E' troppo presto per andare da Mir, ma non potevo restare in ufficio con Isaac e non ho il tempo di tornare a casa, cambiarmi e tornare indietro, anche se ora l'unica alternativa è camminare.
Ho parcheggiato l'auto poco distante dal mio vecchio appartamento e mi sono messa a camminare per il quartiere, guardando le vetrine dei negozi. Vorrei comprarmi qualcosa, ma la verità è che vorrei dimagrire per entrare in un paio di pantaloni che ho visto un paio di mesi fa e invece sono qui a desiderare di mangiare almeno dei grissimi, anche se manca poco più di un'ora alla cena.
Ho dato i soldi per l'affitto dei prossimi tre mesi e i soldi che ho messo via mi basteranno per coprire le rate dell'auto fino all'estate, ma cerco di metter via qualcosa per i periodi di magra, anche se, nel caso in cui non molli da Morris, potrei avere dei bonus e uno stipendio in grado di coprire le rate restanti in poco tempo.
Ho rimandato l'abbonamento in palestra, dato che non sapevo ancora dove avrei lavorato quando ho trovato la casa nuova e non volevo buttare i soldi.
Certamente non avevo tremila euro da buttare in un divano, avevo pensato di andare in qualche grande magazzino di mobili a prenderne uno senza troppe pretese, ma no, quel lunatico di Isaac ha pensato che poteva regalarmelo, per sdebitarsi, poi!Ora mi sento io in debito. O meglio, ieri mi ci sentivo, poi ho sentito la conversazione orribile con Connor e ho deciso che ero io quella da risarcire.
Persa nei miei pensieri, rischio di tornare tardi per la cena, così mi affretto a tornare indietro.
In teoria, ho ancora la mia copia delle chiavi, che al momento pesano nella borsetta, ma visto che non vivo più qui, decido di suonare il campanello.Forse dovrei cogliere l'occasione e riconsegnarle a Mir.
Il biondo mi accoglie co un gran sorriso, abbracciandomi come se non ci vedessimo da mesi e inspiro il suo profumo, sempre lo stesso, da che lo conosco.
"Ehi" dico iniziando a levare la sciarpa, una volta dentro."E' molto che sei al freddo? Non ho sentito suonare, ma sei congelata" dice perplesso, osservandomi. "Oh, no. Era presto, così ho pensato di fare una passeggiata. E' un pò che non passo di qui" aggiungo perché non voglio che pensi che volevo rimandare il momento della cena.
"Capisco. Potresti passare più spesso, comunque. Ogni tanto qualcuno mi chiede di te."
"Già. Magari quando le temperature si saranno alzate un pò, però, altrimenti morirò assiderata!" dico cercando di sdrammatizzare.Mi sorride, ma vedo che c'è dell'altro. Lo seguo in cucina, annusando l'aria. "Spaghetti allo scoglio?" domando. E' praticamente il mio piatto preferito, non può essere un caso. Eppure avevo messo in chiaro che non era un appuntamento.
Mir osserva la mia reazione, con un misto di aspettativa e timore, ma cerco di non farci troppo caso. "Sì. Volevo fare la carne, ma poi ho cambiato idea." E questo non ha niente a che vedere con il fatto che adoro ciò che sta preparando, certo.
"Vuoi una mano?" domando. E' una cosa istintiva, l'ho detto per cortesia. Ma nel momento in cui mi propongo, ricordo come finiva quando eravamo entrambi in cucina a preparare cose buone da mangiare. Cena bruciata e vestiti sparsi per casa. Stasera non credo proprio che faremo un viaggio in quei ricordi, ma ora l'imbarazzo è palpabile.
"Se vuoi. Io dovrei andare a fare una doccia veloce, se ti senti di dare un'occhiata al sugo" dice indicando la sua maglietta, sporca di pomodoro. Non so come faccia in pasticceria, se si sporca ancora così tanto.
"Certo, vai pure" dico prendendo il suo posto davanti ai fornelli.Mentre sono sola in casa, mi guardo attorno, cercando le cose che sono cambiate e quelle che sono rimaste uguali da quando me ne sono andata.
Ha lasciato sulle mensole le foto che ci ritraggono, ma ha tolto i plaid, che mi ostinavo ad ammucchiare in un angolo del divano. C'è meno disordine di quando ci vivevamo entrambi, ma potrebbe essere solo dovuto al fatto che stasera sarei venuta qui. Magari ha fatto le pulizie.
STAI LEGGENDO
Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)
Chick-LitOlivia trova il lavoro dei suoi sogni, dopo tanto cercare, ma il primo giorno scopre che invece dovrà fare da babysitter al figlio del capo. Bello, alto, sempre sorridente e.. stronzo. Non sembra esserci margine per andare d'accordo, almeno per Oliv...