Capitolo 46 - Isaac

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Non riesco a smettere di sorridere. E' stato così difficile fingere di seguire le direttive di mio padre e allo stesso tempo lavorare sotto banco con Danika, il padre, gli altri azionisti e incontrare mia madre, Marco e gli altri che hanno trovato, per mettere in atto il mio piano.

Il gruppo di investitori russo, ha ottenuto ciò che voleva. Il controllo della Morris. Se si venisse a scoprire che sono stato io a fare insider trading sarebbe un casino, ma siamo stati molto attenti. Marco e mia madre poi, hanno trovato un gruppo di giovani investitori oltre Manica, interessati al progetto.

Abbiamo fatto il gioco dei russi. E non me ne potrebbe importare di meno. Potrebbero decidere di smantellare la Morris e mi andrebbe bene. Sono egoista, lo so, ci sono dipendenti che forse avrebbero qualche problema, ma sono certo che trovremmo una soluzione. E mio padre non lo sa ancora. La soddisfazione che ho provato quando ho realizzato che ce l'avevamo fatta.. è stata impagabile.

La cordata russa, voleva la garanzia di contare qualcosa in azienda, metterci un piede dentro, diciamo. Ho convinto mio padre a cedere parte delle sue azioni per darle ai russi, in cambio dei loro investimenti. Prima di questo, Alan deteneva la maggioranza delle azioni, visto che si era tenuto il cinquantuno per cento. Ora ne possiede il trenta.
Non voglio pensare di somigliare a lui, ma questo successo è frutto di mosse lente e inesorabili. Ho messo insieme non una, ma due cordate ostili. Gli investitori russi hanno continuato a tirare la corda, così mio padre mi ha detto chiaro e tondo di dargli ciò che volevano per decidere di investire in azienda.

Beh papà, l'ho fatto eccome. Volevano la garanzia di contare qualcosa, volevano a poco a poco prendere il possesso della Morris, questo il padre di Danika me lo ha spiegato quasi subito, quando gli ho detto chiaro e tondo che mio padre voleva usare i loro soldi e consolidare la sua di posizioni.

La mia quota, assieme a quelle acquistate in questi mesi dagli investitori inglesi hanno portato Mio padre in condizione da mettersi sulla difensiva. Non capiva come mai le quote si stavano accentrando in quel paese, ma credeva fosse un caso. Ancora non era abbastanza.

Non lo era per estrometterlo. Ora invece, un contratto messo a punto dagli avvocati di mia madre, conferisce al gruppo formato da me, mamma, i russi e la cordata inglese, il cinquantacinque per cento delle azioni e mio padre non può farci nulla.

Soprattutto quando sarà di dominio pubblico l'inchiesta per il ricatto ai danni di Olivia. Mia madre si è occupata più che altro di quello, facendo anche in modo che lei non sia obbligata a testimoniare, tenendo per buone le registrazioni. Agenti speciali sono venuti in azienda, installando microfoni e telecamere nel mio ufficio e in quello di Alan, per registrare il resto.

Abbiamo avuto gli esiti la settimana scorsa, ma abbiamo ritardato la diffusione della notizia fino alla prossima settimana. A ripensare a ciò che mi hanno fatto sentire dalle registrazioni, ho uno scatto nervoso. Cerco di rilassare i muscoli contratti, pensando che ieri abbiamo fatto la nostra mossa, congiunta.
Ad Alan non resterà che dimettersi, altrimenti il gruppo lo farà estromettere.
Ancora non mi rendo conto che finalmente è tutto finito. Finalmente potrò essere libero.

Libero da mio padre, libero di decidere per me e soprattutto libero di corteggiare Olivia, di dirle quanto la amo, di cercare di farmi perdonare per non aver avuto fiducia in lei. Libero di prostrarmi ai suoi piedi per farmi perdonare il tradimento con Danika. Sono disposto a fare di tutto per lei. Non le ho intestato delle azioni dell'azienda, perché abbiamo richiesto un cospicuo rimborso, nella causa intentata contro mio padre e se le avessi donato anche delle azioni sarebbe stato sospetto.

Sono due giorni che organizzo la cena con Marco, non vedo l'ora di rivederla. Lui mi ha detto che la vede meglio, ma ho bisogno di accertarmene. Abbracciarla stretta a me e inspirare il suo profumo, sentire che è sempre lo stesso, a cui penso ogni sera prima di dormire, mentre cerco di ricordare l'esatta sfumatura di nocciola dei suoi occhi, le ciglia lunghe e la bocca  a cuore.

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora