Capitolo 28

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Sono elettrizzata per il weekend. Isaac mi ha proposto di andare a Roma con lui e non vedo l'ora. Il clima è sicuramente più caldo rispetto a qui, ci sono stata una volta in gita scolastica e ne sono rimasta affascinata.

Ho già messo i vestiti in valigia, ora devo solo resistere altre sei ore in laboratorio e poi sarò libera. Mi ha chiesto di preparare anche un vestito elegante, perché vorrebbe portarmi a mangiare in un posto a cui è particolarmente legato, e la mia curiosità è alle stelle.

Eiko, la mia sostituta, non mi ha detto nulla di utile, sostiene che non ha prenotato niente per conto di Isaac, ha organizzato tutto lui, quindi.
In pausa caffé, quando controllo il telefono, trovo un messaggio di Mir, che mi chiede di richiamarlo appena possibile.
Sospiro, ma sono talmente su di giri che lo faccio davvero.

"Ehi" dico quando risponde.

"Ehi, Ollie. Ehm, grazie per avermi chiamato. Io avrei bisogno di parlarti di una cosa, quando potresti avere tempo?"
"Questo weekend sono impegnata, possiamo fare la prossima settimana?" chiedo. Non voglio dirgli che vado via con Isaac, non sono affari suoi.

"Oggi a pranzo sei libera?" mi chiede, prendendomi in contropiede.
"Oh. Beh, in effetti sì." Il venerdì Isaac pranza sempre con quel tipo del laboratorio di analisi esterno di cui si servono per i nuovi campioni.

"Perfetto. Ti va bene se ci vediamo a metà strada? Tipo al Camelot?" domanda. Andavamo in quella tavola calda quando stavamo insieme, ma pensandoci è a metà strada tra casa sua e la Morris, inoltre non voglio trovarmi in altre situazioni troppo intime con lui.

"Ci vediamo là all'una?" chiedo.
"Benissimo, a dopo."

Riaggancio, pensando se sia il caso di avvisare Isaac di questo incontro, ma quando compongo il numero del suo ufficio, mi risponde Eiko. "Ehi, Olivia. Morris Jr è uscito per una consegna a un laboratorio. Ha detto che tornerà dopo le due oggi pomeriggio."
Guardo l'orologio e mi accorgo che in effetti di solito a quest'ora è già via. Pazienza, glielo dirò stasera, tanto abbiamo tutto il weekend per stare insieme.

Arrivo con cinque minuti di anticipo e mi guardo intorno alla ricerca di Mir, che invece esce dalla porta del Camelot, come per accogliermi. "Ehi, ti aspettavo dentro,avevo freddo" si giustifica.
Sorrido appena, entrando nel locale.

Ordiniamo un panino e un'insalata mista, poi restiamo in silenzio. Lui guarda il tavolo, come se cercasse il modo di dirmi ciò che deve.
Sbuffo. "Mir di cosa mi devi parlare?"

Stringe le labbra, prima di rilasciare il respiro che stava trattenendo. "Il proprietario ha trovato qualcuno per l'appartamento."

"Ok, e allora?" Non capisco.

"Non gli ho mai detto che ci siamo lasciati e tra qualche giorno verranno a visitare l'appartamento, così mi ha detto che sarebbe felice di vedere entrambi, perché sostiene che una donna sia in grado di spiegare meglio i dettagli dei locali. Dire quanto ami i fornelli, cose del genere, suppongo."

"Beh ma tu fai da mangiare per professione, non è sufficiente?"

"A quanto pare, no. Ad ogni modo, per la rinuncia all'appartamento, servirà anche la tua firma, perché era nel contratto di affitto. E'.. è un problema?"

In effetti lo è. Dovrei tornare in quella casa e fingere di amare il ragazzo che mi ha tradita, far finta di preparare la cena e raccontare di quanto noi due siamo felici là dentro. Isaac mi staccherà la testa dal corpo. O lo farà con Mir, ancora non lo so, ma darà di matto.

"Olivia, sarà solo per un'ora, forse poco di più. Il tempo di fargli vedere l'appartamento e mangiare qualche stuzzichino. Non organizzeremo una cena, se è questo che ti preoccupa."

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora