Criminal {Kim Hanbin}

L

Hanbin P.O.V
Suho:"E andiamo, Hanbin, reagisci, così non mi diverto"
Disse schiaffeggiandomi leggermente con la pistola come se volesse svegliarmi, ma io non reagii, non stavo nemmeno pensando non ne avevo la forza, stavo elaborando forse.

Suho:"E va bene"
Si alzò in piedi e puntò la pistola
Suho:"Ti faccio reagire io"
Premette il grilletto e mi sparò all'altezza della coscia. Stavolta il dolore, misto a quello per la paura di aver perso Rosé, fu troppo forte e non riuscii a trattenermi dal gridare, soprattutto quando appoggiò il piede sulla ferita che mi aveva appena inflitto, più premeva più sentivo i miei occhi inumidirsi, cosa che non mi succedeva da una decina di anni; mi sforzai di ricacciare indietro le lacrime, il mio orgoglio mi impediva di lasciarle cadere.
Fece sempre più pressione facendo uscire altre grida dalla mia bocca, nonostante mi sforzassi di soffocarle.

Quando finalmente smise ero distrutto, avevo la fronte impregnata di sudore ma allo stesso tempo sentivo freddo, ero stanco, molto stanco...
Le palpebre si fecero sempre più pesati fino a chiudersi;
rabbrividii quando sentii qualcosa percorrermi la guancia, una lacrima.
Ormai non mi era rimasto più nemmeno l'orgoglio.

Quella singola lacrima provocò una reazione a catena e a lei se ne seguirono altre, una dopo l'altra ed io non avevo più l'energia di fermarle.
Un piccolo sorriso soddisfatto si fece strada sul volto di Suho
Suho:"Le lacrime dei combattenti sono le più soddisfacenti da guardare; quando crolla un duro si rivela per la sua vera natura, un perdete frignone"

Le sue parole in qualche modo mi risvegliarono qualcosa dentro, rabbia o risentimento, fatto sta che smisi di piangere
Io:"Sei soddisfatto?"
Chiesi calmo
Suho:"Estremamente, sì, ma lo sarò ancora di più quando avrò finito con te"
Io:"E poi che farai? La tua vita è girata in torno a me per undici anni, ti sei allenato per poter battere me, hai fondato la tua gang per poter avvicinare me, e poi? Una volta che mi avrai ucciso che farai? Quale sarà la tua motivazione per andare avanti? Quando si vive in funzione di qualcuno diverso da noi stessi è questo il destino che ci attende; avresti potuto combinare qualcosa di vero nella vita invece che servire il fantasma di tuo padre"

Suho:"Ma allora non ti sono bastate!"
Furioso mi mollò un calcio sullo stomaco che mi tolse il respiro per qualche secondo
Suho:"Ho dato ordine preciso ai miei uomini di far fuori Bobby e Song, vediamo se parlerai così tanto quando anche loro avranno raggiunto il creatore"

Rosé P.O.V
Irene aveva premuto il grilletto ma mi aveva mancato, il proiettile mi era passato talmente vicino all'orecchio che mi sembrava addirittura di aver sentito l'aria spostarsi.

Dopo aver sparato si era accasciata a terra in lacrime; per un attimo me l'ero fatta sotto ma alla fine avevo avuto ragione, non mi aveva uccisa, e lo aveva fatto di proposito, Irene non sbagliava mai mira.

Corsi verso di lei e le accarezzai la testa mentre continuava a piangere
Io:"Lo sapevo che eri migliore di così"
Irene:"Anche se non ti ho uccisa io, lo farà lui e farà del male anche alle Red velvet"
Disse alzando la testa e mostrandomi il suo volto preoccupato.

La abbracciai
Io:"Ti proteggeranno gli iKON, dirò a B.I di..."
Irene:"Rosé..."
Mi interruppe lei scostandosi dall'abbraccio
Irene:"B.I è..."
Si fermò quando sentimmo una delle due porte tra le quali eravamo rinchiuse aprirsi con un colpo
GD:"Ma porca puttana, questa casa è un fottuto labirinto"

Dalla porta entrarono Gdragon e Daesung dei Big Bang e Mino e Yoon dei WINNER
GD:"Oh ma guarda un po' chi abbiamo qui, le pecorelle smarrite"
Lanciai un'occhiata a Yoon, non avevo più visto i WINNER da quando pensavano avessi ucciso un loro compagno

Mino:"Ci dispiace di averti accusata Rosé..."
Disse Mino, sembrò quasi che mi avesse letto nel pensiero
Mino:"Chiunque sia stato lo prenderemo"
Irene:"È stato Sehun, sotto ordine di Suho, il piano era far ricadere la colpa su Rosé"
Ci informò Irene a testa bassa come se si sentisse in parte responsabile
Yoon:"Perché?"
Irene:"Voleva che i WINNER abbandonassero B.I, sapeva che non avrebbe mai dubitato di lei"
Ero sicura di essere arrossita

GD:"Dov'è adesso mio fratello?"
Irene:"È questo che stavo dicendo, B.I è con Suho, la storia del rapimento era una trappola, adesso lo starà torturando"
Il cuore iniziò a martellarmi nel petto per la preoccupazione
Io:"Perché gli fa questo?"

Irene:"Vendetta, B.I ha ucciso suo padre, sono undici anni che Suho si prepara per questo giorno"
Mino:"È un fissato, che cosa inquetante"
Ero d'accordo con lui, il fatto che Suho preparasse questa vendetta da undici anni metteva i brividi, come questa casa

GD:"Aspetta? Undici anni hai detto? Vuoi dire che Suho è figlio di quel viscido che tradì nostro padre?!"
Yoon:"Buon sangue non mente insomma"
Irene:"Questo non lo so, Suho non parla molto di suo padre"
GD:"Lo so io, B.I ha ucciso solo lui quell'anno, ci ha messo un po' prima di riuscire ad uccidere di nuovo"
Ricordai quando B.I mi raccontò la storia di quell'omicidio, con gli occhi tristi che persi guardavano il cielo, e mi si strinse il cuore; non era giusto che B.I pagasse per quella storia, non ora che sembrava essersela lasciata alle spalle

Deasung:"Ne uscì distrutto, non merita di rivivere tutto... se quel bastardo si è veramente azzardato a torcere un capello al mio nipotino dovrà vedersela con me"
GD:"Non è tuo nipote"
Ribatté Gdragon stranito
GD:"Non è mio figlio, è mio fratello, quindi tu non sei suo zio, sei più come un cugino"
Daesung:"Dici?"
GD:"Eh sì"

Ignorai la conversazione inutile che stavano avendo qui due e mi rivolsi a Irene
Io:"Puoi portarci da lui?"
Irene scosse la testa e riprese a piangere
Irene:"Se lo faccio ucciderà le Red Velvet"
Gdragon si accucciò vicino a lei e le mise una mano sulla spalla
GD:"Non preoccuparti, ho già mandato tre dei miei uomini più uno dei WINNER a proteggere le tue compagne, sono al sicuro"
Giurai di aver visto le guance di Irene tingersi di rosso, Gdragon doveva aver consolato Irene anche quando è morta Wendy perché è da allora che ho notato che Irene aveva un debole per lui.

Irene si asciugò le lacrime e si alzò in piedi seguita da me e Gdragon
Irene:"Va bene, vi porterò da lui"
Tirò fuori una chiave, che probabilmente aveva usato per chiuderci là dentro, e aprì la porta opposta a quella sfondata da Gdragon
Irene:"Seguitemi"