EPILOGO

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Alice Due anni dopo

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Alice
Due anni dopo

È un sabato mattina, ed esattamente oggi io e Leonardo festeggiamo il nostro secondo anniversario. Sono intenta a mescolare la pastella dei pancakes mentre tra la spalla e la guancia tengo il cellulare, con il quale sto parlando con la mia sorellina, Olivia. Parlare è un parolone poiché sa mettere insieme forse due frasi e tutto ciò che sta continuando a ripetere da circa dieci minuti è il mio nome.
– Amore, puoi passarmi la nonna? –, la supplico.
Nonna no –, risponde per l’ennesima volta.
– Se mi passi nonna Adele, ti porto le caramelle la prossima volta. – Tento di corromperla.
Nonna no, melle sì! – Esclama divertita.
Sospiro, esasperata. Con la mia sorellina è stato amore a prima vista, sebbene all’inizio non avessi accettato la sua esistenza e non la volessi neanche vedere.
Ora non ne riesco a fare a meno.
Olivia, dammi il cellulare –, riconosco la voce di mia madre e mi innervosisco all’istante.
Con lei i rapporti non sono cambiati affatto e non credo cambieranno mai. Abbiamo opinioni troppo contrastanti circa quello che mi ha fatto. Io sostengo mi abbia abbandonata per un uomo e lei ribatte che tutti meritiamo di essere felici, lei compresa e che quello è stato l’unico modo che ha trovato per esserlo.
Alla fine ci ho rinunciato.
Alice, sei tu? –, Domanda dall’altro capo del telefono.
– Sì, dici a nonna di richiamarmi più tardi. –
D’accordo. – Afferma per poi staccare la chiamata.
La sveglia di Leonardo suona, mi affretto a sistemare la tavola per la colazione ed il piatto con la torre di pancakes. Entra in cucina ancora assonato, mi stringe in un abbraccio e trova la forza per sorridermi.
– Buongiorno e buon anniversario Heidi –, dice per poi baciarmi.
– Buongiorno e buon anniversario a te. – Rispondo, ricambiando il bacio.
– Pancakes…sono un uomo davvero fortunato –, afferma, dando un’occhiata alla tavola imbandita.
– Sì, Leonardo Ferrari. Lo sei. –
– Ma come siamo modeste! – Esclama, punzecchiandomi il fianco e facendomi sussultare.
– Dai, vieni. C’è un’altra sorpresa per te. – Dico prendendolo per mano e trascinandolo a tavola.
– No, aspetta. Prima devo darti una cosa. –
Mi porge una piccola scatolina bianca e mi invita ad aprirla. Faccio come mi dice e scopro che all’interno della stessa c’è un anello in oro bianco con sopra un piccolo rubino.
– Rosso, come le tue guance –, mi schiocca un bacio sulla guancia. – Spero ti piaccia perché appena l’ho visto ho pensato a te. – Confessa.
– È bellissimo, ma non dovevi. – Ribatto, guardandolo di sbieco.
Dopo che i suoi genitori avevano divorziato e avevamo iniziato l’università, entrambi avevamo cercato un lavoro part-time poiché avevamo il desiderio di essere più autonomi. I primi mesi erano stati una tragicommedia, riuscivamo a stento ad arrivare a fine mese poiché nessuno dei due si era mai reso conto di quanto denaro servisse per vivere da soli, senza alcun appoggio. Fare la spesa, pagare le bollette, l’affitto, fare le lavatrici, stirare i vestiti, litigare con il proprietario del nostro piccolo bilocale…ci eravamo ufficialmente catapultati nel mondo degli adulti. E a quel mondo, si aggiungeva anche lo status di studente universitario. A seconda dei nostri orari decidevamo chi doveva cucinare, chi lavare i piatti, chi sistemare il letto la mattina e così via. Senz’altro, il periodo più stressante rimaneva la sessione degli esami: io e Leonardo a riguardo avevamo due approcci diversi. Io, maniaca del controllo, pianificavo lo studio di ogni materia e non ne volevo di che sapere di staccarmi dai libri finché non raggiungevo l’obiettivo giornaliero che mi ero posta; Leonardo, come suo solito, riusciva a superare anche gli esami più difficili seguendo per bene i corsi e studiando semplicemente lo stretto necessario.
Il primo anno avevamo litigato parecchio, ma nulla che non si potesse risolvere con delle scuse e un po’ di coccole.
Eppure non avevamo mai perso il sorriso o la voglia di rimboccarci le maniche.
– Infatti non dovevo, ma ho voluto farlo. Se potessi ti regalerei il mondo intero, Heidi. – Sorride beffardamente.
– Non ho bisogno del mondo intero, Ferrari. – Gli ricordo.
– Hai ragione, a che ti serve quando hai già me? – Domanda retoricamente, indicandosi.
– E poi quella modesta sarei io…– Sospiro, per poi sorridere.
– Qual è questa fatidica sorpresa? – Chiede incuriosito.
– Ho ritrovato la lista –, affermo.
Leonardo mi guarda confuso. – Fai una marea di liste, spiegati meglio. –
– Ho ritrovato quella lista. – Specifico.
– Posso leggerla finalmente? –, è incredulo.
Annuisco. – È proprio lì, sopra il tavolo. –
Leonardo si fionda sul foglio spiegazzato. I suoi bellissimi occhi azzurri ne leggono velocemente il contenuto.
– Sei riuscita a trovare quindici ragioni per non metterti insieme a me! – Sbotta scioccato, poi volta il foglio, dove sono elencate le ragioni per le quali avrei dovuto rischiare. Leonardo corruga la le sopracciglia, confuso. – Ma ci sono solo dieci motivi per metterti insieme a me! – Esclama.
– Già…credo che quella sia stata la prima volta che anziché fare come suggeriva la lista ho fatto di testa mia, nonostante i contro fossero di più. – Ammetto.
– Interessante…quindi sono stato la tua eccezione alle regole? – Domanda divertito.
– Suppongo di sì. – Confermo.
– E allora, se oggi ti domandassero: “Perché proprio lui?”, che cosa risponderesti? –
– Ad oggi, risponderei semplicemente: “Perché sì.” – Sussurro a qualche centimetro dalle sue labbra.
Leonardo mi regala uno sei suoi splendidi sorrisi che non riesco a non ricambiare.
– Ti amo –, dice portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
– Ti amo anche io. – 

Autrice:
Ancora non ci credo che non scriverò più di questi due.
Con le lacrime agli occhi, posso affermare che Alice e Leonardo mi mancheranno molto.
Spero che questo epilogo sia di vostro gradimento e spero che la storia vi sia piaciuta.
Vi ricordo anche che sul mio profilo, nella descrizione, ci sono i link per le versioni cartacee del libro.
Detto questo...se siete amanti dei 5sos, mi farebbe piacere se voi leggeste la storia tra Luke ed Alex. Due libri sono completi mentre l'ultimo lo sto ancora scrivendo (tra l'altro la protagonista si chiama come il mio nome d'autore lol).
Se non siete interessati alle fanfiction, sto scrivendo anche una nuova teen fiction dal nome: "Resta ancora un po'", ma vi avverto che quella è solo per cuori forti.
Un bacio a tutti voi,
grazie per avermi accompagnata in questa fantastica avventura,
anche se non ci conosciamo,
vi voglio bene e sono grata ad ognuno di voi per essere arrivati fin qui.
Sempre vostra,
Alexandria Lewis

Perché proprio lui?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora