19. Un Troglodita semi-nudo è causa di discordia.

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Alice

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Alice

Come ogni mattina, What's My Age Again dei Blink 182, risuona nella stanza.
La luce del sole mi infastidisce. Decido di girarmi dall'altra parte, dando le spalle alla finestra. Mentre mi volto tocco qualcosa, o meglio, qualcuno. Ad occhi ancora chiusi, inizio a tastare la persona distesa a pochi centimetri dal mio corpo. L'addome è nudo, ben allenato e liscio. Continuo a portare la mano sempre più giù, finché non entra in contatto con qualcosa di elastico. Sembra quasi l'estremità di un paio di boxer...

- Heidi, hai intenzione di approfittarti di me? -

La voce bassa e roca, ancora impastata dal sonno, arriva come un potente fischio alle mie orecchie. Il mio cervello inizia a mettere insieme i pezzi.
Ieri nonna Adele ha invitato Leonardo a casa nostra a mia insaputa, poi gli ho chiesto di restare con me. Adesso c'è qualcuno a torso nudo nel mio letto. Questo qualcuno ha una pelle liscia e un addome allenato, perlopiù porta i boxer.
Apro gli occhi di scatto e per poco non getto un urlo che sarebbe in grado di risvegliare i morti.
Leonardo Ferrari si trova accanto a me, ed è mezzo nudo. I suoi capelli sono appiattiti da un lato - probabilmente quello su cui aveva dormito - e scompigliati dall'altro.
Mi guarda con aria divertita e sulle sue labbra rosee e carnose è dipinto un sorriso beffardo.

- Perché sei mezzo nudo? - sussurro per paura che mia nonna possa sentire.

Ferrari fa spallucce. - Avevo caldo - dice semplicemente.

- E se fosse entrata mia nonna? - domando con sgomento. Poi penso al caso in cui lei sia entrata sul serio in camera. Mi porto una mano sulla fronte. - Oh, dio. E se ti ha visto? Cosa posso dirle? Ci starà come minimo organizzando il matrimonio e...- mi zittisco non appena Leonardo si alza dal letto e ho la completa visuale sul suo corpo.

Sapevo che avesse un corpo allenato per via della palestra, ma non lo avevo mai visto mezzo nudo, con solo i boxer addosso.
Ho appena dimenticato cosa stavo dicendo, mi sento paonazza in viso e questo deve averlo notato anche lui perché quel maledetto sorriso si allarga e dai suoi occhi azzurri si capisce che quelle attenzioni non gli dispiacciono. Inizia addirittura a stiracchiarsi facendo guizzare muscoli di cui non sapevo neanche l'esistenza.

- Non che i Blink non mi piacciano, ma non credi che la sveglia stia suonando da troppo tempo? - mi fa notare, al che salto anche io giù dal letto e disattivo la sveglia.

- Ehm...ti dispiacerebbe mettere qualcosa addosso? - 

Leonardo si lecca le labbra e rimango ancora una volta a fissarlo come un'idiota. Dopo qualche secondo mi costringo a distogliere lo sguardo. Non so cosa mi stia succedendo stamattina, se sono rimbambita tutto d'un tratto o se la stregoneria di Leonardo Ferrari sta colpendo anche me, così come tantissime altre ragazze a scuola. 
Non può essere. E' ciò che mi continuo a ripetere.
Vado in bagno e non appena mi guardo allo specchio mi maledico mentalmente per non essermi struccata la sera prima. Il mascara è colato, creandomi degli aloni neri sotto gli occhi e ho rossetto sbavato un po' su tutta la faccia. I capelli sono tutti arruffati e indosso ancora gli abiti di ieri sera. Ora capisco perché il Troglodita tratteneva a stento le risate.
Mi sciacquo il viso con del latte detergente, lavo i denti e levo i vestiti della sera prima. 
Sono appena uscita dalla doccia nel momento in cui inizio a sentire delle urla provenienti da camera mia. Mi asciugo più velocemente che posso e indosso gli slip e una maglia enorme che mi arriva fino a metà coscia. Con i capelli ancora gocciolanti, faccio capolino nella stanza, dove una Noemi incazzata nera fa saettare gli occhi azzurri da me a Leonardo. 

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