Capitolo 23

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Ho passato la giornata a piangere come una stupida. D'altronde, proprio questo devo essere, per avere allontanato Isaac ed essermi beccata quelle parole crudeli, nemmeno fossi un giocattolo. Mi ha messo da parte così velocemente che non me ne sono nemmeno accorta.

Mi sono fidata di lui dopo mesi che tenevo a distanza qualunque essere di genere maschile ed ecco cosa ci ho guadagnato. Magone e lacrime. Ho gettato la torta di Mir nei rifiuti praticamente subito, non appena Isaac è partito sgommando da casa mia.

Ho sperato per tutto il giorno che tornasse sui suoi passi, che mi chiedesse scusa per le parole che mi ha detto, così gli avrei detto che per me ha significato qualcosa, questa notte, anche se avevo paura ad ammetterlo, ma niente.

Quando mi ha inviato un messaggio, l'ho aperto con la mano che tremava, ma era solo uno stupido messaggio in cui chiedeva informazioni sul divano. La rabbia ha rischiato di travolgermi, ma sono riuscita a tenerla a bada, decidendo di non rispondergli.
Se non gli fregava nulla di me, beh, gli avrei servito la stessa medicina, anche se ci stavo male.

So che odia essere ignorato, ma dopo avermi paragonato a quelle donnacce che si scopa e si fa piacere per il bene dell'azienda, non ci ho visto più.

Ho detto a Beth che stasera avevo un impegno, perché non volevo avere nessuno attorno, mentre mi disperavo.
Perché fare sesso con Isaac mi è piaciuto un sacco. E' stato come se lo facessimo da sempre, non mi era mai capitato di essere così in sintonia con un ragazzo fin dall'inizio e ne sono rimasta sorpresa.
Ma non potevo ignorare ciò che mi ha rivelato di sé, come il fatto che fosse abituato a scansare le attenzioni non richieste della mattina dopo, così ho finto.
Finto che non fosse stato fantastico esplorare il suo corpo, sentirlo fremere sotto il mio tocco, essere accarezzata da quelle dita, baciata da quella bocca, sperando che lui ammettesse che ero stata qualcosa più di uno strumento per sfogare una pulsione.

Invece sono rimasta a bocca asciutta. Letteralmente. Ha liquidato tutto con freddezza calcolata, immagino sia preparato a dire cose del genere alle sue partner sessuali. Alla faccia di quello che giusto ieri mi diceva, cioè che eravamo amici.
Non lo siamo mai stati, lo dico con cognizione di causa. Non posso fingere che non mi dia fastidio quando parla delle altre, o come mi tratta, quando è incazzato per qualcosa. O quanto mi colpisca invece quando diventa premuroso e.. dolce, quando siamo solo noi. Pensavo fosse tutto legato ad un suo essere fragile, ma probabilmente si sarà fatto delle gran risate alle mie spalle.

Olivia? Un altro messaggio.
Decido di non rispondere, mentre mi appoggio al divano nuovo. Sono seduta per terra, non ho ancora osato toccare quel divano, ero troppo arrabbiata, ferita, e ho avuto l'impulso di rovinare quella pelle lucida, nuova, strappare l'imbottitiura e portargli un pezzo del divano sotto casa.
Così ho deciso di spostare solo un poco più avanti i miei cuscini, mettendomi a guardare la tv per sbollire le emozioni che provavo, senza martoriare il divano.
Sono qui da ore però e non mi è ancora passata. Come può prendersi gioco di me a questo modo? Lo sa che tengo a lui, sono certa che lui lo sappia. Eppure non esita a ferirmi.

Lancio un'occhiata al telefono, Isaac mi sta chiamando e realizzo che voglio strenuamente sia rispondere per sentire la sua voce, sia spaccare il telefono, in modo da non sentirlo più.
 Voglio liberarmi di queste montagne russe che sembrano essere diventate la mia quotidianità, non voglio più essere sballottata a destra e a sinistra da un uomo con sbalzi d'umore tali da far concorrenza ad una donna con il ciclo.

Basta. Non posso struggermi a questo modo per uno che conosco appena. Non riesco a pensare di condividere ancora il mio ossigeno con uno che non esita a trattarmi così. L'ho messo alla prova, è vero, avevo bisogno di sentirmi dire che ero importante per lui quanto lui lo era per me, perché mi sono resa conto che tengo a lui più del previsto, ma non ha senso continuare così. Sono ridotta così per uno a cui non sto nemmeno assieme. Che idiota.

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora