XIV

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Era passato paracchio tempo, in palestra oltre a me e Irene era rimasto solo B.I, che intanto aveva smesso di allenarsi col la box e si era messo a fare altri esercizi, fortunatamente fuori dalla mia visuale, persino gli allenatori se n'erano andati.
Noi ragazze stavamo ancora parlando quando sentimmo un tonfo di qualcuno che aveva aperto la porta di schianto, ci affacciamo dal bar ed era Suho.

Suho:"B.I dov'è Irene?!"
B.I:"Nel bar"
Rispose incurante del modo poco gentile in cui si stava comportando il maggiore
Irene:"Merda..."
Sossurrò Irene non appena lo vide
Io:"È successo qualcosa?"
Irene:"Niente di importante, è solo che ho perso la conizione del tempo e se è qui vuol dire che deve aver provato a chiamarmi... si arrabbia se non gli rispondo"
Io:"Mi sembra un po' esagerato..."
Irene:"Che ci vuoi fare ognuno ha i suoi difetti"

Uscimmo dal bar e quando Suho vide Irene la prese per un braccio e la strattonò verso l'uscita
Suho:"Muoviti, andiamo!"
Irene:"Arrivo"

Io:"Ciao"
Provai a dire ma ormai si erano già chiusi il portone alle spalle
Io:"Fanno sempre così?"
Chiesi a B.I che intanto si stava tamponando la fronte con un asciugamano
B.I:"Boh, sono affari loro"
Poi tornò all'attrezzo che stava usando prima

Io:"Non hai ancora finito?"
B.I:"Quando avrò finito te lo dirò"
Io:"Ma è tutto il giorno che sei qui non starai esagerando?"
Sinceramente non riuscivo nemmeno a capire dove andassero a finire tutti questi allenamenti, mi sembrava magrolino
B.I:"No, allenarmi mi serve e in più fa bene, dovresti farlo anche tu"
Io:"Guarda che io mi allenavo"
B.I:"Ah si?"
Chiese scettico
B.I:"E in cosa? Sparare non conta"
Io:"Lotta libera, me la cavavo pure bene"
Risposi sicura

B.I:"Va bene"
Abbandò il suo attrezzo, si tolse scarpe e calzini e salì sulla pedana dove prima si stava allenando June
B.I:"Mostramelo"
Io:"C-cosa? adesso?"
B.I:"Hai detto che te la cavavi bene, sono curioso"
Io:"Ma il mio bene è sicuramente lontanissimo dal tuo livello"
B.I:"Questo lo so, ma non ti colpirò come se fossi al mio livello"

B.I:"Guarda che se non vieni comincio a pensare che mi hai mentito"
Eccolo qua, il mio punto debole, tutte le volte che qualcuno fa leva sul mio orgoglio io perdo tutto il mio buon senso.
Mi tolsi le scarpe e lo raggiunsi sulla pedana.

Una volta lì lui mi diede le spalle e fece una cosa che mi spiazzo; si tolse la canotta
B.I:"Allora sei pronta?"
Disse rivoltandosi verso di me.
Ed eccolo lì il frutto dei suoi allenamenti, si vedeva anche da vestito che fosse ben piazzato ma non pensavo così tanto, come ho detto prima mi sembrava piuttosto magrolino, invece adesso avevo davanti agli occhi delle adominali perfettamente scolpite.

Riuscii a vedere per la prima volta il tatuaggio, che aveva sul pettorale, completo, rappresentava la scritta "Nihilism"; scoprii che ne aveva anche altri due; uno lo avevo visto quando era girato, sulla schiena all'antezza della spalla e raffigurava un aereoplanino di carta con una vela sorretto da dei palloncini, l'altro lo aveva su un osso del bacino, era una scritta ma non sapevo cosa ci fosse scritto, solo l'idea di soffermarmi a guardare quel punto abbastanza a lungo per capire cosa ci fosse scritto mi imbarazzava.

Dovevo restare concentrata
Io:"Sì sono pronta"
Stettimo un po' sull'attenti poi fui io la prima ad attaccare, ma il mio attacco fu respinto facilmente e venni sbattuta a terra
Io:"Avevi detto che ti saresti contenuto"
B.I:"Credimi l'ho fatto"
Mi rialzai e riprovai; a terra un'altra volta, poi di nuovo e ancora un'altra volta, finivo sempre al suolo e mi rialzavo, stavolta però rimasi a terra; avevo sbattuto il gomito, non mi faceva così male da non potermi rialzare, ma avevo un piano

Criminal {Kim Hanbin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora