Capitolo 29

7.9K 273 31
                                    

Abbiamo camminato sotto il sole ai Fori Imperiali nell'ultima ora e mi sento davvero bene. Mi serviva un cambiamento e vedere Isaac così rilassato mi rende euforica. Sembriamo due ragazzini, senza dover tener conto di orari, riunioni eccetera e la sua compagnia mi piace.

Mi fermo a fotografare un particolare di una colonna e quando sollevo lo sguardo dalla fotocamera, incrocio lo sguardo di Isaac. E' così bello che senza nemmeno pensarci sollevo la macchina fotografica e gli scatto una foto. Lui sorride ancora di più, chiedendomi poi se annovero anche lui tra le bellezze della città.

Faccio la vaga, guadagnandomi un'occhiata strana da parte sua e un attacco di solletico poco dopo. Quando riesco a fermarlo, mi guarda come se mi stesse spogliando delle mie difese, sereno e intenso allo stesso tempo, non so come spiegarlo, ma sento che riesce a vedere dentro di me, vedere i miei sentimenti per lui e questo mi fa paura, lo ammetto.

Distolgo lo sguardo, mentre lui mi accarezza la guancia. "Sei bella" dice e sembra così colpito dalla cosa che arrossisco ancora di più.
Poteva dirmi tante cose, ma quel bella senza altri aggettivi o parole superflue, è più importante. E' come se avesse cercato di definirmi in tanti modi ma avesse trovato che la forza di quel termine fosse reale, assoluto.

"Che facciamo stasera?" domando per stemperare la tensione che mi ha preso.

"Pensavo di andare a cena da Crispi, ho prenotato un tavolo" annuncia sorridente.
"Ci sei già stato?"
"Oh, qualche volta. Mi piace."

"Bene, non vedo l'ora di andare a cena allora" dico. Mi piace conoscere cose di lui e il fatto che mi voglia portare in un posto che gli piace, è un'occasione da non perdere.

"Vuoi vedere altro per oggi o possiamo tornare in hotel?"

"Non saprei.. tu cosa vorresti fare?" So perfettamente che perdo il senso del tempo quando mi concentro e Roma offre così tante cose da fare e da vedere che è facile distrarsi.

Lui mi abbraccia, infilando la mano nei miei jeans e palpandomi il sedere. "Avrei un paio di idee su come rilassarci in vista della cena.." mormora contro il mio petto, ridacchiando malizioso.

"Uhm.. quanto ci vuole a tornare in hotel?" dico con il fiato corto.
Accidenti, mi fa sempre questo effetto. Lo osservo staccarsi da me e correre quasi in strada, per fermare un taxi e scoppio a ridere. 

La sera cerco di vestirmi, anche se Isaac continua a disturbarmi, passandomi accanto e posando leggere carezze sulla mia pelle nuda. E' già un'impresa titanica, dato che dopo i due orgasmi di oggi pomeriggio mi sento fatta di gelatina. Mi tremano ancora le gambe e il languore dell'appagamento  mi fa venir voglia di dormire invece che prepararmi per uscire. Vorrei quasi proporgli di restare in camera, stasera, ma sono curiosa di vedere dove vuole portarmi, così resto zitta, brontolando quando 'casualmente' mi sfiora, mentre vaga per la stanza iniziando a vestirsi a sua volta.

"Mi piaci. Resti così?" chiede lanciandomi un'altra occhiata. Indosso l'intimo di pizzo grigio scuro e i collant dello stesso colore. Fa troppo freddo ancora per uscire senza calze e stasera ho un vestito da inaugurare, che spero gli piacerà. E' di seta, grigio, con uno scollo a goccia e si allaccia al collo con un nastro, fino a formare un fiocco. Ha maniche lunghe e a palloncino, mentre il corpetto è piuttosto stretto e il vestito si allarga sulla gonna. Nel complesso mi piaccio, ma devo ancora tirare su i capelli e ho paura di non riuscire a fare lo chignon come lo vorrei. I capelli sciolti non mi donano con quel vestito.

"Vorresti davvero che andassi al ristorante così?" lo punzecchio. Il suo sguardo diventa torbido, mentre fa un passo verso lo specchio dove mi sto truccando.
"Uhm.. no. Tuttavia, i collant leggeri offrono indubbi vantaggi" dice guardandomi dallo specchio e allungando una mano, a sfiorare con le dita dove si congiungono le mie cosce, facendomi fremere.

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora