Capitolo 38

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Mi sento il fantasma di me stessa.
Isaac prima ignorava le mie chiamate ed i messaggi, ma dopo sabato pomeriggio, mi ha bloccato. Nulla di ciò che posso scrivergli arriverà ai suoi occhi ed è evidente che, come mi ha anticipato venerdì notte, non vuole più sentirmi. Ha detto che non vuole sapere più nulla di me, come se potesse cancellare tutto quello che c'è tra noi così, senza battere ciglio, senza volermi ascoltare, senza credermi, soprattutto.

So che abbiamo problemi di fiducia, ma mi ero meramente illusa che li avessimo superati, che avesse capito che poteva fidarsi di me. Invece, è bastata una frase del mio ex per far precipitare tutto ad un livello talmente basso che non so se riusciremo mai a tornare a galla.

Sono sicura che si scopi quella ragazza, Danika. So che è così e la cosa mi devasta nel profondo. Ho iniziato a comprendere solo in parte i meccanismi di difesa che Isaac ha messo in pratica a causa delle manipolazioni del padre e anche se è orribile da dire, soprattutto è orribile per me, nella sua testa era probabilmente la prima cosa che avrebbe fatto.

Ricadere nella routine che aveva prima di me, quella che anestetizzava i sentimenti. Questo non mi fa mollare. So che lo ha fatto per spegnere quello che realmente prova e non riesco a pensare che ora io gli sia indifferente, non riesco a rassegnarmi.

Ho addotto come scusa il fatto che avessi mal di pancia e non mi sono presentata a casa dei miei come faccio sempre alla domenica sera, anche perché avrebbero visto subito in che condizioni sono ed è l'ultima cosa che voglio.
Errore. L'ultima cosa che voglio è pensare che ora si scopa quella ragazza.

Inspiro ed espiro violentemente, come ogni volta che quel pensiero mi arriva in mente, cosa che è successa come in loop in queste ore terrificanti. Non ricordo la strada che ho fatto per tornare a casa mia venerdì dopo che mi ha lasciata. Immagino che la memoria del mio cervello abbia fatto tutto da sola, perché non riuscivo a pensare.

Quando Isaac mi ha bloccato, mi sono rifiutata di lasciar perdere e ho spostato le mie energie su altro. Voglio sapere per quale motivo qualcuno mi ha filmato, ovviamente, ma voglio capire per quale accidenti di motivo il mio ex ha fatto una cosa del genere. Lui sapeva di essere ripreso.

Ho provato a chiamarlo e inviargli messaggi da ieri, ma non ha mai risposto, un altro desaparecido. Sa anche che io la domenica sera sono dai miei, così come io ricordo che lui finisce di lavorare alle sette di sera e poi riposa fino al lunedì pomeriggio, dato che la pasticceria è chiusa. Ecco perché, con una copia in più delle mie chiavi, quelle che gli avevo ridato, sono entrata un paio di ore fa e mi sono seduta in salotto, al buio, ad aspettarlo.

Spero per lui che non si porti a casa la commessa che scalda il suo letto, perché potrebbe essere davvero sgradevole. Per lei.

Puntuale come un orologio, quindici minuti dopo le sette sento che infila la chiave nella toppa, entrando poco dopo. Accende le luci, facendomi strizzare le palpebre per un attimo, mentre mi abituo alle luci, poi si ferma a levare il cappotto e lancia le chiavi sulla mensola accanto alla porta.

Si stiracchia, camminando per l'appartamento, segno che non  mi ha ancora individuato e mi preparo.
"Giornata difficile?" esordisco.

Fa letteralmente un salto indietro, sgraziato al punto che quasi mi viene da ridere. Quasi. Lo guardo gelida, mentre si ricompone e cerca di balbettare qualcosa, senza riuscirci.

"Non mi hai richiamato, pensavo ti fosse successo qualcosa" dico atona.

"Oh, Ollie.. ehm.. sì, no, ecco io volevo chiamarti ma sapevo che alla domenica poi vai dai tuoi e non volevo disturb-"
"E invece sono qui. Non sei felice della sorpresa?" Inarco un sopracciglio, mentre lui sembra a corto di parole.

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora