Ho questo rito. Ogni mercoledì, in qualsiasi condizione metereologiche, io, Beth e Niki ci vediamo. Un po' perché abbiamo bisogno di chiacchierare, un po' per il bisogno di sapere che metà settimana è passata e poi dovrebbe essere tutto in discesa verso il weekend.
In questi due anni, cioè da quando abbiamo iniziato, ci siamo viste nei nostri appartamenti, in bar, birrerie, fast food, ospedali, ristoranti, cinema, parchi, a concerti, mostre d'arte, centri commerciali.
Non importa dove e come, l'importante è vedersi.
I nostri genitori abitano tutti lontani, ci siamo spostate per frequentare l'università, è lì che ci siamo conosciute, così siamo diventate la famiglia una dell'altra.
Quattro settimane fa, la riunione del mercoledì l'abbiamo fatta nel mio nuovo appartamento, pieno di scatoloni del trasloco e poca roba da mangiare. Oggi, ho una novità da raccontare alle mie amiche, fresca di oggi pomeriggio.
Sono eccitata come una bambina, perché finalmente dopo tante opportunità di lavoro orrende e sottopagate, mi hanno preso in prova in una delle aziende più appetibili della zona. All'inizio cercavo lavoro vicino a dove abitavo prima, poi ho deciso di andare ad abitare altrove, quasi in mezzo alla campagna e ampliare la ricerca. Ho avuto fortuna, chissà che le cose comincino a girare anche per me.
Abbiamo deciso di vederci in un pub vicino a casa di Beth, dove ho abitato nel periodo del trasloco, per comodità. Sta facendo parecchi straordinari al lavoro così abbiamo deciso di agevolarla. Infatti quando arriva trova già le patate fritte e una birra chiara sul tavolo.
"Grazie ragazze!" esordisce sedendosi e togliendo la giacca allo stesso tempo, rischiando quindi di ribaltare la sedia contro un tizio seduto al tavolo accanto al nostro.
Scoppiamo a ridere della sua poca agilità, prima che ci incenerisca con lo sguardo e si metta seduta composta, come se non fosse successo nulla.
Bevo un sorso di birra, poi glielo dico. "Ragazze" le chiamo "ho trovato un lavoro. Un buon lavoro intendo."
Niki mi guarda con l'aria scettica, visto che ultimamente non mi hanno proposto mansioni che volevo, mentre Beth inizia a battere le mani sorridente. "Era ora!" esclama.
"Sentiamo" dice poi Niki "dove, stavolta?"
"Alla Morris."
Lei alza il sopracciglio, colpita. Sa che ci sono solo due aziende chimiche in zona abbastanza quotate e sa anche che cerco di ottenere un posto lì dentro da quando mi sono laureata.
Una delle aziende è chimico farmaceutica, l'altra si occupa di profumi e cosmetica.
"Ricerca e sviluppo?" domanda.
"Quasi. Qualità" dico con un sorriso. Sarò in prova per due settimane e se tutto andrà come spero, mi faranno firmare un contratto a tempo determinato per un anno.
"Allora stasera festeggiamo!" esclamano in coro dopo essersi guardate.
"Dai poi devo guidare" protesto debolmente, ma non mi stanno già più ascoltando, si sbracciano per chiamare la cameriera e farsi portare altro da bere.
Le obbligo a offrirmi altre patatine, per tamponare un pò di quell'alcool che stiamo ingurgitando, mentre il locale si riempie di gente. Non pensavo che ci fosse così tanto movimento a metà settimana, ma sono in vena di festeggiamenti e dopo qualche bicchiere mi ritrovo a ballare sul tavolo assieme a Beth.
Attorno a noi tutti si divertono ed io mi dimeno al ritmo di Pressure dei Muse, fingendo addirittura di suonare la chitarra, facendo ridere le ragazze.
Niki mi tira giù, per presentarmi un tipo con cui sta parlando già da qualche minuto, ma non è il mio tipo, nessuno lo è in questo periodo, così lo ringrazio per l'interessamento ma gli dico che non sono in vena.
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Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)
ChickLitOlivia trova il lavoro dei suoi sogni, dopo tanto cercare, ma il primo giorno scopre che invece dovrà fare da babysitter al figlio del capo. Bello, alto, sempre sorridente e.. stronzo. Non sembra esserci margine per andare d'accordo, almeno per Oliv...