XXV

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Rosé P.O.V
Erano passati tre anni, restai chiusa nel covo dei BTS per quasi un anno prima che decidessero di lasciarmi tornare a casa.

Non avevamo più ricevuto attacchi, né dagli EXO né dagli iKON, durante questi anni mi sono rifiutata più volte di pensare che si fossero arresi, che avessero abbandonato i loro piani, ma con il tempo ho iniziato a dubitare di questa sicurezza, come della speranza di rivederlo.

Ho pensato a lui costantemente, ho sentito così tanto la sua mancanza da stare male, fino a che non ho deciso che dovevo andare avanti; B.I, dovevo dimenticare quel nome, soprattutto perché quel nome non rappresentava nulla, non era il nome del ragazzo del quale mi ero innamorata ma solo lo pseudonimo dietro il quale si nascondeva, il nome di quel ragazzo io nemmeno lo conoscevo...

Alla fine io e le mie amiche avevamo rinunciato all'idea di formare le Blackpink, Jisoo aveva deciso di sposarsi con mio fratello ed io non ero più così tanto affascinata da questo mondo, anzi, volevo fare come le donne e le figlie dei Gangster, mettere la testa sotto la sabbia e non chiedermi da dove arrivassero i soldi che spendevo.

Stavo facendo una passeggiata lungo l'han river, da quando avevo lasciato il covo lo facevo spesso; odiavo restare chiusa in casa e questa zona di Seoul era così bella.
In quel momento mi chiamò mio padre

Io:"Pronto papà?"
Io:"Sei uscito ora da lavoro?"
Io:"Io sono andata a fare una passeggiata"
Io:"No non faccio tardi, tranquillo"
Io:"Okay, a dopo"

Attaccai e mi sedetti su un pratino sulla riva del fiume, non ce n'erano tanti ma io ero riuscita a stanare questo.
Era primavera quindi il prato era pieno di margherite e denti di leone, iniziai a coglierne alcuni e li allineavo alternado i colori, prima uno giallo, poi uno bianco, poi di nuovo uno giallo e uno bianco e così via.

Non riuscivo più a trovarne uno bianco, mi guardai un po' intorno finché nella mia visuale non vidi una mano porgermi un fiore bianco; lo presi e mi voltai per vedere chi fosse stato ma la persona mi dava già le spalle e si stava allontanando.
Era un ragazzo non tanto alto che indossava una felpa nera con il cappuccio tirato su e un paio di jeans.

Io:"Aspetta!"
Provai a chiamarlo ma il ragazzo non si fermò, avevo una sensazione che mi appesantiva lo stomaco e il petto;
E se?...

Quando vidi il ragazzo girare in un vicolo gli corsi dietro, lo trovai appoggiato ad un muro di quel vicolo.
Quando mi guardò gli vidi il volto, aveva la mascherina ma lo riconobbi comunque, i suoi occhi leggermente vicini e così neri erano inconfondibili.

Presi fiato per dire il suo nome ma lui si portò un dito all'altezza della bocca per farmi capire di restare un silenzio, mi fece cenno di ascoltare e in quel momento si sentì un forte boato.

Mi voltai di scatto verso la direzione del suono e vidi delle fiamme avvolgere il palazzo degli uffici di mio padre.
Mi rigirai per vedere B.I ma non c'era più, corsi il più veloce possibile verso l'edificio di mio padre sperando che quando mi aveva chiamato fosse stato già fuori.

Una volta raggiunto l'edificio iniziai a farmi spazio trai curiosi che erano accorsi a vedere cosa fosse successo. Qualcuno aveva chiamato i pompieri che si stavano già dando da fare per spegnere le fiamme.

Cercai con gli occhi qualche volto familiare e quando vidi mio fratello gli corsi in contro, ma non era da solo accanto a lui, accovacciata con le mani che le coprivano il viso, c'era Jisoo in lacrime che continuava a dire parole che non capivo

Io:"Namjoon che è successo?..."
Namjoon:"Qualcuno ha messo una bomba all'interno dell'edificio"
Fece una pausa per guardare quella che stava per diventare sua moglie e poi tornò a rivolgersi a me abbassando la voce
Namjoon:"Il padre di Jisoo e quello di Jennie erano ancora dentro"

Sentii delle macchine fermarsi dietro di noi mi girai e da una uscirono mio padre, il padre di Lisa, Lisa e Jennie, dall'altra qualche membro dei BTS tra cui Yoongi

Jennie:"PAPÀ!!!!"
Vidi Jennie correre verso il palazzo in fiamme ma Yoongi riuscì ad afferrarla in tempo

Jennie:"YOONGI LASCIAMI! LASCIAMI STARE!!"
Non le disse nulla, la lasciò sfogare continuando a tenerla ferma.
Lisa venne verso di me e mi abbracciò.

Feci passare gli occhi da Jisoo a Jennie più volte e delle lacrime iniziarono a rigarmi il volto. Mi resi conto che stringevo ancora tra le dita la margherita che mi aveva dato B.I

Era stato lui, tutto quel dolore, quelle vittime, erano opera sua.
Sapeva cosa significa perdere un padre, lo aveva provato sulla sua pelle, ma questo non lo ha fermato.

-
Stamattina si erano tenuti i funerali dei due compagni di mio padre.
I BTS erano andati a pranzare al covo ed io mi ero fatta portare con loro, volevo trovare il coraggio per dirgli che i mandanti della bomba erano gli iKON.

Stavamo pranzando ed io decisi di parlare, tirai fuori la margherita e la misi al centro del tavolo, tutti guardarono il fiore interrogativi
Io:"Me lo ha dato B.I"
A quel punto tutti spostarono l'attenzione dal fiore a me

Namjoon:"Quando lo hai visto?!"
Io:"Ieri, poco prima dell'esplosione"
Yoongi:"Sei coinvolta?!"
Mi chiese Yoongi severo

Io:"No!"
La sua domanda mi fece arrabbiare, come poteva pensare che avrei potuto fare una cosa del genere

Io:"Ieri sono andata a fare una passeggiata nel mio solito posto, e lì si è palesato B.I, non ci siamo nemmeno parlati... ma mi ha fatto cenno di ascoltare qualche secondo prima dell'esplosione. Sapeva che stava per accadere in quell'istante. Sono stati gli iKON..."

Una piccola parte di me voleva essere al di sopra delle parti e non dire nulla ma poi ripensai a Jennie e Jisoo, non potevo non dirlo
Namjoon:"Hai fatto bene a dircelo. Attaccheranno di nuovo, dobbiamo tenerci pronti; sono tornati"

Criminal {Kim Hanbin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora