo posto, perché non credo sia venuta qui per caso.
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Perché proprio lui?
Romanzi rosa / ChickLit✨️ COMPLETA ✨️ "Alice Russo viene lasciata da Andrea dopo un anno di relazione. Poco dopo, la sua migliore amica Noemi, lascia il suo fidanzato Leonardo Ferrari, nonché migliore amico di Andrea. Inizia l'ultimo anno di superiori e ben presto Alice...