XV

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Io:"AH ho vinto di nuovo!!!"
dissi mostrando le carte a Song.
stavamo giocando a briscola da parecchio, avevo pulito tutto e mi annoiavo, in casa c'eravamo solo noi due perché gli altri iKON erano andati in missione, Song era rimasto qui per assicurarsi che non tentassi di scappare.

Song:"Aish, ma non è giusto, vinci sempre tu"
Io:"Si chiama talento"
dissi soddisfatta. Song accennò un sorriso, ma aveva la testa da un'altra parte
Io:"Eih va tutto bene?"
Song:"Certo, tranquilla"
Si sforzò di sorridere ma ormai mi era capitato spesso di trovarmi sola con lui, avevo imparato a conoscerlo, nascondeva sempre il suo essere triste o preoccupato, lo faceva per non far preoccupare anche le persone che lo circondano

Io:"Bugiardo"
Song:"E va bene, sono preoccupato per i ragazzi, dovrebbero essere già tornati da un pezzo, dovevano solo fare una perlustrazione sono via da quasi dodici ore"
effettivamente erano usciti stamattina presto, ed ora era sera inoltrata; stamattina, prima che B.I lo sgridasse per darmi troppe informazioni, Ju-ne mi aveva detto che sarebbero andati a svolgere un compito veloce...

Come se l'universo ci avesse sentito, in quel momento sentimmo il cancello aprirsi ed il rumore del furgone entrare nel vialetto del covo. Ci alzammo entrambi di colpo dal tavolo, aspettando l'ingresso dei ragazzi che non si fece attendere molto.
Quando entrarono le nostre preoccupazioni non si alleviarono, anzi, erano tutti e sei in delle condizioni pietose.

Il primo ad entrare fu Bobby che teneva Jay sulle spalle, il quale aveva una ferita d'arma da fuoco su entrambe le gambe; seguiti da Chan e DK che erano anch'essi messi male, ma non quanto Jay.
Quando vidi entrare gli ultimi due mi si fermò il cuore; Ju-ne, che aveva delle ferite di armi da taglio in faccia e sulle braccia, stava tenendo B.I per un braccio, aiutandolo a camminare, il quale si teneva la mano premuta su una ferita sul bacino che non riuscivo a vedere, ma capii essere grave dal fatto che facesse fatica a respirare e a tenere gli occhi aperti.

Song:"Che cosa è successo?!"
DK:"Un'imboscata... sono stati i BTOB, si sono uniti ai BTS"
Bobby:"Ci hanno beccati mentre esploravamo il confine del nostro territorio con quello dei BTS"

Ju-ne:"B.I ti ho detto di tenere quei cazzo di occhi aperti!!"
Sentimmo Ju-ne gridare tra le lacrime
B.I:"Portami.... in camera..."
Ordinò stanco
Ju-ne:"Ma che diavolo stai dicendo?! Song ti deve curare"
B.I:"Quando avrà curato le gambe di Jay verrà da me"
Ju-ne:"Ma tu-"
B.I:"Fa come ti ho detto, è un ordine"
Ju-ne esitò poi eseguì l'ordine del suo leader

Song era corso a prendere l'occorrente per medicarli ed era tornato in salotto alla velocità della luce
Song:"Ju-ne lo hai lasciato da solo?!"
Chiese vedendo il minore scendere le scale
Ju-ne:"Mi ha ordinato di farlo, se non lo facevo continuava ad affaticarsi"
Song:"Cazzo è quello messo peggio"

Song aveva ragione, era quello messo peggio, doveva essere curato subito
Io:"Song! Hai un'altra cassa del pronto soccorso?"
Lui mi guardò confuso
Song:"Certo, perché?"
Io:"Dammela, vado io a curare B.I"
lui mi scrutò cercando di decidere in fretta se fidarsi di me o no
Song:"Va bene, è nel ripostiglio"
Ricevuta la risposta che volevo corsi a prendere la cassa e mi recai nella stanza di B.I.

Lo trovai seduto sulla sua poltrona a petto nudo che si premeva la maglietta sulla ferita; mi affrettai a prendere la sedia dalla sua scrivania e mi sedetti davanti a lui
B.I:"Che cosa ci fai qui?"
mi chiese con voce stanca
Io:"Sono venuta a curarti"
Dissi senza guardarlo iniziando a preparare l'occorrente

B.I:"Non c'è bisogno viene Song quand-"
Io:"Sì, quando ha finito di curare Jay, lo so che è questo che vuoi, ma non è possibile, devi essere curato ora, fammi vedere la ferita"
dissi cercando di togliergli la mano che mi copriva la visuale ma lui prese la mia con la sua libera

B.I:"Perché lo fai? Così metti i bastoni tra le ruote a tuo fratello e al tuo Suga, persino tu ci puoi arrivare che sono stati i loro alleati a spararmi"
la sua voce era stanca e mentre mi guardava le palpebre rischiavano di cadergli di continuo, era messo male e più tempo passava senza che mi lasciasse curarlo, più io entravo nel panico

Io:"In questo momento non me ne frega un cazzo di questa guerra, mi importa soltanto di curarti questa maledetta ferita!"
Sentivo gli occhi pizzicare, ma non volevo piangere volevo restare forte davanti a lui, volevo dimostrargli di essere convinta di quello che dicevo.
Mi guardò per qualche secondo poi tolse la mano segno che potevo curarlo.

Tolsi la maglia che aveva usato per tamponare il sangue, aveva ancora il proiettile nella pelle, gli pulii la ferita con del disinfettante ed un batuffolo di cotone, lui iniziò a stringere i braccioli della poltrona, segno che stava sentendo dolore.

Non appena iniziai a rimuovere il proiettile con le pinze un urlo lasciò le sue labbra, provai ad ignorarlo e continuare, appena ricominciai urlò di nuovo. Mi avvicinai al suo viso, lo presi tra le mani e lo accarezai
Io:"Va tutto bene, resisti ti prego, tra poco finisce tutto"
Non aspettai una risposta e mi rimisi subito a lavoro, dopo poco ricomincio a urlare, erano urla soffocate, cercava di trattenerle ma invano. D'istinto mi tolsi la maglietta e gliela porsi
Io:"Tieni mordi questa"
Lui la prese e fece come gli avevo detto, la mia idea funzionò infatti riuscì a trattenere le urla.

Adesso dovevo chiudergli la ferita, anche questa non sarebbe stata una passeggiata, infatti, dopo essersi rilassato una volta estratto il proiettile, ricominciò a stringere la maglia con i denti non appena iniziai a mettergli i punti.

Io:"Ecco ho fatto"
gli dissi non appena finii di inserire l'ultimo punto; gli fasciai la ferita e mi riavvicinai al suo viso asciugandogli con un pezzo di garza pulita il sudore che gli si era formato a causa del dolore
Io:"è tutto finito ora, tranquillo"
Si tolse la mia maglia di bocca e rise, o almeno ci provò perché la sua risata uscì fiacca quasi come un sussurro
B.I:"Stai tranquillizzando me o te stessa?"

Quel sorriso era così raro che le poche volte che mi si presentava davanti sarei stata capace di incantarmici per ore, era dolcissimo, gli dava l'aria da ragazzino; non avrei permesso a nessuno di cacellarlo per sempre, nemmeno a mio fratello.

Così come si era presentato improvvisamente, altrettanto improvvisamente quel sorriso svanì.
Mi passo un pollice sulla guancia e mi asciugò una lacrima che nemmeno sapevo di avere

B.I:"Ecco questa è una cosa che non devi mai fare"
disse serio
Io:"Che cosa?"
B.I:"Piangere per me, non lo fare mai più"
Io:"Io... n-non lo faccio più scusa"
dissi asciugandomi le lacrime
B.I:"Però lo stai continuando a fare"
Io:"Scusa ci sto provando, m-ma non ci riesco; è che m-mi sono preoccupata"

B.I:"Non ti devi preoccupare per me, ma non lo capisci che se io muoio ci guadagni?"
Io:"Basta! Smettila di ripeterlo! Non voglio che tu muoia, non mi importa se ci guadagno, non voglio..."
A quel punto scoppiai proprio a piangere

Io:"Come faccio a non preoccuparmi per te?! Lo so che è sbagliato, che non avrei dovuto, me lo sono ripetuta all'infinito, ma non ci posso fare niente se mi sono affezionata a te, se mi piace l'idea di restarti vicino, se sento di-"
B.I:"Basta... ti prego, non aggiungere altro"

Allungò la mano e mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio
B.I:"Non voglio sapere altro, qualsiasi cosa senti io non posso permettermi di provare lo stesso; quindi grazie per la medicazione ma ora devi andare via"

Io:"No, devi essere aiutato a metterti a letto e durante la notte ti si potrebbe riaprire la ferita"
B.I:"Vorrà dire che chiamerò Song"
Io:"Song deve aiutare Jay che non può camminare"
Dissi mettendo a posto la cassa del pronto soccorso

B.I:"E dove dormirai?"
Io:"Userò la poltrona. Vieni ti aiuto ad andare a letto"
Lo informai porgendogli una mano. Quando me la prese mi misi un suo braccio intorno al collo e lo accompagnai a letto, aiutandolo a sdraiarsi
Io:"Ora vado a prendere gli antidolorifici e torno"

B.I:"Sei sicura di voler uscire così?"
Io:"Così come?"
B.I:"Senza maglietta, anche se tanto non c'è molto da vedere"
Mi guardai incredula e gli diedi le spalle di scatto per nascondermi, anche se ormai era un po' inutile;
mi ero dimenticata di avergli dato la mia maglia
B.I:"Prendine una dal mio armadio"
Feci come detto e uscii dalla stanza.

Criminal {Kim Hanbin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora