Capitolo 47 - Isaac

6.4K 233 16
                                    

Ho come l'impressione che mi stia scivolando dalle mani. Olivia, intendo.
Sono sopraffatto dall'averla finalmente qui, a pochi centimetri da me e non dovermi guardare attorno nel timore di scoprire mio padre che mi osserva. Forse è debolezza, ma non voglio farle altro male, non voglio che lei paghi per la mia stupidità.
Starle lontano è stato via via più difficile. Man mano che la tensione per l'attuazione del piano aumentava, desideravo con tutto me stesso poter almeno parlare con lei, confrontarmi, rassicurarla sul fatto che non è che m'importi meno di lei ora rispetto a quando ci siamo allontanati.
Per colpa mia. Se possibile sento di amarla ancora di più. Spero tanto di avere il coraggio di dirglielo, di farle sapere cosa provo.

Quando le ho detto che l'amo, quel giorno all'aeroporto, lei non ha replicato. So di non dovermi aspettare nulla, eppure.. vorrei tanto sentirle dire che mi ama ancora, nonostante tutto.

So anche come sia finita con il suo ex e ho una paura assurda che finisca allo stesso modo. Non abbiamo potuto chiarirci, è vero, ma spero che quella porta non sia chiusa. Non ancora, almeno.

Avrei voluto sedermi accanto a lei, sfiorare casualmente le sue dita mentre mangiamo, invece lei è di fronte a me, accanto a Marco.
Da quando ho visto la scena in cucina, non riesco a mettere a tacere qualcosa dentro di me che mi dice di stare attento. Così li osservo interagire tra loro, notando quanto sembrino intimi, in sintonia.
Mi sento male. Ma devo impormi di non fare una scenata e non saltare alle conclusioni.

Finalmente osservo Olivia per tutto il tempo che desidero, notando come lei si serva di verdure e lasci invece i vol-au-vent ripieni agli altri.
Mi ricordavo che le piacessero, eppure stasera non sembra interessata.

Mi accorgo anche di quello che intendeva Marco.
Ha perso parecchio peso. Subito, l'idea di poterla stringere mi ha ottenebrato la mente, ma ora posso vedere l'orologio che le ho sempre notato al polso scorrere lungo il braccio quando muove le mani, mentre prima restava al polso, dato che è piuttosto stretto.
Le mani, hanno le vene in evidenza e lei sembra in generale.. stanca. Non malata, ma meno briosa di quel che ricordo, più.. pacata.

I capelli sono diversi, l'ho notato immediatamente, ma ha anche domato i ricci in morbide onde e sembra meno frizzante di come mi ricordavo, più seria.
Mi sento male all'idea di quanto possa essere stato difficile, anche per lei.
Partecipa alla conversazione ma non inizia alcun discorso. Per lo più parliamo inglese, in modo da comprenderci tutti, anche se Ivan ogni tanto dice qualcosa in russo, salvo poi tradurre.

L'atmosfera durante la cena è leggera, siamo tutti abbastanza giovani quindi gli argomenti di conversazione non mancano.

Danika sembra a disagio, le ho spiegato che questa era una cena informale per festeggiare i traguardi raggiunti e sapeva che ci sarebbe stata Olivia. In questo momento non voglio concentrarmi su altri che non lei e la mia accompagnatrice lo sa. Lo ha accettato ma immagino che vedere Olivia sia strano per lei.
L'unica persona a cui ho continuato a mentire è mio padre.
Mi distraggo qualche minuto, discutendo con August, che è seduto accanto a me, di possibili collaborazioni  tra le aziende, quando un movimento attira la mia attenzione.

Ivan sta parlando a voce alta e in russo, chiaro segnale che è piuttosto alticcio. Tiene banco, la mano che sorregge un bicchiere pieno di quello che credo sia il quarto o quinto bicchiere di vino rosso. So che regge bene l'alcool, ma prima di venire qui so che ha già festeggiato in hotel, con qualche shot di vodka.
Non capisco cosa stia dicendo, ovviamente, ma i miei sensi sono in allarme.

Olivia si è portata la mano al collo, grattandosi lievemente. In sè non è un gesto particolare, ma io so che lo fa perché è nervosa.
La sua pelle si sta già arrossando. Chiudo velocemente il discorso con August, per tornare a rivolgerle la mia attenzione e allo stesso tempo mi rendo conto che Danika si è irrigidita.
Che sta succedendo?

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora