3. Drink, calcio, morto.

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Leonardo

Quando arriviamo alla festa, gli altri stanno già parlottano a gruppetti e si sono scatenati in pista. Come avevo previsto, l'invito si è esteso anche a componenti esterni alla classe.
Inizio a cercare Noemi in mezzo a questa marmaglia di gente. Alla fine, questo è l'unico motivo per il quale sono venuto questa sera.

Noto la sua folta chioma liscia e bionda vicino il tavolo degli alcolici, così mi dirigo in quella direzione in maniera disinvolta.
Ho intenzione di snobbarla, comportarmi come se il fatto che lei sia qui non mi sfiori minimamente.
Conoscendola, sarà lei ad iniziare la conversazione.
Noemi è una di quelle ragazze a cui piace stare al centro dell'attenzione. È bella, sa di esserlo ed usa questa cosa a suo vantaggio.

È esattamente l'opposto di Alice. Anche Andrea lo diceva spesso, paragonando quelle che erano le nostre ragazze.
Definiva Russo come una ragazza insicura, troppo timida, che non capiva appieno le sue potenzialità e si lamentava di questo.
Più volte aveva espresso il desiderio che lei diventasse spavalda come Noemi.

Sinceramente, non riesco ad immaginare Alice diversamente.

Verso un po' di rum in un bicchiere di plastica per poi aggiungere del succo alla pera e mescolare il contenuto.
Mi adagio al muro lì vicino ed osservo gli altri giocare ad obbligo o verità, neanche fossimo ancora alle medie.

- Leonardo Ferrari tutto solo soletto in un angolo buio. Che novità! -

Bingo.

Mi volto appena per scorgere la figura alta e slanciata di Noemi. Indossa un vestito verde smeraldo, che fa risaltare la sua pelle candida e le sue gambe lunghe.
Se stesse ancora con me, probabilmente l'avrei portata prima in bagno per una sveltina e poi l'avrei accompagnata a casa a cambiarsi.

- Noemi Bidoli senza quella pulce della sua migliore amica accanto, questa è la vera novità. -

Non appena la nomino, mi rendo seriamente conto che stasera non l'ho vista.
I patti erano chiari: lei faceva in modo che Noemi venisse alla festa, ed io avrei fatto lo stesso con Andrea.

- Non è proprio la migliore delle serate, per Alice. -

Sono curioso, allora mi volto completamente verso la bionda.

- Spiegati meglio. -

- L'ha contattata una ragazza della vostra scuola, le ha detto che Andrea e lei hanno iniziato a scriversi qualche giorno prima che lui la lasciasse. Adesso è in bagno con Giulia ad asciugarsi le lacrime o qualcosa del genere. - Dice con nonchalance.

- Ed esattamente, tu perché sei qui anziché stare con lei? -

Noemi sospira. - Le amiche ti asciugano le lacrime, le migliori amiche pensano ad un modo per farla pagare al tuo ex. E da oggi, credimi, il mio obiettivo sarà quello di far tornare Andrea strisciando da Alice e far in modo che lei lo respinga. -

Lo guarda da lontano e nei suoi occhi posso scorgere della cattiveria allo stato puro.
Ora capisco perché è qui a parlarmi. Lei spera che io l'aiuti. Che le dica come far tornare il mio migliore amico - anche se ultimamente mi sta sui coglioni - dalla sua migliore amica.

- Come pensi di fare? - Incrocio le braccia e la osservo, incuriosito.

Noemi si avvicina al mio braccio, lo sfiora con un dito. - Speravo potessi darmi una mano - sussurra con voce sensuale.

- Cosa otterrei in cambio? - Domando non facendomi abbindolare dalle sue parole.

Già troppe volte ha funzionato, questa volta non mi frega. Non più.

Perché proprio lui?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora